Tiroidite di Hashimoto: cause, sintomi, conseguenze e come guarire
La tiroidite di Hashimoto è una patologia autoimmune causata da un’anomalia del sistema immunitario, il quale attacca erroneamente la tiroide e influisce sulla sua funzionalità. Si tratta di una malattia piuttosto comune, tanto da essere la principale causa di ipotiroidismo negli adulti, ma in alcune circostanza può rivelarsi molto pericolosa. Soffrire di tiroidite di Hashimoto in gravidanza, ad esempio, aumenta il rischio che il bambino nasca con ritardi intellettivi o problemi epatico-renali. Come vedremo più avanti, però, esistono oggi terapie in grado di prevenire questi rischi e partorire in tutta tranquillità.
Si tratta di una patologia che può e deve essere trattata con le giuste terapie: se infatti la tiroidite di Hashimoto viene trascurata potrebbe degenerare in ipotiroidismo con tutti i relativi rischi di questa malattia.
- Tiroidite di Hashimoto: cause e fattori di rischio
- I sintomi della tiroidite di Hashimoto: come riconoscerla
- Tiroidite di Hashimoto in gravidanza: pericoli e terapie
- Tiroidite di Hashimoto e invalidità
- Cure farmacologiche e terapie utili
- Ipotiroidismo: sintomi e terapie utili
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Tiroidite di Hashimoto: cause e fattori di rischio
Le cause specifiche di questa patologia sono ancora oggetto di studio, ma secondo gli specialisti la tiroidite di Hashimoto può manifestarsi per diversi fattori, sia ereditari che ambientali. Bisogna però ricordare che i disturbi della tiroide possono anche dipendere da altre patologie autoimmuni. Tra le possibili cause di questo disturbo troviamo le seguenti:
- Fattori ereditari e genetici;
- Fattori ambientali (contatto frequente con pesticidi e altri agenti chimici, eccessivo consumo di iodio, assunzione di determinati farmaci);
- Malattie autoimmuni.
Per quanto riguarda i fattori di rischio, la tiroidite di Hashimoto colpisce prevalentemente pazienti di sesso femminile di età compresa tra i 30 ed i 50 anni. Questo disturbo però può manifestarsi anche prima: non sono rari i casi di adolescenti affetti da tiroidite di Hashimoto quindi non dev’essere esclusa questa eventualità anche in pazienti giovani.
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I sintomi della tiroidite di Hashimoto: come riconoscerla
Questa patologia autoimmune non è sempre facile da riconoscere, perchè in molti casi si presenta del tutto asintomatica: i pazienti affetti da tiroidite quindi non sono nemmeno consapevoli di questo disturbo a meno che non facciano esami diagnostici specifici. Se nelle prime fasi può essere completamente priva di sintomi, con il progredire la malattia può provocare il gozzo, ossia l’ingrossamento della tiroide. I pazienti manifestano una sensazione di gonfiore e di pesantezza a livello della gola, che generalmente però non è dolorosa ma solo fastidiosa.
Come abbiamo accennato, però, la tiroidite di Hashimoto è una delle principali cause di ipotiroidismo. Se non trattata, quindi, questa patologia può provocare quelli che sono i sintomi tipici dell’ipotiroidismo ossia:
- Aumento di peso;
- Dolori e crampi muscolari;
- Stitichezza;
- Maggior sensibilità al freddo;
- Senso di spossatezza;
- Capelli e unghie fragili, pelle secca;
- Formicolio;
- Ciclo mestruale alterato ed irregolare;
- Perdita della libido;
- Depressione;
- Riduzione della fertilità;
- Problemi di memoria;
- Sviluppo più lento (nei bambini).
Tiroidite di Hashimoto in gravidanza: pericoli e terapie
Come abbiamo accennato prima, questa patologia autoimmune rischia di essere pericolosa durante la gravidanza, specialmente se non viene trattata. Fortunatamente al giorno d’oggi esistono terapie in grado di controllare la produzione ormonale e di minimizzare i rischi per il bambino. Se non trattata, la tiroidite di Hashimoto potrebbe essere causa di un aborto spontaneo oppure di ritardi cognitivi nel neonato. In tutti i casi oggi è possibile prevenire queste eventualità seguendo una terapia ormonale specifica che viene sempre prescritta del medico in base alle condizioni cliniche della paziente e alla gravità del disturbo.
Tiroidite di Hashimoto e invalidità
Molti pazienti si chiedono se la tiroidite di Hashimoto consenta di ottenere l’invalidità civile. Questo disturbo può comportare sintomi sicuramente fastidiosi, ma bisogna specificare che se adeguatamente trattato non risulta esageratamente debilitante. Se quindi si soffre esclusivamente della tiroidite di hashimoto e la si sta curando in modo appropriato non è possibile ottenere l’invalidità civile.
Cure farmacologiche e terapie utili
Per trattare questo disturbo oggi viene impiegato principalmente il farmaco Eutitrox (o i suoi equivalenti) ossia la tiroxina sintetica, in grado di assicurare disponibilità di ormoni tiroidei nell’arco di tutta la giornata. Grazie a questa terapia è possibile limitare al minimo gli eventuali sintomi sia della Tiroidite di Hashimoto che dell’eventuale ipotiroidismo indotto dal disturbo. Non si tratta però di una cura a breve durata, ma di una vera e propria terapia che deve essere seguita quotidianamente ed in modo continuativo. E’ quindi fondamentale attenersi a quanto prescritto dal medico o dallo specialista ed evitare di interrompere le cure senza un valido motivo. Così facendo, infatti, il disturbo potrebbe ripresentarsi.
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Ipotiroidismo: sintomi e terapie utili
Come abbiamo detto, la tiroidite di Hashimoto è una delle principali cause di ipotiroidismo: questa disfunzionalità della tiroide comporta una serie di sintomi che possono diventare molto fastidiosi e può portare anche all’aumento di peso. Sicuramente anche l’ipotiroidismo è una patologia che deve essere trattata e oggi con la giusta terapia si può tranquillamente convivere con questo disturbo. Naturalmente però si tratta di una terapia continuativa, che in molti casi deve essere seguita per tutta la vita perchè in sostanza sostituisce quello che la tiroide non è più in grado di fare da sola ossia la produzione di ormoni…continua a leggere