Bucato errato: quali rischi corriamo?
Lavare bene i panni in lavatrice salva la vita! Se le temperature ed i carichi di bucato in lavatrice non vengono ben gestiti c’è il rischio che batteri e germi continuano a sopravvivere.
La macchia scomparsa dai tessuti non è indicatrice di un buon bucato. Oggi, poi, con i nuovi programmi ecologici (basse temperature) e rapidi, il rischio d’incorrere in errore è molto alto.
Se con un ciclo rapido e basse temperature vengono effettivamente dimezzati i nostri consumi energetici, contribuendo così alla salvaguardia del pianeta, questo non avviene per la nostra salute, messa, anzi, in pericolo di germi e batteri pericolosi.
Alcune stime affermano che un carico medio, prima di essere introdotto in lavatrice, contiene circa 100 milioni di Escherichia coli, batterio che sopravvive nell’intestino umano e viene espulso attraverso le feci.
Anche se è un comune abitante dell’intestino e ha un ruolo fondamentale nel processo digestivo, ci sono situazioni in cui l’E. coli può provocare malattie nell’uomo e negli animali.
Per tenere lontane tali malattie è importante ed indispensabile una buona igiene, e nel caso del bucato, effettuarlo, a seconda del carico, alle temperature consone a combattere batteri e germi.
Leggi anche: Piastrine basse: cause, sintomi, rimedi e quando preoccuparsi
A seguire la ricerca sul bucato è stato il Professore Sally Bloomfield, della London School of Hygiene e Tropical Medicine, che oltrettutto ha intrapreso una campagna educativa per educare i consumatori ad una corretta igiene in lavanderia. Il professore sostiene:
“Abbiamo bisogno di lavare gli indumenti in modo che non siano solo visibilmente puliti, ma soprattutto lo siano igienicamente“.
Tra l’altro le sue preoccupazioni sono state supportate da studiosi di tutto il mondo, come ad esempio i ricercatori di uno studio tedesco che hanno analizzato vestiti non lavati correttamente e contaminati da Staphylococcus aureus, un batterio legato ad infezioni della pelle, del tratto urinario, che può addirittura comportare la polmonite.
I ricercatori sono convenuti ad un unica soluzione per eliminare tale batterio: il bucato va effettuato ad una temperatura minina di 40 ° C, utilizzando un detergente contenente candeggina.
Non solo i batteri ma anche gli acari sopravvivono ad un lavaggio effettuato a basse temperature.
Gli studi, infatti, hanno dimostrato che un lavaggio a 30° C o 40° C uccide solo il 6% degli acari della polvere di casa, contro il 100% di un lavaggio effettuato a 60° C.
Sempre i ricercatori affermano:
“In inverno, il virus influenzale, può facilmente diffondersi all’interno di una famiglia attraverso la lavatrice, se non si utilizza un lavaggio consono a sconfiggere batteri e germi“.
I timori degli scienziati sono chiari: se si continua ad adottare un tipo di lavaggio non consono (basse temperature e cicli brevi), nel corso del tempo, questo potrebbe comportare gravi implicazioni all’intera umanità, come la proliferazione di super batteri difficili da sconfiggere.