Utero retroverso: conseguenze su concepimento e gravidanza

-
12/09/2018

Quando ad una donna viene comunicato di avere un utero retroverso, solitamente scattano una serie di preoccupazioni: ci si chiede quali siano le conseguenze di tale condizione, se sia possibile rimanere incinte, se ci siano problemi con il parto e via dicendo. Il fatto di non avere un utero “normale” preoccupa sempre moltissimo, ma in realtà sono parecchie le donne che hanno l’utero retroverso e si tratta di una condizione che non crea alcun tipo di problema. Cosa significa però avere l’utero retroverso? Cosa comporta dal punto di vista prettamente medico? Oggi cercheremo di fare chiarezza e di sfatare anche qualche falso mito che purtroppo si è diffuso a macchia d’olio. 

Utero retroverso o retroflesso

Innanzitutto chiariamo subito un dubbio molto frequente tra le donne: avere l’utero retroverso è la stessa identica cosa che avere l’utero retroflesso. Questi due termini sono sinonimi ed indicano entrambi una condizione considerata anormale ma che come vedremo non provoca alcun problema. In situazioni normali, l’utero tende a piegarsi leggermente in avanti andando ad appoggiarsi sulla vescica. In questi casi si parla di utero antiverso e si tratta di una condizione che riguarda circa il 70% delle donne. Il rimanente 30% ha invece un utero retroverso, ossia piegato all’indietro anzichè in avanti e quindi poggiante sull’intestino.

Avere l’utero retroverso non significa soffrire di una patologia o di una malformazione: si tratta anzi di una condizione molto diffusa se pensate che riguarda il 30% delle donne!

Utero retroverso: c’è da preoccuparsi?

Come abbiamo appena visto, avere un utero retroflesso non è una condizione che deve preoccupare perchè questa particolare posizione dell’utero non ha conseguenze sulla salute della donna, e nemmeno sulla sua possibilità di rimanere incinta. Bisogna però specificare che in caso di utero retroverso conviene appurare se si tratti di una condizione presente dalla nascita o meno. 


Leggi anche: Prolasso uterino: cause, sintomi, intervento, conseguenze

Se infatti non dovesse essere una condizione congenita, all’origine di questo rovesciamento dell’utero potrebbe esserci un fibroma. La massa infatti potrebbe aver costretto l’utero a ripiegare all’indietro proprio perchè altrimenti non aveva lo spazio necessario. Altra condizione patologica che può provocare una retroflessione dell’utero è l’endometriosi, che come abbiamo già visto si può riconoscere perchè presenta dei sintomi specifici.

Utero retroverso: i sintomi più comuni

Nella stragrande maggioranza dei casi, il fatto che l’utero sia inclinato all’indietro invece che in avanti non provoca alcun tipo di disturbo. E’ quindi molto difficile se non addirittura impossibile capire di avere l’utero retroverso da sintomi evidenti. Tuttavia, in rari casi questa condizione può provocare dei piccoli disturbi ossia:

  • Dolore durante i rapporti sessuali;
  • Dolore a livello lombare;
  • Incontinenza;
  • Dolore nell’utilizzo di assorbenti interni;
  • Predisposizione alle infezioni alle vie urinarie;
  • Dolori mestruali accentuati.

Ricordiamo comunque che l’unico modo certo per diagnosticare questo tipo di anomalia è la visita ginecologica. 

Utero retroverso: cosa comporta e quali sono le conseguenze?

Come abbiamo già anticipato, questa condizione non è assolutamente preoccupante e non comporta problemi, anche se circolano diversi falsi miti in merito all’argomento, che è arrivato il momento di sfatare.

Utero retroverso e concepimento

Il fatto di avere l’utero rivolto all’indietro anzichè in avanti non compromette il concepimento e non è causa di infertilità, anche se ci sono diverse leggende metropolitane che affermano il contrario. Va detto però che le donne con utero retroverso potrebbero avere più difficoltà nel concepimento, perchè gli spermatozoi devono fare un piccolo tratto di strada in più per raggiungere l’ovulo. Questo però non significa certo che sia impossibile rimanere incinte: anzi, solitamente le donne non incontrano difficoltà o problemi da questo punto di vista.

Utero retroverso e gravidanza

Alcune leggende metropolitane affermano anche che questa condizione comprometta la gravidanza, ma non è assolutamente così. Lo sviluppo del feto avviene normalmente nelle donne con l’utero retroverso e non c’è alcun rischio! Forse nelle prime settimane potrebbe essere avvertita maggiormente una sensazione di peso sul retto, ma con l’avanzare della gravidanza l’utero si posiziona al centro ed è uguale in tutte le donne.


Potrebbe interessarti: Gravidanza Extrauterina: sintomi iniziali, intervento e conseguenze

Utero retroverso e parto

Lo stesso discorso vale anche durante il parto: questa condizione non compromette assolutamente nulla! Secondo alcune leggende metropolitane, le donne con l’utero retroflesso hanno maggiori probabilità di dover fare un cesareo ma non è assolutamente vero! Addirittura, spesso capita che dopo il parto l’utero si raddrizzi da solo, piegandosi in avanti.

Utero retroverso e problemi intestinali

Anche se l’utero è rivolto all’indietro e quindi tende ad appoggiarsi all’intestino, non provoca assolutamente problemi di natura gastrointestinale come molte donne pensano! Non bisogna quindi attribuire eventuali disturbi intestinali a questa condizione perchè non c’entra nulla e vanno quindi indagate le reali cause di tali problematiche. Di certo l’utero retroflesso non incide nemmeno in minima parte con eventuali disturbi a livello intestinale.

Ti potrebbe interessare anche…



disclaimer attenzione