Transaminasi alte: quali sono le cause?
Se si sono appena fatte delle analisi del sangue, le transaminasi alte possono essere tra i risultati più comuni. Normalmente sono spia di sofferenza a livello epatico, ma un po’ di dimestichezza in materia basta per dire che non sempre è così.
Transaminasi alte: come accorgersene e quando preoccuparsi
Vale la pena, infatti, soffermarsi a definire – seppur brevemente – cosa sono le transaminasi e qual è il loro ruolo per il corretto funzionamento dell’organismo. Si tratta in via generica di enzimi coinvolti nell’interconversione dei vari gruppi di amminoacidi, conversione che è indispensabile per i processi energetici. Sono presenti per lo più nel fegato e nei muscoli striati come quello cardiaco, anche se sono definiti in letteratura enzimi ubiquitari perché presenti in concentrazioni minori in tutto l’organismo. Le transaminasi alte nell’esito dell’esame del sangue, quindi, sono di per sé solo indice di un riversamento anomalo dell’enzima nel sangue che ne aumenta la concentrazione e che può avere, però, diverse cause. Non è raro, insomma, che a seguito di un risultato di questo tipo il medico di riferimento prescriva indagini più mirate e volte ad accertarne la causa.
È innegabile, certo, che la maggior parte dei casi di transaminasi alte è riconducibile a sofferenza epatica o altri danni e patologie a carico del fegato. Un sovraccarico nel metabolismo di questo organo, un’infiammazione o malattie croniche come la cirrosi possono, in altre parole, aumentare la concentrazione di transaminasi nel sangue. In questo caso può risultare particolarmente utile tenere sotto controllo altri valori più specificatamente legati al fegato come quello della bilirubina o della protrombina e di altre proteine plasmatiche. Come si è accennato, però, le transaminasi alte possono essere ricollegate anche a patologie di altro tipo. Problemi cardiaci o tiroidei, malattie come la mononucleosi o condizioni come il diabete tendono a far sfalsare il valore delle transaminasi – considerato nella norma tra le 10 e le 43 unità per litro di sangue negli uomini e tra le 5 e le 36 nelle donne. Ci sono, inoltre, alcuni fattori che aumentano la predisposizione dell’individuo alle transaminasi alte: sovrappeso grave e obesità, consumo eccessivo di alcol, dieta poco equilibrata, familiarità in questione di patologie epatiche. Anche il consumo di certi farmaci potrebbe essere una delle cause delle transaminasi alte.
Leggi anche: Transaminasi alte o basse: cosa sono e quando preoccuparsi
Transaminasi alte a 500
Quando i valori delle transaminasi risultano particolarmente elevati e arrivano anche a 500, significa che ci si trova in presenza di una patologia molto seria e occorre intervenire con una certa tempestività. Generalmente, le transaminasi a 500 indicano una necrosi acuta delle cellule del fegato o un danno epatico provocato da patologie gravi come epatite virale acuta, epatite ischemica, infarto del fegato o epatite indotta da farmaci.
Transaminasi alte: sintomi collegati
Appurato che solo un’analisi completa del sangue è in grado di evidenziare una concentrazione anormale di transaminasi, comunque, ci sono dei sintomi che potrebbero essere associati a una condizione simile. A parte il tipico colorito giallognolo della pelle che è, più in generale, sintomo di sofferenza epatica, sono sintomi come stanchezza e debolezza cronica, perdita di appetito, affaticamento, dolore addominale, feci chiare e urine scure.
Transaminasi alte in gravidanza
Avere le transaminasi alte in gravidanza non si può considerare normale: mentre come abbiamo visto altri valori del sangue tendono ad alzarsi spontaneamente per via delle necessità del feto, le transaminasi dovrebbero rimanere inalterate. Se risultano più alte del normale, indicano un livello di sofferenza epatica della gestante e devono essere indagate con una certa scrupolosità perchè potrebbe essersi riacutizzata una patologia oppure esserne comparsa una nuova proprio durante la gravidanza.
In particolare, se alle transaminasi alte in gravidanza sono associati anche altri sintomi quali ittero e dolore addominale, siamo quasi sicuramente di fronte ad una malattia del fegato che deve essere trattata e curata tempestivamente. Se questi valori risultano alti in gravidanza quindi non bisogna interpretarli come “normali” ma occorre investigare accuratamente le cause di tale condizione.
Transaminasi alte nei bambini
Quando questi enzimi risultano alti nei bambini, le cause potrebbero essere le stesse che negli adulti e quindi collegate ad un livello di sofferenza epatica. Tuttavia, non sempre questo dipende da patologie vere e proprie: spesso e volentieri, quando i bambini presentano transaminasi elevate il motivo è da attribuire ad alcuni medicinali e in particolare agli antibiotici.
Questi valori, se sono alti nel sangue dei più piccoli, possono infatti indicare un’intossicazione chimica da farmaci: alcuni antibiotici, a lungo andare, possono provocare danni al fegato e di conseguenza incrementano gli enzimi epatici nel sangue. Per ristabilire i valori entro la norma è sufficiente interrompere la terapia in modo che il fegato possa riposare e ripristinarsi in autonomia.
Potrebbe interessarti: Urea: cos’è e perchè viene misurata con le analisi di sangue e urine
Transaminasi alte: cosa fare?
La “cura” alle transaminasi elevate è, ovviamente, cura alle cause che le hanno determinate. Ci sono però alcune attenzioni, alla dieta per esempio, che potrebbero utili al paziente: evitare cibi particolarmente ricchi di grassi e fritti, incrementare il consumo di frutta e verdura e limitare anche il consumo di proteine animali potrebbe essere un buon punto di partenza.