Parodontite: terapie, cure e farmaci per curarla
La parodontite è una patologia infiammatoria di gengive, osso alveolare e legamento parodontale, che riguarda 8 milioni di italiani. Ecco le nuove linee guida della Federazione Europea di Parodontologia rilanciate dalla SIdP.
La parodontite (o malattia parodontale) è un’infiammazione che riguarda gengive, legamento parodontale e osso alveolare che circondano e sostengono i denti, chiamati, nel loro complesso, parodonto.
La parodontite è irreversibile e può portare alla perdita permanente dei denti.
Parodontite e cure efficaci: quali sono
Non esistono farmaci che da soli possano curare questo grave stadio del disturbo gengivale.
I trattamenti realmente efficaci sono il controllo della placca batterica e nei casi più gravi la terapia chirurgica, mentre i farmaci utili sono soltanto antibatterici e antibiotici che devono essere prescritti dall’odontoiatra.
Lo sottolineano le nuove linee guida recentemente pubblicate dalla Federazione Europea di Parodontologia rilanciate dalla SIdP, Società Italiana di Parodontologia e Implantologia.
Gli esperti spiegano che “il supporto del farmacista diventa fondamentale, in quanto può aiutare nella gestione dei farmaci raccomandati dallo specialista e nella scelta di spazzolini e dentifrici”.
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Parodontite e cure: la ricerca scientifica
La SIdP evidenzia anche che la ricerca scientifica sta valutando possibili terapie aggiuntive utilizzando farmaci impiegati nella cura di altre patologie, come le statine e la metformina, che rinforzino la risposta immunitaria dell’organismo per migliorare i risultati della terapia parodontale, con risultati però finora insufficienti.
Ha osservato Luca Landi, presidente SIdP:
“La parodontite, patologia infiammatoria che riguarda 8 milioni di italiani, deriva da uno squilibro batterico nel cavo orale che la risposta immunitaria non riesce a contrastare”.
Ha aggiunto lo specialista:
“La terapia non chirurgica di eliminazione del biofilm di placca batterica è il primo passo per tenerne sotto controllo la progressione, nei casi più gravi si richiede un trattamento chirurgico. Tuttavia, senza un adeguato controllo domiciliare della placca batterica non si può arrivare alla guarigione dei tessuti né alla stabilizzazione del disturbo gengivale: il farmacista può aiutare nella scelta dei presidi di igiene orale”.