Trigliceridi alti: cosa fare?

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16/09/2021

Trigliceridi alti, le analisi e cosa non mangiare per una buona salute del nostro organismo.

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Si parla di trigliceridi alti quando il loro valore rilevato da un esame ematico è superiore a 200 mg/dl. Tuttavia, non sempre un dato del genere potrebbe essere attendibile, in quanto potrebbe trattarsi di un valore conseguente ad una preparazione errata all’esame che invece prevede tassativamente almeno 12 ore di digiuno prima del prelievo.

Per cui, in una situazione del genere, è meglio ripetere sempre l’esame in caso di dubbio a distanza di qualche giorno dall’esame precedente, avendo cura di osservare attentamente le prescrizioni del laboratorio di analisi, e solo se il risultato dovesse confermare il dato precedente, rivolgersi al medico per affrontare seriamente il problema.

In tutti i casi, questo esame andrebbe eseguito periodicamente, in quanto rappresenta un serio fattore di rischio cardiovascolare, anche se in effetti non sempre questo è vero.

Dipende infatti dalle lipoproteine nelle quali questi sono conservati, quindi se si tratta di lipoproteine di grandi o piccole dimensioni e queste ultime, le IDL, sono quelle maggiormente a rischio in quanto, grazie alle loro ridotte dimensioni, si possono infiltrare facilmente nell’ endotelio vasale., dando luogo alla placca che provoca l’ ostruzione dei vasi.


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Un valore alto dei trigliceridi è solitamente la conseguenza di  una errata alimentazione per lo più a base di alimenti ricchi di zuccheri complessi, ma anche di un abuso di sostanze alcoliche, uso di alcuni farmaci quali gli  estro-progestinici e alcune patologie come ad esempio il diabete e l’ ipotiroidismo.

Una corretta alimentazione, al pari della drastica limitazione del consumo di alcol, è la strada da percorrere per affrontare con successo il problema dell’ ipertrigliceridemia.

Quindi, niente alimenti ricchi di grassi saturi come gli insaccati, niente pasti luculliani, evitare alimenti ricchi di grassi idrogenati e dare spazio a tutti quelli ricchi di antiossidanti come, ad esempio, mirtilli, cioccolato rigorosamente fondente, finocchio, verdura a foglia verde e frutta e verdura dalla colorazione gialla, arancione e rossa.



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