Spondilite anchilosante: sintomi e terapie

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28/08/2021

La spondilite anchilosante è una malattia molto seria che interessa il sistema muscolo-scheletrico e le cui origini sono ancora di fatto sconosciute.

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Il solo dato certo è rappresentato dalla presenza dell’antigene HLA-B27, che sembra avere una stretta relazione con la malattia, anche se solo una piccola percentuale di soggetti che hanno questo fenotipo, sviluppano la spondilite anchilosante.

Si ritiene che l’antigene in questione reagisca con altri fattori ambientali o con l’assunzione di determinati medicinali o, ancora, con la presenza di alcune proteine, che possono essere di fatto il fattore scatenante della malattia che, comunque, va ricordato non ha una componente familiare.

Diagnosi della spondilite anchilosante

Infatti, uno dei test specifici per la diagnosi della malattia, considerando che inizialmente non sono rilevabili alterazioni muscolo-scheletriche, è appunto la verifica della presenza dell’antigene HLA-B27, il solo test che può indirizzare la diagnosi nella giusta direzione.

Questa malattia, nelle sue fasi di esordio,  colpisce in maniera simmetrica  le articolazioni spinali e sacro-iliache, per poi estendersi alla colonna vertebrale, e non di rado alle spalle, anche, ginocchia e piedi.

Trattandosi di una malattia sistemica, può interessare anche organi come gli occhi, i polmoni e il cuore che, in particolare, potrebbe subire dei danni alla valvola aortica, con conseguente malfunzionamento e insufficienza aortica.

La malattia che esordisce di norma tra i 20 e i 40 anni, con una netta prevalenza maschile visto che il rapporto è 3-1, ha un decorso vario e presenta caratteristiche diverse da soggetto a soggetto procedendo in varie fasi di remissione e riacutizzazione.

Se non trattata per tempo, e per questo è importante poter disporre di una diagnosi tempestiva, può portare anche alla completa invalidità.

Trattamenti terapeutici

La malattia non ha una cura specifica, e viene trattata con antinfiammatori, FANS, e con terapia riabilitativa.

Molto importante è anche il supporto psicologico, soprattutto per i pazienti giovani, i quali dovranno necessariamente imparare a convivere con la spondilite anchilosante.



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