Tetano: cause, sintomi, cura e vaccino

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15/09/2018

Il tetano è una patologia infettiva acuta e potenzialmente letale, quindi pericolosissima, che fortunatamente al giorno d’oggi nei Paesi Industrializzati è rarissima grazie alla presenza del vaccino. Si tratta di una malattia di cui si sente spesso parlare, ma che in pochi conoscono veramente: sappiamo tutti che il tetano si può prendere quando ci si ferisce con chiodi arrugginiti o altri oggetti potenzialmente rischiosi. Tuttavia, i sintomi tipici di questa patologia sono spesso ignorati dalla gente, che di conseguenza non sarebbe nemmeno in grado di riconoscerli. 

Anche se come abbiamo detto il tetano è ormai una patologia rara, non per questo bisogna sottovalutarne i rischi perchè si tratta pur sempre di una malattia che se trascurata può portare alla morte. E’ quindi meglio approfondire il discorso, anche per comprendere quanto sia importante la prevenzione mediante il vaccino.

Tetano: cause e fattori di rischio

Il tetano è una malattia infettiva molto pericolosa, causata dal batterio Clostridium Tetani che è normalmente presente nell’intestino umano, dal quale viene eliminato attraverso le feci. Le spore di questo batterio contaminano soprattutto la polvere e la terra e riescono a penetrare nell’organismo umano attraverso le ferite profonde. In determinate condizioni, si trasformano in forme vegetative ed iniziano a produrre le tossine responsabili dei sintomi tipici di questa infezione. Tali tossine sono in grado di raggiungere il sistema nervoso centrale e quando questo avviene influenzano l’attività dei neurotrasmettitori che regolano la muscolatura. E’ per questa ragione che il tetano provoca spasmi e contrazioni muscolari.


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Contrariamente a quello che la maggior parte della gente pensa, non si rischia di prendere il tetano dal contatto delle ferite con oggetti arrugginiti. Come abbiamo visto il batterio responsabile di questa patologia tende a contaminare la terra e viene diffuso dalle feci degli animali. Di conseguenza, le persone che risultano a maggior rischio sono quelle che vivono in campagna a stretto contatto con animali.

Tetano: sintomi iniziali e come riconoscerlo

Fortunatamente il tetano non è una patologia molto diffusa nel nostro Paese: i casi sono rari e riguardano quasi sempre anziani o persone che vivono in campagna, a stretto contatto con bestie ed animali e in condizioni igieniche precarie. Tuttavia, riconoscere quelli che sono i sintomi iniziali di questa malattia può essere utile per riuscire a intervenire con rapidità ed evitare che la situazione peggiori.

Il periodo di incubazione può essere anche molto lungo: va dai 3 ai 21 giorni ma è bene sapere che più questo è breve e più alto è il pericolo di complicazioni ed effetti gravi. Se quindi dopo essersi feriti si notano dei sintomi sospetti nel giro di pochi giorni, conviene rivolgersi al Pronto Soccorso il prima possibile!

I primi sintomi che compaiono in caso di infezione da tetano interessano i muscoli del volto e sono solitamente i seguenti:

  • Spasmi muscolari e rigidità della mascella e di altre parti del viso;
  • Difficoltà ad aprire la bocca e parlare;
  • Difficoltà nella deglutizione e nella masticazione, che provocano dolore;
  • Riso sardonico.

Poco dopo, iniziano a comparire altri sintomi, sempre associati a spasmi e rigidità muscolari ma localizzati anche in altre parti del corpo:

  • Spasmi muscolari e rigidità al torace, al collo, alla schiena e all’addome;
  • Dolore al collo e difficoltà nei movimenti;
  • Difficoltà respiratorie e sensazione di soffocamento;
  • Grave inarcamento della schiena e della testa, che tende a sporgere all’indietro.

Oltre a questi sintomi che riguardano strettamente la muscolatura, il tetano può manifestarsi anche con altri sintomi più generali:

  • Febbre;
  • Tachicardia;
  • Eccessiva sudorazione.

Cura e convalescenza

Dal tetano fortunatamente si può guarire, ma è fondamentale che l’infezione non abbia raggiunto livelli di gravità troppo elevati perchè non si può fare nulla per ripristinare i muscoli già colpiti. I pazienti che presentano già sintomi certi, vengono ricoverati in terapia intensiva e devono essere sottoposti ad una serie di cure farmacologiche piuttosto pesanti. Tuttavia, per fortuna è possibile guarire completamente a patto che la patologia non sia diventata eccessivamente grave.


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La convalescenza, per una persona che è stata curata, può durare anche 2-3 mesi quindi è piuttosto lunga ma non porta con sé ripercussioni e si può tornare alla vita di tutti i giorni.

Prevenzione: l’antitetanica

TetanoI casi di tetano in Italia e nei Paesi Industrializzati sono diminuiti in modo considerevole per un semplice motivo: sono ormai diversi decenni che è stato istituito il vaccino obbligatorio, conosciuto come antitetanica. Lo devono fare tutti i bambini nel primo anno di vita ma la durata della sua copertura è ancora dubbia: per tale ragione è consigliabile effettuare un richiamo dopo 10 anni dall’ultima vaccinazione.

Al giorno d’oggi al Pronto Soccorso hanno delle soluzioni anche immediate, il che significa che attraverso sangue umano viene iniettata nel paziente una soluzione che permette di contrastare le tossine nell’immediato, prevenendo rischi. E’ comunque meglio fare il vaccino tradizionale.

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