Rosolia: problemi in gravidanza
La rosolia è una malattia che da sfogo a numerosi sintomi più o meno seri, anche se di solito non porta a complicazioni gravi. Si tratta di una infezione virale che può trasmettersi molto facilmente. Chi ne è contagiato basta infatti che parli o che gli scappi uno starnuto per trasmettere questo genere di malattia.
Per quanto riguarda il nostro Paese il pericolo è piuttosto basso, in quanto è considerata una rara malattia la rosolia. Ma purtroppo non è estinta e quindi la prudenza non può mai mancare.
Chi contrare la rosolia rosolia è necessario che informi chiunque gli sia stato vicino nell’ultimo periodo ossia colleghi di lavoro e famigliari.
Questo perché si può diffondere facilmente e il portatore può contagiare per diversi giorni. Le donne in dolce attesa hanno la precedenza in quanto se contraggono la malattia il piccolo potrebbe riportare seri danni. Più avanti questo tema sarà approfondito.
Qui sono presenti alcuni suggerimenti da tenere sempre a mente:
Un bambino con la rosolia naturalmente non deve uscire e frequentare altri bambini o adulti
In caso fosse presente la malattia in un adulto è opportuno evitare altre persone
Una persona contagiata da questa malattia potrà diffonderla per diverso tempo
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La rosolia migliora in circa 10 giorni anche se spesso una settimana è sufficiente. Non vi sono bisogno di trattamenti specifici per la sua cura.
I sintomi della rosolia
La rosolia si trasmette per via aerea e una volta comparsa può dare luogo a sintomi vari. È da specificare che possono anche non avere luogo, ma la malattia essere ugualmente presente. Comunque i sintomi individuati sono i seguenti:
- Piccole macchie su tutto il corpo (solitamente rosse)
- Febbre alta
- Ghiandole linfatiche gonfie (collo e testa)
- Dolori alle articolazioni
- Naso gocciolante
- Mal di testa
- Tosse
I bambini contagiati dalla rosolia nella maggior parte dei casi non sono in pericolo. Infatti con il passare dei giorni guariscono dalla malattia senza riscontrare particolari rischi. Per quanto riguarda la durata dei sintomi, il tempo può variare un po’. Ma solitamente sono 2-3 giorni per l’eruzione cutanea, 10-15 giorni per i dolori articolari e circa una settimana per il gonfiore delle ghiandole linfatiche.
In gravidanza
La rosolia in gravidanza è molto pericolosa. Il feto infatti può andare incontro a innumerevoli situazioni tutte con esiti pericolosi. Questi eventi sono tutti disdicevoli, per esempio il bambino può nascere privo di udito oppure ceco. Altri casi riscontrano nuscituri con disturbi cardiaci oppure con un ritardo mentale. Oltre a quanto appena detto non manca la peggiore delle situazioni, morte in seguito all’aborto. Quindi una donna che non è vaccinata contro la rosolia e aspetta un bambino può andare incontro a tutto questo.
Nella maggior parte dei casi i bambini hanno una ripresa molto più veloce rispetto agli adulti. Ovvero in sette giorni possono tornare in forma, mentre per i grandi può essere necessario di più. Comunque resta il fattore primario da tenere a mente, ossia con il vaccino contro la rosolia tutti i problemi vengono stroncati sul nascere.