Sensibilità dentale: come difendersi
Ne soffriamo in molti, eppure pare sia un argomento preso un po’ sotto gamba. Stiamo parlando della ‘sensibilità dentale’, un disturbo che è molto diffuso tra la popolazione mondiale, tanto che pare che ne soffra almeno la metà degli esseri umani. Ma cosa si intende esattamente per ‘sensibilità dentale’ o ‘denti sensibili’?
Queste definizioni, si utilizzano per indicare un’ipersensibilità dei denti al freddo, al caldo, ai cibi o molto acidi o molto dolci, ad alcune bevande, e all’aria fredda. Se esposti a tali fattori, i nostri denti diventano di colpo sensibili, rimandandoci un forte dolore. Questo fenomeno, è provocato dall’esposizione della dentina, che è quello strato che circonda il nervo. La dentina normalmente è ‘protetta’ da altri strati, come la corona del dente e lo smalto. Ma quando questi, nel corso del tempo, iniziano ad assottigliarsi, la dentina incomincia ad essere sempre più esposta, diventando così sensibile ai fattori esterni. Ma cosa fare se si soffre di sensibilità dentale? Innanzitutto, rivolgersi al proprio dentista od igienista che, dopo accurata indagine, sarà in grado di formulare una giusta terapia in base alle cause che hanno condotto all’ipersensibilità dei denti. In ogni caso, ecco alcune regole d’oro da tener presenti per scongiurare il più possibile il rischio di soffrire di sensibilità dentale. Utilizzare uno spazzolino con setole morbide, cercando di evitare movimenti bruschi o dentifrici ad alto potere abrasivo. Già solo seguendo queste due regole, si può cercare di aiutare la nostra dentina a non restare esposta, con le dolorose conseguenze di cui abbiamo già parlato e che in molti, purtroppo, conoscono bene.