Infezione da streptococco: sintomi, cause e cure in adulti e bambini

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09/01/2018

Lo streptococco è un batterio che provoca un’infezione, la quale può essere molto lieve e causare solamente un leggero mal di gola oppure grave e mettere in serio pericolo di vita il paziente colpito. Le infezioni da streptococco possono essere tranquillamente trattate con antibiotici appositi, ma è fondamentale non trascurarle e riconoscerle con una certa tempestività. Se non trattate, infatti, potrebbero degenerare e provocare alcune patologie anche molto gravi. Un tempo lo streptococco era un problema principalmente dei bambini, ma oggi anche gli adulti devono stare attenti a questo batterio: l’infezione è infatti contagiosa e potenzialmente può colpire chiunque. 

Streptococco: le diverse tipologie

Gli streptococchi possono essere di diverso tipo e si distinguono principalmente due grandi gruppi: il gruppo A e il gruppo B. Vediamo quali sono le differenze.

Streptococco del gruppo A

Gli streptococchi del gruppo A sono i più comuni ma anche quelli meno pericolosi, sempre se adeguatamente trattati. Possono essere all’origine dei seguenti disturbi:

Streptococco del gruppo B

Gli streptococchi del gruppo B sono invece più pericolosi, ma anche questi possono essere trattati con opportuni antibiotici. Possono essere i responsabili delle seguenti patologie:

  • Polmonite;
  • Meningite (specialmente nei neonati);
  • Infezioni del sangue;
  • Morte prematura del feto (se non trattata durante la gravidanza).

Streptococco: come avviene il contagio

L‘infezione da streptococco è altamente contagiosa e questo batterio può essere trasmesso con grande facilità. Gli streptococchi infatti si spostano attraverso le vie aeree: basta un colpo di tosse o uno starnuto per farli entrare in contatto con un altra persona e contagiarla. Allo stesso modo, anche gli oggetti di uso quotidiano possono essere veicoli di questo batterio: le maniglie delle porte, i telefoni e via dicendo possono propagare gli streptococchi e trasmetterli ad un nuovo individuo.


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In sostanza quindi lo streptococco è molto contagioso ed è per questo motivo che attacca principalmente i bambini, ma anche gli adulti possono ammalarsi facilmente.

Per quanto tempo si rimane contagiosi

Un paziente che contrae lo streptococco è contagioso per circa 3 settimane: un periodo piuttosto lungo, durante il quale i sintomi tendono a peggiorare. Se si intraprende una terapia antibiotica, però, dopo 2 giorni non si è più contagiosi e si può riprendere la vita quotidiana, anche se il batterio non è ancora stato debellato. Trattare con tempestività questa infezione e saperla riconoscere sin dai primi sintomi è quindi importante, non solo per evitare un peggioramento delle condizioni ma anche per poter riprendere la vita di tutti i giorni.

I sintomi dell’infezione da streptococco: come riconoscerla

I sintomi tipici di un’infezione da streptococco sono piuttosto difficili da riconoscere perchè sono molto simili a quelli di una banalissima influenza. Tuttavia, hanno un andamento piuttosto rapido: tendono cioè ad aggravarsi velocemente quindi è sempre meglio consultare il medico in caso di dubbi. I sintomi tipici dell’infezione da streptococco sono i seguenti:

  • Mal di gola, anche molto forte, che dura più di una settimana;
  • Gola rossa ed irritata;
  • Presenza di puntini rossi sulla lingua e sul palato;
  • Tonsille infiammate;
  • Linfonodi della gola ingrossati e dolenti.

Come si può notare, l’infezione attacca principalmente la gola. Tuttavia, possono comparire anche una serie di sintomi collaterali oppure dovuti all’aggravarsi dell’infezione:

  • Febbre, anche molto alta;
  • Mal di testa;
  • Nausea;
  • Alitosi;
  • Placche in gola.

Rischi di un’infezione da streptococco non trattata

Come abbiamo accennato, l’infezione da streptococco non è pericolosa in sé: se viene riconosciuta in tempi rapidi e trattata adeguatamente con un antibiotico non comporta grandi rischi. Al contrario, la situazione potrebbe diventare molto più pericolosa se si trascura l’infezione: con il passare del tempo i sintomi si aggravano e possono degenerare anche in polmonite, otite, endocardite, febbre reumatica.

Streptococco in gravidanza e nei neonati

Streptococco-gravidanzaLo streptococco del gruppo B può essere trasmesso facilmente attraverso i rapporti sessuali, quindi occorre prestare particolare attenzione soprattutto nel periodo di gestazione. Se una donna incinta contrae questa infezione, c’è il rischio che il batterio riesca a passare attraverso il canale del parto. Se questo dovesse accadere, il neonato può andare incontro a diversi problemi come setticemia, meningite, danni permanenti e nei casi più gravi addirittura morte.


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Fortunatamente, ad oggi è possibile eseguire il test per lo streptococco di gruppo B: se una donna incinta dovesse risultare positiva, deve sottoporsi ad una profilassi antibiotica durante il travaglio. Questo consente un parto sicuro, sia per la donna che per il neonato.

Streptococco senza febbre

Sia negli adulti che nei bambini, un’infezione da streptococco può provocare febbre elevata ma questo può anche non accadere. Spesso si trascura il problema proprio perchè il bambino non ha la febbre, ma questo è un grande errore perchè ognuno reagisce in modi leggermente differenti all’infezione da streptococco. E’ possibile che il batterio sia presente ma che non provochi l’innalzamento della temperatura corporea.

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