Vitamina D: perchè è importante e come integrarla correttamente
La vitamina D è fondamentale per il nostro organismo e infatti in presenza di una carenza possiamo andare incontro a diversi disturbi, alcuni lievi e altri più gravi. Questa vitamina viene sintetizzata dal nostro organismo, quindi in linea di massima non dovrebbe essere necessario integrarla perchè siamo in grado di produrla autonomamente. Affinchè il processo di sintesi della vitamina D possa avvenire però è necessario che il nostro corpo sia esposto ai raggi solari. Chi trascorre gran parte del suo tempo in luoghi chiusi potrebbe quindi avere una carenza di vitamina D, sempre più frequente negli ultimi anni probabilmente per via delle abitudini sedentarie di molte persone.
Questa vitamina è presente anche in alcuni alimenti, quindi se il nostro corpo ne sintetizza quantità insufficienti potremmo provare ad integrarla mangiando i cibi che ne contengono di più. Quasi scuramente però l’apporto sarebbe insufficiente a colmare il deficit ed è per questo che nella maggior parte dei casi coloro che hanno una carenza di vitamina D devono assumere un integratore specifico.
Vitamina D: a cosa serve e perchè è così importante
Come abbiamo appena accennato, la vitamina D è molto importante ed è per questo motivo che in caso di carenza conviene integrarla con un prodotto specifico. Questa vitamina risulta fondamentale in modo particolare per le ossa, ma anche per garantire il corretto apporto di fosforo e calcio nel sangue.
Tra le funzioni più importanti della Vitamina D troviamo le seguenti:
- Regola l’assorbimento del fosforo e del calcio da parte dell’intestino ed è quindi implicata nella formazione e nella conservazione delle ossa, oltre che dei denti;
- Deposita il calcio e il fosfato nelle cartilagini;
- Favorisce l’assorbimento della vitamina A, importante in modo particolare per il benessere della vista e delle ossa;
- Previene patologie come il rachitismo infantile;
- Contribuisce al corretto funzionamento dei muscoli e dei nervi;
- Rafforza il sistema immunitario, prevenendo patologie anche molto serie come il tumore al colon, il tumore al seno e il diabete.
La vitamina D è quindi fondamentale e come vedremo tra poco una sua carenza può portare a diverse problematiche e patologie, perlopiù legate alla struttura scheletrica e quindi alle ossa.
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I pericoli legati ad una carenza di vitamina D
La vitamina D, come abbiamo accennato, viene prodotta dalla pelle durante l’esposizione al sole. Coloro che risultano carenti di questa vitamina quindi dovrebbero cercare di trascorrere più tempo all’aria aperta perchè sono le abitudini sedentarie che hanno provocato un aumento dei casi di carenza di vitamina D. Se infatti è vero che la si può trovare anche in alcuni cibi, è altrettanto vero che le fonti alimentari di vitamina D sono davvero poche e spesso risultano insufficienti per garantire l’apporto minimo necessario all’organismo.
Coloro che hanno una carenza di questa vitamina manifestano prima di tutto una riduzione di calcio e fosforo nel sangue, ma le conseguenze possono essere anche molto gravi.
Il rachitismo nei bambini
Nei bambini, una carenza di vitamina D può portare al rachitismo infantile: una patologia che colpisce prevalentemente in età pediatrica e se non viene adeguatamente trattata compromette l’intera struttura muscolo scheletrica.
L’osteomalacia negli adulti
Negli adulti, una carenza di vitamina D può provocare l’osteomalacia, ossia una spiccata fragilità ossea che se non viene trattata in modo adeguato rischia di compromettere l’intera struttura muscolo scheletrica e causare un incurvamento degli arti.
I sintomi di una carenza di vitamina D
I sintomi di una carenza di vitamina D possono essere riconosciuti, ma è sempre bene effettuare le analisi del sangue per verificare le percentuali di calcio e fosforo. I sintomi più tipici di una carenza di questa vitamina sono i seguenti:
- Debolezza muscolare;
- Dolori intercostali e in generale alle ossa;
- Tristezza immotivata, depressione e sbalzi d’umore;
- Eccessiva sudorazione delle mani.
Vitamina D: fabbisogno giornaliero
Il fabbisogno giornaliero di questa vitamina può variare a seconda dell’età e di eventuali patologie o deficit personali. In linea di massima, il fabbisogno giornaliero di vitamina D è pari a 400 unità e sono sempre più le persone che non riescono a raggiungere tale soglia.
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Farmaci e integratori di Vitamina D: quando assumerli
Come abbiamo accennato, se la vitamina D risulta carente può dipendere dallo stile di vita (troppo poco tempo trascorso al sole) e gli alimenti non forniscono un sufficiente apporto anche perchè i cibi che la contengono sono davvero pochi (ricordiamo tra questi l’olio di fegato did merluzzo). Per queste ragioni, spesso il medico prescrive in caso di carenza un integratore specifico, in grado di fornire il giusto apporto di vitamina D all’organismo. E’ bene precisare che gli integratori o i farmaci come Dibase sono in alcuni casi fondamentali ma devono essere assunti rispettando le indicazioni del proprio medico. Se infatti la vitamina D risulta più alta del normale, può provocare vomito, diarrea e altri disturbi da non sottovalutare.
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