Spirale Anticoncezionale: come usarla, costo e controindicazioni

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06/11/2017

La spirale anticoncezionale è uno dei metodi contraccettivi più utilizzati dalle donne: si tratta di un dispositivo che viene infilato dal ginecologo nell’utero e che è in grado di impedire la fecondazione per alcuni anni, fino a quando non viene tolto. La spirale è un metodo contraccettivo molto utilizzato ancora oggi ma presenta qualche controindicazione: per questo motivo viene generalmente consigliata solamente alle donne che hanno già avuto una gravidanza. 

Come vedremo tra poco esistono due tipologie di spirale anticoncezionale: quella a rilascio ormonale e quella al rame. La scelta tra l’una o l’altra tipologia deve essere fatta sulla base delle caratteristiche della paziente: se l’obiettivo è solamente evitare il concepimento si può impiegare la spirale al rame. Al contrario, in caso di compresenza di problemi di natura ormonale come mestruazioni troppo abbondanti o ciclo irregolare, il dispositivo a rilascio ormonale è il più consigliato.

Spirale anticoncezionale: al rame o a rilascio ormonale?

La spirale anticoncezionale, come abbiamo appena accennato, può essere di due tipologie: quella al rame e quella a rilascio ormonale. Vediamo quali sono le differenze.

Spirale anticoncezionale al rame

La spirale al rame è un piccolo dispositivo di plastica avvolto da un filo di rame. Gli ioni rilasciati dal rame agiscono direttamente sugli spermatozoi, rallentandoli e impedendogli di raggiungere e fecondare l’ovulo. Oltre a questo effetto, la spirale al rame modifica l’endometrio ossia il rivestimento interno dell’utero e lo rende impossibile da fecondare. Naturalmente l’effetto del rame è transitorio: una volta che la spirale viene tolta tutto torna alla normalità anche se potrebbe essere necessario attendere un po’ di tempo per poter avere una gravidanza.


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Spirale anticoncezionale a rilascio ormonale

La spirale a rilascio ormonale ha la stessa forma di quella al rame ma il principio di funzionamento di questo dispositivo è completamente differente. In sostanza la spirale al progesterone agisce come la pillola o l’anello vaginale: rilascia in modo graduale l’ormone, il quale va ad alterare l’endometrio rendendo impossibile (o quasi) l’impianto dell’utero. Il vantaggio della spirale al progesterone è che non è solo utile come contraccettivo ma anche per alleviare eventuali problemi riguardanti il ciclo mestruale.

La scelta tra una tipologia e l’altra di spirale viene generalmente fatta insieme al ginecologo, che consiglia la soluzione più adatta in base alla storia clinica della paziente.

Spirale anticoncezionale: come viene messa?

Spirale-anticoncezionaleLa spirale viene inserita in profondità nell’utero dal ginecologo e solitamente la procedura viene effettuata durante le mestruazioni. In questo periodo infatti il collo dell’utero è più dilatato ed è quindi non solo più semplice per lo specialista ma anche meno fastidioso per la paziente. Naturalmente prima di inserire la spirale contraccettiva il ginecologo prescrive una serie di analisi per appurare che non vi sia la presenza di infezioni nell’utero.

L’inserimento della spirale viene effettuato in ambulatorio e potrebbe essere fastidioso per alcune donne: in questi casi basta assumere un antidolorifico specifico ed entro poco tempo tutto il dolore sparisce. Dopo che la spirale è stata inserita, la donna deve evitare di utilizzare assorbenti interni e di avere rapporti sessuali nei due giorni successivi, dopodiché può tornare alla normalità.

Spirale anticoncezionale e rapporti sessuali

La spirale anticoncezionale, una volta inserita, non dovrebbe dare alcun problema durante i rapporti sessuali: come abbiamo già detto bisogna solo astenersi per i due giorni successivi all’inserimento. Tuttavia, può capitare che questo dispositivo si sposti leggermente e provochi dolore durante i rapporti sessuali: in questo caso però è importante rivolgersi immediatamente al ginecologo. Infatti la spirale non dovrebbe nemmeno sentirsi e se provoca fastidio è sempre meglio appurarne il motivo. Qualora il dispositivo dovesse spostarsi leggermente, potrebbe non solo risultare inefficace ma anche provocare gravi danni all’apparato riproduttore.


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La spirale anticoncezionale fa ingrassare?

Molte donne si chiedono se la spirale anticoncezionale faccia ingrassare, come avviene in alcuni casi con la pillola o con l’anello. In linea di massima possiamo dire che la spirale al rame da questo punto di vista è più sicura, mentre quella a rilascio ormonale potrebbe avere degli effetti collaterali collegati anche all’aumento del peso. Il principio è lo stesso della pillola: gli ormoni possono creare degli squilibri di vario tipo e l’effetto è sempre molto soggettivo. Ci sono donne che ingrassano parecchio assumendo la pillola o portando la spirale a rilascio ormonale e donne che invece non avvertono nemmeno il più piccolo sintomo. Bisogna comunque precisare che rispetto ad un tempo tutti i metodi contraccettivi presenti sul mercato oggi sono molto meno “invasivi”: anche quelli a rilascio ormonale risultano meglio tollerati e quindi il rischio di ingrassare è minore.

Spirale anticoncezionale: controindicazioni e opinioni

La spirale anticoncezionale non ha grandissime controindicazioni, anche se generalmente la si consiglia solamente alle donne che hanno avuto almeno una gravidanza. In realtà questa era una convinzione del passato: oggi è stato provato che la spirale non risulta rischiosa e che quindi può essere inserita anche nelle donne prive di figli e ancora in età fertile.

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