Sonnolenza pomeridiana: gli effetti negativi sul cuore
La sonnolenza pomeridiana è un problema per molti, in quanto non è che sul posto di lavoro è possibile appoggiare la testa sulla scrivania per schiacciare il pisolino.

Ma il problema non è solo questo, visto che è ormai dimostrato che la siesta dopo pranzo fa male, è uno dei fattori di rischio cardiovascolari.
Questo è dovuto al fatto che, a fine pranzo, dopo circa un’oretta, il livello dei trigliceridi si eleva notevolmente, fino a raggiungere un picco che rappresenta un pericolo per le coronarie.
Se invece si resta in attività, questo innalzamento dei trigliceridi è significativamente più contenuto, per cui il rischio è decisamente inferiore.
Un recente studio condotto presso l’Università di Cambridge nel Regno Unito, ha evidenziato che alcune particolari cellule cerebrali si attivano inviando dei segnali elettrici per stimolare la veglia e tali cellule rilasciano nell’ipotalamo uno stimolante, la orexina / ipocretina, che regola la veglia, il consumo di energia e il bilancio energetico.
La produzione di questo stimolante è condizionata dall’alimentazione e si è potuto constatare che gli aminoacidi sono proprio quelli che favoriscono la produzione di questa sostanza e, quindi, aiutano a restare svegli.
La salute, così come il peso corporeo, dipendono dal sonno e, in particolare, dalla qualità del sonno, per cui il pisolino avrebbe degli effetti negativi sull’organismo, a parte il problema del rischio cardiovascolare.
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Infatti è dimostrato che il lavoro a turni è una delle cause dell’obesità, perchè la qualità del sonno è da considerarsi proprio insufficiente, così come del resto anche una dieta povera.