Seroquel: uno psicofarmaco utile con diversi effetti collaterali
Seroquel è uno psicofarmaco appartenente alla famiglia degli antipsicotici e impiegato per il trattamento di diverse patologie psichiche tra cui depressione, schizofrenia e disturbo maniacale. Si tratta di un medicinale piuttosto forte, che deve essere assunto sotto stretto controllo medico e che potrebbe dare vita ad effetti collaterali anche molto seri. Seroquel può essere acquistato in farmacia solamente previa ricetta medica ed è fondamentale leggere attentamente il foglio illustrativo perchè ha diverse controindicazioni.
Come vedremo tra poco, questo farmaco viene spesso prescritto anche ai malati di Alzheimer ma la sua efficacia in tal senso è ancora piuttosto dibattuta. Negli anziani infatti Seroquel può avere degli effetti collaterali indesiderati molto più pronunciati, quindi è importante valutare con lo specialista il rapporto rischio-beneficio.
Seroquel: indicazioni terapeutiche
Questo medicinale appartiene alla classe degli psicofarmaci e agisce direttamente sul sistema nervoso. Contiene il principio attivo quetiapina, un antipsicotico atipico impiegato per il trattamento di diversi disturbi psichici. Seroquel viene prescritto come terapia continuativa per le seguenti patologie:
- Disturbo bipolare;
- Depressione (anche e soprattutto nelle sue forme gravi);
- Schizofrenia;
- Disturbo maniacale.
Facciamo notare come nelle indicazioni terapeutiche espresse chiaramente nel foglietto illustrativo del farmaco non compare il trattamento del morbo di Alzheimer. Di questo specifico aspetto parleremo però in modo approfondito tra poco.
Controindicazioni ed avvertenze
Seroquel è controindicato e quindi non può essere assunto nei seguenti casi:
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- Pazienti con ipersensibilità al principio attivo quetiapina o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel medicinale;
- Donne che stanno allattando al seno;
- Bambini e adolescenti con età inferiore ai 18 anni.
Come vedremo tra pochissimo, questo psicofarmaco non deve essere assunto in concomitanza con altri medicinali che potrebbero provocare delle reazioni avverse anche molto serie.
Interazione con altri farmaci
Seroquel può entrare in interazione con altri medicinali, quindi è estremamente importante informare il proprio psichiatra qualora si stessero assumendo altri farmaci (compresi quelli da banco, che non richiedono la prescrizione medica). In particolare, non bisogna iniziare la terapia con Seroquel se si stanno già assumendo i seguenti medicinali:
- Eritromicina o claritromicina (antibiotici impiegati per il trattamento di vari tipi di infezioni);
- Nefazodone (impiegato per il trattamento della depressione);
- Medicinali per il trattamento del virus dell’HIV;
- Medicinali azolici, impiegati per il trattamento delle infezioni fungine.
E’ comunque importante consultare il medico prima di assumere qualsiasi altro farmaco in concomitanza con Seroquel.
Posologia: modi e tempi di somministrazione
Questo psicofarmaco richiede necessariamente la prescrizione medica per poter essere acquistato: sarò quindi lo specialista ad indicare la posologia corretta da seguire, in base alla gravità del disturbo e alle condizioni cliniche del paziente. Gli psicofarmaci devono essere dosati sulla base delle reazioni del paziente: lo psichiatra potrebbe quindi modificare la terapia ed i dosaggi con il passare del tempo. E’ fondamentale attenersi alle indicazioni del medico ed evitare di interrompere la terapia in modo brusco, per evitare effetti collaterali indesiderati.
La dose giornaliera di mantenimento è solitamente compresa tra 150 mg e 800 m e le compresse devono essere assunte lontano dai pasti.
Effetti collaterali indesiderati
Questo farmaco può causare la comparsa di alcuni effetti collaterali, anche se non tutti i pazienti li manifestano. Alcuni di questi possono essere dovuti ad una sospensione improvvisa della terapia, quindi è raccomandato di interrompere l’assunzione di Seroquel in modo graduale.
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Effetti indesiderati molto comuni (almeno 1 paziente su 10)
- Sonnolenza (specialmente nelle prime fasi della terapia);
- Aumento di peso;
- Capogiri e cadute involontarie;
- Bocca secca;
- Mal di testa;
- Spasmi muscolari;
- Rigidità muscolare;
- Senso di irrequietezza e tremori.
Effetti indesiderati comuni (almeno 1 paziente su 100)
- Tachicardia o aritmie cardiache;
- Stitichezza;
- Indigestione;
- Naso chiuso;
- Sensazione di debolezza e svenimento;
- Ipotensione, con conseguenti vertigini e svenimenti;
- Gambe e braccia gonfie;
- Disturbi del sonno e incubi;
- Visione offuscata;
- Irritabilità;
- Maggior appetito;
- Disturbi del linguaggio;
- Pensieri suicidi;
- Peggioramento della depressione;
- Dispnea;
- Vomito;
- Febbre.
Effetti indesiderati non comuni (almeno 1 paziente su 1.000)
- Attacchi epilettici e convulsioni;
- Sindrome delle gambe senza riposo;
- Difficoltà nella deglutizione;
- Reazioni allergiche (lividi, gonfiori);
- Spasmi incontrollati del viso e delle lingua;
- Battito cardiaco rallentato (nelle prime fasi della terapia);
- Disfunzioni sessuali;
- Difficoltà ad urinare.
Effetti indesiderati rari (almeno 1 paziente su 10.000)
- Febbre e sudorazione eccessiva;
- Ittero;
- Epatite;
- Priapismo (erezione dolorosa e prolungata);
- Seno gonfio e galattorrea;
- Ciclo mestruale alterato;
- Trombosi;
- Disturbi del sonno e sonnambulismo;
- Ipotermia;
- Pancreatite;
- Ostruzione intestinale.
Seroquel e Alzheimer: opinioni ed esperienze
Come abbiamo già accennato, Seroquel viene spesso prescritto ai malati di Alzheimer non perchè questo farmaco sia utile per il trattamento della demenza ma per controllare alcuni sintomi specifici di tale malattia. Coloro che sono affetti dal morbo di Alzheimer infatti possono sviluppare dei comportamenti psicotici e l’unica soluzione farmacologica possibile in questi casi è proprio un farmaco come Sequorel e simili. Il problema è che un medicinale come questo è molto pesante soprattutto per gli anziani, che possono manifestare effetti collaterali decisamente più marcati. Per questo la questione è ancora dibattuta: alcuni specialisti preferiscono evitare di prescrivere Sequorel ai malati di Alzheimer mentre altri lo vedono come l’unica soluzione per tenere a bada i sintomi spesso incontrollabili e difficilmente gestibili. Una cosa è certa: bisogna in tutti i casi utilizzare molta cautela.