Prostamol: un rimedio naturale contro le infiammazioni della prostata
Prostamol è un integratore a base di ingredienti naturali, che offre un valido aiuto nei casi di ipertrofia prostatica benigna e nelle infiammazioni della prostata in genere, senza provocare effetti collaterali rilevanti. E’ disponibile in confezioni da 30 capsule, non necessita di prescrizione medica, e molto spesso costituisce un’ottima alternativa ai farmaci tradizionali utilizzati per l’ipertrofia prostatica, evitando i fastidiosi effetti indesiderati dovuti alla presenza di inibitori degli ormoni maschili.
- La formula vegetale di Prostamol
- L’ipertrofia prostatica benigna
- La sintomatologia più comune dell’ipertrofia prostatica benigna
- Problemi connessi all’ipertrofia prostatica benigna
- Le principali cause dell’ipertrofia prostatica benigna e le cure
- Come agisce Prostanol
- Effetti indesiderati del Prostanol
- Controindicazioni del Prostanol
La formula vegetale di Prostamol
Il principio attivo di Prostamol è l’estratto oleoso del frutto di Serenoa repens, una pianta originaria delle coste oceaniche dell’America e già nota ai nativi americani, che la utilizzavano sia come alimento che per i benefici effetti nei confronti dell’apparato urinario. La Serenoa repens è stata approvata quale terapia naturale nei confronti delle infiammazioni e patologie della prostata, anche quando accompagnate da un consistente aumento di volume della stessa, e viene utilizzata inoltre per il trattamento della caduta dei capelli. L’estratto della pianta è particolarmente ricco di acidi grassi, flavonoidi, fitosteroli e olii essenziali.
L’ipertrofia prostatica benigna
Quando la prostata si ingrossa a causa di un’anomala proliferazione delle cellule, senza che vi sia comunque la presenza di una neoplasia, il fenomeno viene chiamato appunto ipertrofia prostatica benigna. La patologia consiste in un aumento di volume della prostata dovuto comunque ad incremento del numero di cellule, e alla conseguente formazione di un adenoma, ovvero di un tumore benigno. Generalmente, l’adenoma si sviluppa nel centro della prostata, in prossimità dell’uretra, per tale ragione, uno dei sintomi significativi di questo problema è la difficoltà ad urinare.
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La sintomatologia più comune dell’ipertrofia prostatica benigna
A seguito della compressione dell’uretra, il canale che determina il flusso dell’urina e la sua fuoriuscita dal pene, i sintomi più noti dell’ipertrofia prostatica benigna sono la difficoltà ad urinare, che può consistere anche in uno svuotamento solo parziale della vescica, in un flusso di urina ridotto o in un’intermittenza della minzione, oltre alla perdita involontaria di urina, ad uno stimolo esageratamene frequente, soprattutto durante la notte, e alla necessità improvvisa di urinare accompagnata dall’incapacità di trattenersi.
Problemi connessi all’ipertrofia prostatica benigna
A causa del mancato svuotamento della vescica, nel corso del tempo possono verificarsi forme di infiammazione cronica, infezioni dovuti al permanere di urina troppo a lungo nella vescica, e talvolta anche alla formazione di calcoli e cristallizzazioni. La ritenzione urinaria tende inoltre a cronicizzarsi, provocando forti dolori e infezioni. L’aumento di volume della prostata può essere trattato solo con terapie farmacologiche o chirurgiche, per tale ragione è opportuno, qualora si avvertissero i caratteristici sintomi, chiedere consiglio al proprio medico di fiducia: il disturbo, che è correlato ai naturali fenomeni di invecchiamento, può evolversi nel corso del tempo in forme gravi di ritenzione urinaria, rendendo necessario l’uso del catetere.
Le principali cause dell’ipertrofia prostatica benigna e le cure
Nella maggior parte dei casi, la patologia nasce da un disturbo di origine ormonale, anche se potrebbero sussistere fattori ereditari: un buon metodo di prevenzione è quello di sottoporsi, dopo i 50 anni, a periodiche visite specialistiche da un urologo, utili oltretutto a prevenire l’insorgere di eventuali forme di tumore maligno. La terapia farmacologica consiste in prevalenza nella somministrazione di inibitori enzimatici che interagiscono sulla produzione di ormoni e in farmaci alfabloccanti, tuttavia gli effetti collaterali sono numerosi e di seria entità, dall’ipotensione, alle vertigini, ai problemi di eiaculazione e di erezione e ad altre disfunzioni di carattere sessuale.
Come agisce Prostanol
L’estratto vegetale contenuto in Prostanol agisce allo stesso modo degli inibitori enzimatici, limitando però al minimo gli effetti secondari. Inoltre, i principii attivi contenuti nella Serenoa Repens svolgono anche un’efficace azione antinfiammatoria, favoriscono la corretta diuresi e contrastano la sensazione dolorosa. Prostamol si assume ogni giorno, nella dosa di una capsula, per un periodo non inferiore ai 30 giorni. Per quanto si tratti di un integratore vegetale, è opportuno valutare con il proprio medico l’effettiva necessità di effettuare il trattamento, ed è controindicato per i bambini e le donne in età fertile, gravidanza e allattamento.
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Effetti indesiderati del Prostanol
Gli effetti secondari di Prostamol sono minimi e oltretutto piuttosto rari, consistono soprattutto in lievi disturbi gastrointestinali, specialmente se il farmaco viene assunto a stomaco vuoto.
Controindicazioni del Prostanol
E’ sempre opportuno che a consigliare l’uso di questo integratore sia il medico, evitando quindi di basarsi sul parere di amici e conoscenti. Il farmaco non deve essere assunto dalle donne in età fertile, né durante il periodo della gestazione e dell’allattamento al seno, in quanto interferisce sul rilascio di ormoni e sulle funzioni endocrine. In caso di patologie cardiovascolari, valori di trigliceridi e colesterolo particolarmente alti, malattie ormonali e trattamenti con altri farmaci che agiscono sulla produzione di ormoni, prima di assumere Prostamol è necessario consultare il medico di fiducia. Prostamol è controindicato nei casi di allergia e ipersensibilità anche nei confronti di farmaci simili, e potrebbe limitare l’assorbimento del ferro.