Tumore al setto nasale: il caso di Emanuele Filiberto
E’ uno di quei tumori di cui non si sente parlare spesso. Eppure, il cancro al setto nasale è una malattia piuttosto seria come e quanto altri tipi di tumori. Chi, purtroppo per lui- lo sa bene, è il principe Emanuele Filiberto di Savoia che, proprio in questi giorni, si sottoporrà ad una seconda operazione per tentare di sconfiggere anche questa recidiva del tumore al setto nasale che l’ha colpito.
Il principe infatti, aveva già avuto modo di comunicare ai media la sua malattia e, soprattutto, le modalità con le quali è entrato in contatto con questo brutto incubo: “Un giorno mi sono trovato senza voce. Dopo una settimana ancora non mi tornava e mia moglie Clotilde mi ha detto:
‘Fatti visitare’. Io non vado quasi mai dal medico e dal check-up si è scoperto il tumore. A casa non ne parlavo: ‘Aspettiamo i risultati’, pensavo, ‘ho due bambine, devo essere coraggioso’. Da quando l’hanno scoperto a quando mi hanno operato il tumore si era quasi raddoppiato. Ma, tutto sommato, ho vissuto bene l’attesa dell’intervento senza troppa ansia”.
Ora, la malattia si è riproposta e a dare l’annuncio del suo imminente, ennesimo intervento, è stato lo stesso Emanuele Filiberto attraverso la sua pagina Twitter: “Il male si è ripresentato. Sono a Ginevra…. mi opero di nuovo… Passeremo anche questa…”, e ancora “E’ arrivato il momento… buona giornata a tutti, spero potervi dare notizie al più presto”, il tutto corredato dalla foto del suo braccialetto ospedaliero con i suoi dati. Ma a dare notizie circa lo stato di salute del principe, è anche il suo manager, Ricky Palazzolo: “Emanuele è stato operato quattro mesi fa per un tumore al setto nasale ma il male è riapparso in più focolai. Verrà rioperato all’ospedale cantonale di Ginevra, dove rimarrà per la convalescenza.
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Poi aspetteremo fiduciosi la nuova biopsia”. Ad Emanuele Filiberto non possiamo che rivolgere i nostri migliori auguri di pronta guarigione, certi del fatto che la sua forza d’animo e la sua storia possano infondere coraggio a tutti coloro che, come lui, combattono contro questa brutta malattia.