Stitichezza: cause, sintomi, rimedi e farmaci utili
La stitichezza è un disturbo molto diffuso, che consiste in un’evacuazione delle feci assente, molto scarsa o faticosa dovuta a diverse cause, che possono essere relative a infiammazioni e patologie, ma anche a squilibri ormonali o a manifestazioni ansiose ed emotive. I sintomi, oltre alla difficoltà nell’evacuare, possono essere di entità diversa, mentre per quanto riguarda i trattamenti, escludendo l’eventuale presenza di malattie, è consigliabile orientarsi verso rimedi di origine naturale, uniti ad una cura particolare dell’alimentazione e ad una regolare attività fisica.
Le cause della stitichezza
La stitichezza (chiamata anche stipsi) può essere cronica oppure occasionale ma in entrambi i casi le cause di questo disturbo possono essere diverse. Ad alcune persone basta regolare l’alimentazione, mentre in altre situazioni è necessario ricorrere a farmaci o meglio ancora a rimedi naturali o comunque scarsamente invasivi come le supposte o i microclismi di glicerina.
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Le possibili cause della stitichezza legate allo stile di vita sono le seguenti:
- Alimentazione sbilanciata, con scarso apporto di fibre;
- Sedentarietà o scarsa attività fisica;
- Apporto di acqua troppo limitato;
- Cambiamenti ambientali (per esempio quando si è in viaggio si sperimenta spesso la stitichezza occasionale, che si risolve una volta rientrati a casa);
- Cambiamenti nelle proprie abitudini (dieta drastica, ecc.);
- Stress e ansia;
- Allettamento (causa frequente negli anziani che sono costretti a letto e quindi hanno una ridotta mobilità).
Le possibili cause patologiche della stitichezza invece sono le seguenti:
- Sindrome del colon irritabile (che in alcuni casi tra i suoi sintomi annovera stipsi alternata a diarrea ma può anche presentarsi con stitichezza cronica);
- Patologie ano-rettali come le emorroidi e le ragadi anali;
- Diverticolite;
- Occlusione intestinale con la presenza di fecalomi.
Stitichezza: sintomi e diagnosi
Il sintomo più rilevante della stitichezza è l’evacuazione delle feci scarsa, insufficiente o addirittura assente: tuttavia, per confermare il disturbo l’evacuazione deve mancare totalmente per almeno tre o quattro giorni, in condizioni normali. Talvolta la stitichezza è accompagnata da senso di gonfiore, pesantezza, meteorismo e lievi dolori addominali, ma molto spesso non presenta altri sintomi al di là della mancata evacuazione. Per arrivare ad una diagnosi precisa e accurata, il medico può richiedere alcuni accertamenti, al fine di determinare il tempo di transito all’interno dell’intestino e di escludere patologie organiche, quali possono essere occlusioni, polipi e neoplasie, infiammazioni acute o croniche dell’intestino e dell’appendice. Gli esami clinici da effettuare in questi casi in genere sono la radiografia dell’addome e l’ecotomografia, la colonscopia e il clisma opaco: sarà poi il medico a stabilire la necessità di ricorrere ad altri accertamenti.
La prima cura è l’alimentazione
Escludendo la presenza di patologie particolari e forme infiammatorie gravi, le cause della stitichezza sono da ricercare prima di tutto nell’alimentazione, oltre che nell’alterazione della flora batterica intestinale e nel malfunzionamento del fegato. Il disturbo provoca la scarsa o assente evacuazione delle feci, con una conseguente intossicazione non solo del colon ma di tutto l’organismo. Una cura efficace è quella di rivedere le proprie abitudini alimentari, inserendo nella dieta quotidiana alimenti benefici, naturali e ricchi di fibre: cereali integrali, frutta e verdura fresche, frutta secca e legumi, con l’accortezza di non sbucciare la frutta e di evitare la pasta e il pane prodotti con farina raffinata. Anche l’acqua è importantissima per la regolare le funzioni digestive e dell’intestino: occorre imparare ad assumerne non meno di due litri al giorno.
Preferire i rimedi naturali
Per ritrovare la giusta motilità dell’intestino è preferibile evitare i lassativi farmaceutici, e ricorrere invece a prodotti naturali che favoriscono le normali contrazioni muscolari dell’apparato digerente e idratano le feci aumentandone il volume. Rabarbaro, frangola e carciofo sono piante che agiscono dolcemente contro la stitichezza, mirtillo rosso, malva e liquirizia svolgono un’azione antinfiammatoria e regolatrice dell’intestino. In erboristeria e in farmacia è possibile trovare lassativi naturali efficaci e privi di effetti collaterali. Per la stitichezza di origine ansiosa e psicosomatica, si rivelano di grande efficacia e fiori di Bach, l’aromaterapia, la medicina tradizionale cinese e l’attività fisica in genere, con un riguardo particolare per lo yoga.
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Farmaci efficaci contro la stitichezza
Se la stitichezza cronica diventa un vero e proprio problema, è possibile risolvere questo disturbo con dei medicinali che possiamo considerare piuttosto sicuri e scarsamente invasivi. Prima di ricorrere ai lassativi, che devono rimanere l’ultima spiaggia perchè ricchi di controindicazioni e di effetti collaterali, conviene optare per rimedi farmacologici più blandi ma comunque molto efficaci.
Tra i farmaci più utili e meno pericolosi per il trattamento della stitichezza occasionale o cronica troviamo le supposte o i microclismi di glicerina, che agiscono stimolando la peristalsi e ammorbidendo le feci. Non vengono assorbiti, se non in minima parte, a livello sistemico e sono quindi privi di controindicazioni. Si possono utilizzare senza problemi ma è bene ricordare che non bisogna mai esagerare con questi rimedi. Sia le supposte di glicerina che i microclismi infatti rischiano di creare dipendenza ed assuefazione, dunque è importante ricorrere a tali farmaci solo in caso di effettiva necessità.