Trigliceridi bassi, cause, sintomi e terapie

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08/10/2017

L’ipotrigliceridemia è un termine medico che indica un livello eccessivamente basso di trigliceridi nel sangue: considerando che i valori normali coprono un range da 50 a 200 mg / dl, questa situazione si verifica quando la concentrazione di trigliceridi scende sotto i 40.

Le possibili cause dell’ipotrigliceridemia

Di solito, una scarsa concentrazione di colesterolo nel sangue non è indice di un problema, quando però il valore è realmente molto basso, potrebbe celare una patologia o un disturbo di vario genere.

I trigliceridi bassi sono caratteristici delle persone che non si nutrono adeguatamente, che seguono una dieta molto restrittiva soprattutto di grassi e carboidrati, ma potrebbe indicare anche una patologia specifica, tra cui la celiachia, le disfunzioni della tiroide e del fegato, o i problemi di metabolismo legati a fattori ereditari e genetici.

Un abbassamento del livello di trigliceridi si nota anche negli atleti in sovrallenamento, e durante l’assunzione di alcuni farmaci, tra cui acido ascorbico, statine, fibrati, olio di pesce, fibre alimentari, acido nicotico e antiossidanti. Occorre tuttavia considerare che, in assenza di sintomi, una quantità di trigliceridi inferiore alla norma non è di alcun danno, e non causa né conseguenze né problemi.

trigliceridi bassi

Dieta troppo rigida e alimentazione insufficiente

Quando all’abbassamento del livello dei trigliceridi si associa un calo del colesterolo, è probabile che alla base del problema vi sia semplicemente una dieta troppo rigida e povera, con un conseguente stato di denutrizione. Insieme a questi due valori viene considerata di solito anche la glicemia che, se appare ugualmente alterata, potrebbe indicare un caso di sindrome metabolica.

Quando le cause sono patologiche

Le più comuni origini patologiche di un basso livello di trigliceridi riguardano specialmente il fegato, la tiroide e i problemi di assorbimento delle sostanze nutrienti. La celiachia è un classico esempio di patologia che comporta non solo un abbassamento del livello dei trigliceridi, ma anche dei globuli bianchi e del ferro, oltre a comportare una serie di sintomi, specialmente a livello gastrointestinale. Le patologie che coinvolgono la tiroide spesso provocano il decremento dei trigliceridi, accompagnato dai caratteristici sintomi, ansia, tachicardia, insonnia e dimagrimento.


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Epatiti e disfunzioni epatiche acute e croniche alterano il metabolismo dei trigliceridi, provocando talvolta anche valori ematici inferiori alla norma, con sintomi diversi in relazione alla diversa patologia. Le sindromi metaboliche di origine genetica non sempre provocano sintomi e disturbi, a  meno che non si manifestino in forma particolarmente grave, quando, al contrario, si tratta di lievi forme di malassorbimento, è abbastanza frequente che siano asintomatiche.

I problemi di malnutrizione

Oggi purtroppo la scarsa igiene alimentare rappresenta un problema non solo per quanti eccedono nel consumo di alimenti troppo ricchi di grassi e di zuccheri, ma anche per coloro che, al contrario, trascurano troppo la propria alimentazione, arrivando talvolta a soffrire di problemi di malnutrizione.

Le diete troppo drastiche, l’abitudine di saltare i pasti, la scelta di alimenti di scarsa qualità o comunque poco nutritivi, nel corso del tempo può causare carenze e squilibri, tra cui la riduzione delle riserve di grassi, e la presenza di un livello di trigliceridi inferiore alla norma. Si tratta di una condizione abbastanza frequente, che richiede di essere trattata adeguatamente: una nutrizione scarsa e insufficiente può predisporre maggiormente all’attacco di virus e batteri, provocando una caduta delle difese immunitarie.

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I sintomi dell’ipotrigliceridemia

Di solito, il basso livello dei trigliceridi non viene preso in considerazione, e spesso non viene neppure notato, poiché nella maggioranza dei casi non comporta sintomi particolari. Possono verificarsi disturbi generici, gonfiori, diarrea, crampi addominali, perdita di peso, atrofia muscolare soprattutto nei bambini in fase di crescita: si tratta comunque di sintomi lievi e poco rilevanti, talvolta confusi con problemi intestinali e di digestione.

Le cure relative al livello di trigliceridi troppo basso

Prima di procedere con qualsiasi indicazione terapeutica, sarà compito del medico accertarsi sulle effettive cause dei trigliceridi ridotti al minimo, che ovviamente variano da persona a persona e in relazione ai diversi casi clinici. Per la celiachia e le intolleranze alimentari sarà opportuno prescrivere una dieta adeguata, priva di glutine o di altri allergeni, per le disfunzioni della tiroide si provvederà a somministrare una terapia ormonale idonea, se il problema è di origine alimentare sarà necessario correggere adeguatamente la dieta.


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Quando il basso livello di trigliceridi è dovuto ad un problema genetico occorrerà individuarne le caratteristiche e agire di conseguenza, tuttavia nella maggior parte dei casi non esiste alcuna terapia specifica, se non il trattamento dei sintomi.

In ogni caso, una dieta equilibrata e varia spesso si rivela utile per risolvere diverse anomalie, compreso un basso livello di trigliceridi: evitare i cibi ricchi di grassi e zuccheri, prediligere i cereali integrali, la frutta secca, l’olio d’oliva extra vergine, i legumi, le carni bianche e il pesce, consumare frutta e verdura di stagione, ridurre al minimo l’alcol e praticare un moderato esercizio fisico.

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