Perdite Bianche: cosa significano?
C’è sempre una sorta di imbarazzo, soprattutto tra donne, nel parlare apertamente di alcuni piccoli o grandi problemi che riguardano le proprie zone intime. Come nel caso di quelle fastidiose perdite bianche che a volte ci si ritrova sugli slip.
Ma poche sanno interpretarle immediatamente, prima ancora di andare dal medico. Quindi, facciamo innanzitutto un po’ di chiarezza circa la natura di tali perdite biancastre delle zone intime. Per tranquillizzarvi, possiamo dire che tali perdite vaginali possono considerarsi in molti casi del tutto normali.
Derivano infatti dal fluido che normalmente viene prodotto dalle ghiandole situate all’interno della vagina. Fluido che viene prodotto con lo scopo di rimuovere i batteri e le cellule morte, contribuendo così al corretto funzionamento della vagina e prevenendo qualsiasi tipo di infezione. Tuttavia, se questo normale flusso di perdite bianche dovesse mutare odore o colore, allora forse è il caso di svolgere un’indagine clinica un po’ più approfondita.
In quei casi infatti, se la produzione di fluido biancastro dovesse risultare in qualche maniera anomala, potrebbe derivare da varie cause: ad esempio, un utilizzo eccessivo di antibiotici o steroidi, oppure la presenza di un’infezione di origine batterica, o ancora infezioni sessualmente trasmissibili, diabete, vaginiti, malattie infiammatorie pelviche, atrofia vaginale e, nel peggiore dei casi, anche cancro al collo dell’utero. Naturalmente, prima di spaventarsi, sarebbe bene rivolgersi al proprio medico o ginecologo, così da avviare il corretto iter di indagine clinica e, conseguentemente, svolgere la giusta terapia. Nella maggior parte dei casi, potrebbe trattarsi semplicemente di una piccola infezione di lieve entità che, curata correttamente, può essere risolta nel giro di breve tempo e nel migliore dei modi.
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