Potassio Alto: sintomi, possibili cause e cosa si può mangiare

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10/07/2018

Avere il potassio alto nel sangue o nelle urine potrebbe far pensare a qualcosa di positivo: tutti noi assumiamo questo importante nutriente con la dieta e alcuni con degli integratori specifici, proprio perchè fa bene e per il nostro organismo è indispensabile. Tuttavia, se il potassio è troppo elevato potrebbe anche essere la spia di qualcosa che non funziona come dovrebbe. In questi casi si parla di iperkaliemia e come vedremo tra poco questa condizione può avere diverse cause: da un’alimentazione scorretta a patologie più serie e importanti, che devono essere curate in modo adeguato. Certamente, se le analisi del sangue mettono in evidenza un valore di potassio alto non bisogna sottovalutare il problema, perchè questo comporta dei rischi anche molto seri tra cui l’arresto cardiaco.

Potassio: a cosa serve e perchè è importante

Il potassio è un minerale fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo ma il nostro corpo non è in grado di produrlo autonomamente. Deve quindi essere integrato con l’alimentazione: sono diversi i cibi ricchi di potassio e tra questi troviamo il cioccolato fondente, le banane, i kiwi, la frutta secca (mandorle, noci, nocciole), l’uva, i legumi secchi e molti altri alimenti. Spesso, quando non si riesce a raggiungere la giusta quantità di questo minerale, viene consigliata l’assunzione di integratori specifici, proprio perchè si tratta di una sostanza indispensabile per il nostro organismo.

Il potassio è coinvolto in diverse funzioni biologiche importantissime, tra cui il controllo della pressione sanguigna, il mantenimento del ph, il battito cardiaco, la digestione, la salute delle ossa e dei muscoli, l’equilibrio idrico. Insomma: questo è un minerale fondamentale e quando il nostro organismo ne è carente potrebbero verificarsi diversi tipi di disturbi.


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Allo stesso modo però, avere un livello di potassio alto nel sangue potrebbe essere molto rischioso: è quindi importante controllare di raggiungere i quantitativi corretti ed evitare di esagerare con gli integratori.

Potassio alto: i valori di riferimento

Si parla di iperkaliemia e quindi di potassio alto se i valori di questo minerale nel sangue sono superiori a 5 mmol/L e si distinguono tre condizioni:

  • Se i valori sono compresi tra 5,5 e 5,9 mmol/L si parla in genere di iperkaliemia lieve;
  • Se i valori sono compresi tra 6 e 6,4 si parla di iperkaliemia moderata;
  • Se i valori sono superiori a 6,5 mmol/L si parla invece di iperkaliemia grave.

Generalmente, in caso di iperkaliemia grave il problema che causa questa condizione è una patologia ed il rischio per il paziente è elevato.

Potassio alto: le possibili cause

Quando le analisi del sangue mettono in evidenza una condizione di potassio alto, le cause potrebbero essere di varia natura. In alcuni casi basta correggere l’alimentazione, mentre in altre situazioni potrebbe esserci una patologia alla base di questo sintomo.

Cause non patologiche

Se il potassio nel sangue è elevato ma comunque non raggiunge valori particolarmente preoccupanti, la causa potrebbe essere legata esclusivamente all’alimentazione o all’assunzione eccessiva di integratori. In questi casi basta seguire una dieta apposita e povera di potassio e interrompere il consumo di questi prodotti per ristabilire la situazione e riportarla alla normalità.

Cause patologiche

Purtroppo, se il potassio risulta elevato nel sangue, questo potrebbe dipendere anche da alcune patologie che devono essere trattate in modo adeguato. Nella maggior parte dei casi la causa è da attribuire ad un malfunzionamento dei reni, che potrebbe dipendere a sua volta da una malattia oppure da alcuni farmaci.

Tra tutte le patologie che potrebbero essere responsabili di un innalzamento dei valori di potassio nel sangue troviamo le seguenti:

  • Insufficienza renale o altre patologie a carico dei reni;
  • Morbo di Addison, che influisce sulla produzione ormonale da parte delle ghiandole surrenali;
  • Anemia emolitica;
  • Sanguinamento gastrico o intestinale;
  • Alcune tipologie di tumore.

Potassio alto: sintomi e pericoli

Generalmente, se l’iperkaliemia è lieve o moderata il paziente non se ne accorge perchè non presenta alcun tipo di sintomo. Se al contrario il potassio raggiunge quantitativi considerevoli potrebbero manifestarsi alcuni disturbi come un senso di nausea o aritmie cardiache.


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Dobbiamo ricordare che il potassio alto non è mai un buon segno, e bisogna sempre cercare di riportare i livelli di questo minerale ai valori normali. L’iperkaliemia grave infatti può risultare davvero molto rischiosa e portare addirittura al collasso e all’arresto cardiaco.

Potassio alto: quali cibi evitare e cosa si può mangiare

Potassio-altoSe il potassio risulta superiore alla norma ma entro limiti che non vengono considerati gravi o pericolosi, spesso è sufficiente una dieta corretta per ristabilire i giusti valori di questo minerale nel sangue.

I cibi da evitare sono quelli più ricchi di potassio ossia: cioccolato fondente, frutta secca (mandorle, noci, nocciole, ecc.), kiwi, banane, legumi secchi, agrumi, uva e cereali integrali. Eliminando dalla dieta questi alimenti si dovrebbe riuscire a diminuire l’apporto di potassio e quindi a far fronte all’iperkaliemia lieve o moderata.

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