Sindrome di Raynaud: cause, sintomi ed esami diagnostici
La Sindrome di Raynaud è una patologia rara che colpisce le arterie determinando brevi episodi di restringimento e che provoca una riduzione del flusso sanguigno alle regioni periferiche. Generalmente la sindrome di Raynaud interessa le dita delle mani, ma in alcuni casi può coinvolgere anche quelle dei piedi: come vedremo tra poco i sintomi sono ben visibili e quindi facili da riconoscere.
Questa patologia non è grave e in molti casi non risulta nemmeno rischiosa: deve però spesso essere trattata perchè può provocare dolore e diventare anche molto debilitante.
Sindrome di Raynaud: cause e patologie collegate
La sindrome di Raynaud si distingue in due tipologie: quella primaria e quella secondaria, sulla base delle cause scatenanti. Nel primo caso (Raynaud primario) i medici non sono ancora riusciti ad individuare le cause che provocano questo disturbo, mentre quando si parla di Raynaud secondario significa che questa manifestazione dipende da altri fattori tra cui patologie o traumi.
Per quanto riguarda la sindrome di Raynaud secondaria quindi sappiamo che è scatenata da altri disturbi, che possono avere natura diversa. Tra i principali troviamo i seguenti:
- Traumi agli organi periferici (mani o piedi);
- Esposizione al alcune sostanze chimiche;
- Assunzione di farmaci che ostruiscono le arterie;
- Assunzione di farmaci che agiscono sulla pressione sanguigna;
- Patologie delle arterie.
Tra le patologie che possono provocare questo disturbo, le più comuni sono le seguenti:
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- Lupus;
- Sclerodermia;
- Aterosclerosi;
- Artrite reumatoide;
- Policitemia.
Sindrome di Raynaud: i fattori di rischio
Indipendentemente dalla causa scatenante questo disturbo, l’ostruzione delle arterie che provoca i sintomi tipici della sindrome di Raynaud si verifica in particolari condizioni:
- Esposizione al freddo o repentini cambi di temperatura;
- Stimoli simpatici (stress emotivo, spavento improvviso, ecc.);
- Forti vibrazioni.
I sintomi della Sindrome di Raynaud
Questo disturbo si manifesta, come abbiamo già anticipato, con sintomi ben evidenti ed è quindi semplice riconoscerlo. Interessa generalmente le dita delle mani o dei piedi, ma in alcuni casi può colpire anche altre zone sensibili come naso, labbra, orecchie e capezzoli. Le manifestazioni della sindrome hanno un’andamento progressivo e si possono distinguere due fasi:
- Fase ischemica: inizialmente la zona coinvolta non è dolorante, ma solo insensibile.
- Stasi venosa: in questa seconda fase le dita iniziano ad apparire di un colore bluastro e inizia a comparire anche una sensazione di formicolio e dolore.
Queste manifestazioni possono avere una durata variabile: in alcuni casi si risolvono entro pochi minuti mentre in altri occorrono alcune ore. Anche la frequenza è variabile: in alcuni pazienti i sintomi compaiono tutti i giorni mentre in altri più di rado. Come vedremo tra poco quando parleremo delle cure e delle terapie utili, per ridurre la frequenza degli attacchi basta prestare attenzione ad alcuni dettagli e modificare leggermente il proprio stile di vita.
Pericoli, rischi e invalidità
La sindrome di Raynaud primaria può essere sicuramente fastidiosa, ma non risulta assolutamente rischiosa: bisogna conviverci e cercare di limitare l’esposizione al freddo e gli altri fattori di rischio in modo da rendere meno frequenti gli attacchi. In caso di sindrome secondaria e quindi dovuta ad altre patologie però le cose cambiano: potrebbero infatti verificarsi disturbi collegati come ulcerazioni, ischemie, infezioni e nei casi più gravi cancrena.
E’ quindi possibile che la sindrome di Raynaud comporti un certo grado di invalidità nel paziente, specialmente quando colpisce le dita dei piedi. Alcuni individui potrebbero avere difficoltà a camminare e naturalmente in caso di cancrena si renderebbe necessaria l’asportazione del dito coinvolto, con le conseguenze che possiamo immaginare.
Convivere con la Sindrome di Raynaud
Ad oggi convivere con la sindrome di Raynaud è più che possibile: come abbiamo già accennato, questo disturbo può essere tenuto sotto controllo modificando il proprio stile di vita e alcune abitudini. Gli attacchi si verificano in particolari condizioni, quindi ridurre al minimo l’esposizione a tali condizioni favorisce anche una riduzione drastica dei sintomi collegati a questa patologia. Oggi sono molte le persone affette da sindrome di Raynaud che convivono con i sintomi senza incontrare troppe difficoltà: se infatti è vero che quando si verificano gli attacchi possono essere anche dolorosi, è altrettanto vero che questa sindrome non comporta danni ai tessuti o agli organi coinvolti. In sostanza, si può avvertire un certo fastidio quando arriva un attacco e può anche essere doloroso ma non stiamo parlando di un dolore insopportabile.
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Cure e terapie utili
In caso di sindrome di Raynaud primaria è sufficiente adottare qualche piccola precauzione come tenere le dita al caldo ed evitare di esporle a basse temperature. In caso di sindrome secondaria invece potrebbe essere necessaria una terapia farmacologica: generalmente a base di calcio-antagonisti o ad alcuni farmaci che agiscono come vasodilatatori. Impiegati spesso sono anche i medicinali a base di nitroglicerina e quelli impiegati generalmente per combattere l’ipertensione.
Naturalmente la terapia deve essere consigliata dal medico o dallo specialista, sulla base della diagnosi e della storia clinica del paziente.