Sindrome premestruale: cos’è, sintomi, cosa fare e non fare

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18/05/2021

Qualche giorno prima del ciclo mestruale sette donne su dieci presentano problemi fisici e psicologici che si riflettono sulla loro vita lavorativa e in quella intima. Trovi tutto ciò che c’è da sapere sulla sindrome premestruale nelle spiegazioni date dagli specialisti di Smart Clinic – Gruppo San Donato di Milano. 

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La sindrome premestruale riguarda 7 donne su 10 e per 1 donna su 10 può avere impatti rilevanti nella vita quotidiana, sia sul fronte lavorativo che nel rapporto di coppia.

Si tratta di una sindrome tipica delle donne in età fertile, con sintomi fisici e psicologici che si presentano nei giorni che precedono il ciclo e si risolvono al suo arrivo: dolore mammario, edema, cefalea, irritabilità, ansia, depressione.

Ecco alcune indicazioni sul tema data dagli gli specialisti in ginecologia di Smart Clinic – Gruppo San Donato di Milano, pubblicate sul loro profilo Instagram.

Sindrome premestruale: cause e rimedi

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Leggi anche: Sindrome premestruale: come combattere i sintomi fisici e psicologici

Quando si manifesta la sindrome premestruale?

“I sintomi fisici ed emotivi si manifestano nella seconda metà del ciclo mestruale, di solito 4-7 giorni prima della mestruazione, migliorando o scomparendo con l’inizio del ciclo”.

Quali sono i fattori principali che la provocano?

“Non si conoscono con certezza le cause. Tra le ipotizzate vi è un deficit di progesterone nella fase del ciclo successiva all’ovulazione. Quello che sappiamo è che i livelli di estrogeni e progesterone influenzano anche la produzione di serotonina, agendo quindi anche sull’umore. Probabilmente le donne che sviluppano i sintomi tipici della sindrome premestruale sono più sensibili alle variazioni cicliche ormonali mensili”.

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Quale stile di vita è opportuno adottare?

“L’attività fisica regolare riduce stress, tensione e ansia. Anche discipline rilassanti come la meditazione e lo yoga, hanno la stessa funzione. È anche importante prestate attenzione all’alimentazione. Infatti è raccomandata l’assunzione di calcio, magnesio e vitamina B6 che potenziano il metabolismo della serotonina”.

Come ci si deve comportare in caso di sintomi intensi?

“Sulla base di intensità e durata dei fastidi, sarà il ginecologo a valutare la prescrizione della pillola contraccettiva e dell’assunzione di agenti che inibiscono la ricaptazione della serotonina. In caso di sintomi severi si potrà decidere se prescrivere farmaci appositi insieme alla somministrazione di estrogeni e progesterone, per almeno sei mesi”.



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