Trittico: un farmaco antidepressivo usato anche per dormire
Trittico – Contramid è un farmaco piuttosto versatile, impiegato per il trattamento dei disturbi psichiatrici e in particolar modo della depressione. Questo medicinale però, a dosaggi più bassi, viene utilizzato anche per i suoi effetti sedativi e calmanti: può quindi tornare utile in caso di insonnia, per dormire con più facilità, ansia e altri disturbi della sfera psicotica. Trittico è il nome con il quale viene commerciato in Italia il principio attivo Trazodone e si tratta di un medicinale che richiede la prescrizione medica per poter essere acquistato in farmacia. Durante la terapia potrebbero manifestarsi effetti collaterali indesiderati ed è bene controllare sempre le controindicazioni prima di assumere questo medicinale.
Trittico: indicazioni terapeutiche
Trittico è un farmaco contenente il principio attivo Trazodone e viene impiegato per il trattamento di diversi disturbi legati alla sfera psichica. In confronto ad altri antidepressivi, questo medicinale presenta meno effetti collaterali ed è quindi spesso consigliato.
Trittico può essere prescritto, a dosaggi differenti, per il trattamento dei seguenti disturbi:
Controindicazioni ed avvertenze
Trittico è controindicato e quindi non può essere assunto nei seguenti casi:
- Pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel medicinale;
- Pazienti con intossicazione alcolica e intossicazione da ipnotici;
- Pazienti che hanno avuto infarto acuto del miocardio;
- Bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni;
- Donne in stato di gravidanza;
- Donne in allattamento al seno.
Interazione con altri farmaci
Trittico potrebbe generare interazioni con altri medicinali, quindi è sempre importante informare il medico qualora si stessero già assumendo altri farmaci che potrebbero modificarne l’effetto o viceversa. In modo particolare, informare il medico qualora si stessero già assumendo i seguenti medicinali:
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- Farmaci antipsicotici, sedativi, ipnotici e ansiolitici (il loro effetto potrebbe risultare intensificato);
- Farmaci antistaminici (il loro effetto potrebbe essere intensificato);
- Farmaci antipsicotici come la cimetidina (potrebbero inibire l’effetto del Trittico);
- Eritromicina, itraconazolo, ritonavir, indinavir e ketoconazolo (aumentano gli effetti collaterali del Trittico);
- Antidepressivi triciclici;
- Carbamazepina e fluoxetina;
- Fenotiazine, come perfenazina e clopromazina (potrebbero provocare ipotensione ortostatica);
- Farmaci miorilassanti e anestetici (Trittico potrebbe aumentarne gli effetti);
- Levodopa.
E’ importante comunicare al medico qualsiasi farmaco che si stia già assumendo, compresi quelli da banco. Anche l’alcol deve essere evitato, perchè il suo effetto sedativo ne risulterebbe potenziato.
Posologia: modi e tempi di somministrazione
Trittico è un medicinale che richiede la ricetta medica per poter essere acquistato in farmacia. Sarà quindi lo specialista ad indicare la posologia corretta da seguire, sulla base della tipologia del disturbo e della storia clinica del paziente. Nel foglietto illustrativo comunque sono indicati tempi e modi di somministrazione ed è importante non superare mai i dosaggi massimi consentiti.
Per il trattamento della depressione:
- 1 compressa a rilascio prolungato da 150 mg al giorno, la sera prima di coricarsi, fino ad un massimo di 600 mg a discrezione del medico.
Per il trattamento di insonnia e ansia:
- 25 mg di gocce al giorno, la sera prima di coricarsi, fino ad un massimo di 150 mg a discrezione del medico.
E’ importante attenersi alle indicazioni del proprio medico, perchè aumentare i dosaggi potrebbe avere conseguenze molto serie.
Effetti collaterali indesiderati
La terapia con Trittico potrebbe dare vita alla comparsa di effetti collaterali indesiderati, alcuni più fastidiosi di altri:
- Reazioni allergiche (edema del volto, orticaria, shock anafilattico, ecc.);
- Trombocitopenia, leucopenia, anemia, trombocitopenia;
- Idee suicidarie e comportamento suicida;
- Anoressia;
- Aumento dell’appetito;
- Stato confusionale, disorientamento, nervosismo, agitazione, ansia;
- Aggressività, allucinazioni;
- Incubi;
- Calo della libido;
- Insonnia;
- Sindrome da astinenza;
- Convulsioni;
- Capogiro e vertigini;
- Cefalea;
- Sonnolenza;
- Irrequietezza;
- Tremori;
- Visione annebbiata;
- Problemi della memoria;
- Parestesia, distonia, gusto alterato;
- Aritmie cardiache;
- Ipotensione ortostatica;
- Ipertensione;
- Sincope;
- Nausea, vomito;
- Stitichezza;
- Bocca secca;
- Diarrea;
- Problemi di digestione, mal di stomaco, gastroenterite;
- Ileo paralitico;
- Aumento della salivazione;
- Problemi epatici (ittero, ecc.);
- Mialgia, artalgia e dolore agli arti;
- Priapismo;
- Problemi della minzione;
- Debolezza e sintomi simil-influenzali;
- Dolore toracico;
- Febbre.
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Trittico come antidepressivo: funziona?
Leggendo le opinioni dei pazienti sembra proprio che questo antidepressivo funzioni per il trattamento della depressione e ha il vantaggio di provocare meno effetti collaterali rispetto ad altri medicinali impiegati con gli stessi scopi. Naturalmente però ogni paziente reagisce in modo differente ai diversi principi attivi e in particolar modo con gli psicofarmaci. Bisogna quindi procedere per tentativi e potrebbero essere necessari alcuni mesi prima di individuare la terapia corretta, con i giusti dosaggi.
Trittico per dormire: funziona?
Per quanto riguarda l’insonnia, questo medicinale si è dimostrato molto efficace per riuscire a dormire ma è bene sottolineare che si tratta di uno psicofarmaco. Anche se assunto a dosaggi minimi, deve comunque essere prescritto in caso di insonnia grave e dopo aver provato le alternative naturali come la melatonina, la valeriana e la camomilla. Gli effetti collaterali potrebbero infatti manifestarsi anche a dosaggi ridotti. L’insonnia è un disturbo che si può curare in molti modi e il ricorso ad un sedativo deve essere l’ultima strada.