Vitamina D3: quando ricorrere agli integratori e quali scegliere

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18/07/2019

La vitamina D3 (o colecalciferolo) è una delle vitamine del gruppo D e se ne parla spesso perchè ha un’importanza che non deve mai essere sottovalutata. Questa vitamina infatti è fondamentale per il metabolismo del calcio e per il suo assorbimento a livello gastroinestinale e quando risulta troppo bassa si potrebbe andare incontro a diverse problematiche di salute. Conosciuto anche come la vitamina delle ossa, il colecalciferolo viene sintetizzato principalmente grazie all’esposizione ai raggi solari ed è per questo motivo che negli ultimi anni sono aumentate le persone che soffrono di una carenza di vitamina D3. Chi trascorre molte ore in ufficio o comunque in spazi chiusi rischia di non riuscire ad accumulare sufficienti riserve di questa fondamentale vitamina, che quindi deve essere integrata con prodotti specifici.

Come vedremo tra poco, la vitamina D3 in verità si trova anche in alcuni alimenti ma è davvero difficile riuscire ad assicurarsi il giusto apporto esclusivamente con l’alimentazione.

Vitamina D3: cos’è e perchè è importante

Come abbiamo accennato, la vitamina D3 appartiene alle vitamine del gruppo D ed è estremamente importante per il benessere delle ossa ma non solo. Il colecalciferolo infatti favorisce l’assorbimento del calcio e del fosforo da parte dell’intestino ma anche il riassorbimento di queste sostanze a livello renale. In sostanza quindi il ruolo principale di questa vitamina è garantire all’organismo le giuste riserve di calcio e prevenire numerose patologie legate ad uno squilibrio con questo nutriente.

I pazienti che hanno carenze di vitamina D3 possono andare incontro a patologie anche importanti e a disturbi come fragilità ossea, maggior rischio di fratture, dolori osteoarticolari e via dicendo. I bambini inoltre se non hanno le giuste riserve di questa vitamina rischiano di soffrire di rachitismo. Si tratta quindi di una sostanza fondamentale, che se non è presente in misura adeguata deve essere integrata con appositi prodotti.


Leggi anche: Vitamina D: perchè è importante e come integrarla correttamente

Carenza di vitamina D3: come riconoscerla

Riconoscere una carenza di vitamina D3 non è sempre semplice, perchè i sintomi possono iniziare a comparire quando questa condizione ha già fatto una serie di danni irreparabili. I pazienti che lamentano fragilità ossea o frequenti dolori osteo-articolari potrebbero presentare una carenza di questa vitamina, quindi dovrebbero per sicurezza effettuare delle analisi del sangue per verificare la situazione. Non è detto che i dolori alle ossa dipendano per forza di cose da questa vitamina, ma sicuramente vale la pena controllarne i quantitativi nel sangue in modo da potersi regolare di conseguenza.

Vitamina D3 bassa: le cause

Le cause di una carenza di vitamina D3 possono essere molteplici e devono sicuramente essere indagate in modo da poter risolvere il problema nel modo più efficace. Nella maggior parte dei casi, se questa vitamina risulta troppo bassa è perchè l’esposizione ai raggi solari è insufficiente per sintetizzarla. Le cause però potrebbero anche essere collegate ad un malassorbimento intestinale o ad altri problemi quindi vale sempre la pena rivolgersi al proprio medico.

Vitamina D3 bassa: soluzioni e rimedi

Se la vitamina D3 è troppo bassa possiamo intervenire in diversi modi a seconda delle cause di questa carenza. In molti si chiedono cosa mangiare, ma come abbiamo accennato l’apporto che ci arriva dall’alimentazione è davvero molto ridotto quindi non è sufficiente correggere la dieta per assicurarsi delle riserve sufficienti di vitamina D3. Solitamente il medico prescrive degli integratori mirati che hanno appunto il compito di colmare la carenza: si possono acquistare anche online e sono decisamente utili per risolvere il problema.

Controindicazioni ed avvertenze degli integratori

Gli integratori di vitamina D3 sono considerati piuttosto sicuri, quindi si possono assumere senza troppi problemi in particolare. E’ tuttavia sempre importante consultare il proprio medico di fiducia e chiedere consiglio a lui, soprattutto per essere sicuri di assumere le dosi corrette e non eccedere con i quantitativi.


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In alcuni soggetti, un integratore di vitamina D3 potrebbe provocare determinati effetti collaterali che sono considerati abbastanza comuni ma che rappresentano sempre un campanello d’allarme. Qualora si verificassero è importante informare il proprio medico in modo da capire come comportarsi e se sia il caso o meno di proseguire con la somministrazione.

Tra gli effetti collaterali più comuni segnalati in seguito all’assunzione di integratori di vitamina D3 troviamo i seguenti:

  • Prurito;
  • Dolore e senso di oppressione toracica;
  • Poliuria (ossia bisogno di urinare aumentato);
  • Nausea;
  • Diarrea;
  • Mal di testa;
  • Difficoltà a respirare;
  • Gonfiore del viso e della bocca.

Questi sintomi potrebbero indicare anche una reazione avversa e quindi un’allergia ai principi attivi dell’integratore, quindi se dovessero comparire non bisogna mai sottovalutare il problema. Bisogna al contrario contattare il prima possibile il proprio medico e valutare le possibili cause di tali manifestazioni. Naturalmente, in presenza di qualsiasi tipo di effetto collaterale conviene interrompere l’assunzione del medicinale in modo da non correre rischi inutili fino a quando non ci comprende quale sia il problema all’origine.

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