Prolattina Alta: cause, sintomi e cure per l’iperprolattinemia
Avere la prolattina alta, al di fuori di determinate circostanze, può essere indice di un disturbo e provocare alcuni sintomi specifici. L’iperprolattinemia è di fatto una condizione patologica: quando questo ormone viene prodotto in grandi quantità e se ne rilevano grandi concentrazioni nel sangue, le cause possono essere diverse. Avere la prolattina alta è una condizione normale nelle donne in gravidanza, ma quando i valori risultano eccessivi nelle donne che non aspettano un figlio o negli uomini significa che c’è qualcosa che non va. Indagarne le cause è importante, anche perchè come vedremo tra poco tra queste potrebbe esserci anche una forma tumorale.
Prolattina: cos’è e a cosa serve
La prolattina è un ormone che viene prodotto dall’ipofisi, una delle ghiandole del cervello. La funzione principale di questo ormone è quella di favorire la produzione del latte materno ed è per questo motivo che avere la prolattina alta dopo il parto è un fatto assolutamente normale. Generalmente, quando si allatta, è proprio il neonato che stimola la produzione di questo ormone. Nelle donne che però non hanno partorito da poco o negli uomini, la prolattina è presente in concentrazioni minime: la dopamina infatti interviene nel processo e inibisce la produzione della prolattina, determinando di fatto un certo equilibrio.
Oltre alla produzione di latte materno, la prolattina svolge altre importanti funzioni nel nostro organismo sia per il corretto funzionamento del sistema immunitario che per il metabolismo, il ciclo mestruale e via dicendo.
Prolattina alta: le possibili cause
Come abbiamo detto, se la prolattina risulta alta significa che la sua concentrazione nel sangue è superiore ai livelli normali e questo indica un disturbo, chiamato iperprolattinemia. Le cause della prolattina alta possono essere diverse: alcune più gravi di altre, ma tutte ugualmente importanti e non trascurabili.
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Tra le cause della prolattina alta troviamo i seguenti disturbi:
- Prolattinoma (tumore dell’ipofisi): generalmente si tratta di un tumore benigno, più diffuso nelle donne e molto raro invece nei bambini. Questa è la causa più comune di un eccesso di prolattina nel sangue;
- Insonnia e altri disturbi del sonno gravi;
- Ipotiroidismo;
- Irritazioni o infiammazioni della gabbia toracica (es. fuoco di Sant’Antonio);
- Disturbi a livello epatico o renale di tipo cronico;
- Eccessiva stimolazione dei capezzoli;
- Assunzione di determinati farmaci (es. psicofarmaci, estrogeni, antidolorifici oppiacei, ecc.).
Comprendere le cause di un’eccessiva quantità di prolattina nel sangue è importante: come abbiamo visto infatti nella maggior parte dei casi questo disturbo è provocato da una forma tumorale. Solitamente benigno, il prolattinoma deve comunque essere tenuto sotto controllo ed è importante verificare che le sue dimensioni non aumentino nel corso del tempo, degenerando in una forma maligna.
Prolattina alta: quali sono i sintomi associati?
L’aumento delle concentrazioni di prolattina nel sangue può avere degli effetti diversi tra uomo e donna: a seconda del sesso del paziente i sintomi associati sono infatti specifici.
Tra i sintomi più comuni manifestati dalle donne troviamo i seguenti:
- Ciclo mestruale irregolare, che può comparire più raramente o addirittura scomparire per interi periodi di tempo;
- Produzione di latte dal seno ingiustificata;
- Seno gonfio e dolorante;
- Secchezza vaginale.
Tra i sintomi più comuni di iperprolattinemia negli uomini troviamo invece i seguenti:
- Produzione di latte dai capezzoli;
- Ginecomastia;
- Perdita o calo del desiderio sessuale;
- Diminuzione della massa muscolare;
- Riduzione della quantità dei peli su tutto il corpo;
- Infertilità.
La questione dell’infertilità non è un problema che riguarda esclusivamente gli uomini, a dire il vero: potrebbe infatti interessare anche le donne e rientra nei pericoli e nelle possibili complicazioni di questo disturbo. Le donne che soffrono di iperprolattinemia e intendono rimanere incinte possono assumere dei farmaci specifici per facilitare il processo.
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Prolattinoma: un tumore benigno che si può combattere
Come abbiamo visto, la causa maggior di prolattina alta è il prolattinoma ossia un tumore benigno dell’ipofisi. Il sintomo più evidente di questo tumore è proprio rappresentato da una produzione eccessiva di prolattina da parte dell’organismo e dai sintomi associati a questa condizione (mestruazioni irregolari o assenti nelle donne, ginecomastia e diminuzione delle libido negli uomini). Fortunatamente, questa forma tumorale si riesce a curare con l’utilizzo esclusivo di alcuni farmaci e in particolare dei cosiddetti dopamino-agonisti, i quali inibiscono la produzione di prolattina e permettono di ridurre la forma tumorale e di raggiungere una completa guarigione. Nell’80% dei pazienti le cure farmacologiche sono sufficienti per risolvere il problema, ma bisogna ricordare che la terapia deve generalmente essere portata avanti per un periodo di tempo piuttosto lungo, fino ai 2 anni.
In alcuni pazienti le semplici cure farmacologiche potrebbero invece rivelarsi insufficienti contro il prolattinoma. In questi rari casi si rende necessario un intervento più invasivo: quando possibile si ricorre all’operazione chirurgica di rimozione della massa tumorale, quando invece non è possibile raggiungere la sede del cervello dove questa è localizzata occorre procedere con la radioterapia. Le probabilità di raggiungere una completa guarigione sono comunque elevate quindi non bisogna mai farsi prendere dal panico.