Scarlattina: cause, sintomi e contagio in adulti e bambini
La scarlattina è una malattia infettiva esantematica, che colpisce maggiormente i bambini in età pediatrica ma non è detto che gli adulti non possano ammalarsi. Questa patologia è altamente contagiosa e si manifesta con sintomi spesso acuti, in aggiunta alle classiche manifestazioni cutanee.
Scarlattina: cause e contagio
La scarlattina è una malattia esantematica come la varicella, la rosolia ed il morbillo, ma a differenza delle altre questa patologia è causata da un batterio streptococco. Tale batterio rilascia una tossina che dopo pochi giorni d’incubazione innesca i sintomi tipici della scarlattina. Come abbiamo detto, si tratta di una malattia molto contagiosa che colpisce più di frequente i bambini: un adulto che però non è mai stato contagiato rischia di ammalarsi, soprattutto se a stretto contatto con bimbi infetti.
Il contagio può avvenire attraverso la saliva, che si può anche propagare nell’aria dopo un colpo di tosse, ma anche con l’utilizzo di oggetti contaminati. Per capirci, la scarlattina si può prendere anche solo utilizzando il bicchiere di un paziente malato.
I sintomi della scarlattina: come riconoscerla
Questa patologia presenta dei sintomi piuttosto inequivocabili, quindi nella maggior parte dei casi è molto semplice riconoscerla. Potrebbe però essere confusa con altre malattie esantematiche quindi nel dubbio conviene sempre rivolgersi al medico o al pediatra. Sia negli adulti che nei bambini, i sintomi della malattia più comuni sono i seguenti:
- Manifestazioni cutanee:
- pelle arrossata, specialmente sui gomiti, sull’inguine e sotto alle ascelle;
- eruzioni cutanee rosse e ruvide;
- formazione di una patina bianca spessa sulla lingua.
- Febbre;
- Mal di gola e ghiandole gonfie;
- Mal di testa;
- Nausea e vomito;
- Dolori muscolari;
- Mal di stomaco.
I sintomi non compaiono tutti insieme, ma in modo progressivo: la prima a presentarsi è la febbre che può diventare anche piuttosto alta. Accompagnata da mal di gola, mal di testa, dolori e tutti gli altri sintomi non esantematici, che iniziano a comparire solamente dopo un paio di giorni.
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Cura e guarigione della scarlattina
Questa malattia non è pericolosa, sempre a patto che si intraprenda una cura in tempi brevi e non si trascurino i sintomi. Se curata, la scarlattina tende a guarire entro pochi giorni e non lascia conseguenze di alcun tipo. Questa malattia deve essere trattata con una terapia a base di antibiotici: generalmente in 10 giorni si risolve senza alcun problema ed i bambini si possono mandare a scuola dopo almeno 2 giorni dall’inizio della terapia. Alcuni sintomi possono durare un po’ più a lungo, ma comunque perdono di intensità e non creano di solito grandi problemi.
Perchè non trascurare i sintomi: i pericoli
Come abbiamo detto, questa malattia non è pericolosa ma lo può diventare se si trascurano i sintomi e non si intraprende una terapia a base di antibiotici. La scarlattina però, se non viene riconosciuta e curata per tempo, può dare vita a patologie più serie e complesse come le seguenti:
- Artrite e problemi alle articolazioni;
- Infiammazione dei reni;
- Otite;
- Reumatismo articolare acuto;
- Polmonite.
La scarlattina in gravidanza: niente di cui preoccuparsi
Come abbiamo visto quando abbiamo parlato della rosolia, alcune malattie se contratte in gravidanza mettono in serio pericolo il feto e in alcuni casi (come appunto quello della scarlattina ad esempio) si rischia anche la morte prematura del feto, oltre ad altre malformazioni neonatali. Nel caso della scarlattina, fortunatamente, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Questa malattia non costituisce un pericolo per il bambino e al massimo l’unica cosa a cui bisogna prestare attenzione sono i farmaci che vengono assunti. Per questo motivo è sempre consigliabile informare il medico, ma non c’è nulla di cui avere paura se si contrae questa malattia in gravidanza.
Prevenire la scarlattina: esiste un vaccino?
Per molte malattie esantematiche che colpiscono i bambini, come ad esempio il morbillo, esiste un vaccino che permette di prevenire il contagio. Nel caso della scarlattina però questo non esiste: non c’è quindi alcun modo per prevenire questa malattia, se non cercare di evitare il contatto con i pazienti che risultano già contagiati. In tutti i casi, un vaccino contro questa malattia risulterebbe piuttosto inutile per la maggior parte dei bambini: come abbiamo già visto basta curarla con un antibiotico e tutto si risolve senza complicazioni.
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Quanto tempo rimanere in casa?
Trattandosi di una malattia contagiosa, la scarlattina obbliga i pazienti a rimanere a casa e visto che nella maggior parte dei casi interessa i bambini, questi devono evitare di andare a scuola o alla scuola materna. Ma per quanto tempo? I sintomi in alcuni soggetti possono essere molto lievi e sono tante le mamme che si chiedono quando è possibile mandare nuovamente i figli a scuola. In linea di massima, due giorni dopo la prima dose di antibiotico è già possibile tornare alla vita di sempre (sempre se i sintomi lo permettono naturalmente). Una volta che la terapia antibiotica ha iniziato a fare il suo dovere, la malattia non è più contagiosa.