Pap Test: tutto quello che non sai
Il pap test è un esame fondamentale per individuare eventuali lesioni pre cancerose e per individuare possibili tumori della cervice uterina. Si tratta di un test che viene eseguito ogni tre anni su tutte le donne che abbiano una vita sessuale attiva; di solito, si consiglia di eseguirlo fino al compimento dei 64 anni. Infatti, questo screening è dispensato, in forma gratuita, dal servizio sanitario nazionale ogni tre anni per tutte le donne con un’età anagrafica non superiore ai 64 anni.
Il pap test si svolge applicando lo speculum, utile per facilitare il prelievo del materiale organico; l’operatore poi introduce un tampone per prelevare il muco che sarà analizzato in laboratorio. In genere, si tratta di un esame che non causa dolore anche se può provocare un leggero senso di fastidio. Tutta la procedura dura pochi minuti mentre,gli esiti vengono forniti dopo qualche giorno, in base ai tempi richiesti dal laboratorio. Attraverso il pap test si riesce a prevenire il tumore al collo dell’utero, limitando quindi la possibilità di sviluppare questo carcinoma. Infatti, l’obiettivo di questo screening è stabilire se vi sia, o meno, la presenza di lesioni pre cancerose che, di norma, sono asintomatiche.
Questo importante screening può essere svolto anche da donne in gravidanza che non abbiano superato l’ottavo mese di gestazione.
Il pap test, oltre che a diagnosticare il tumore della cervice uterina, è fondamentale per individuare l’eventuale presenza del papilloma virus, noto anche con l’acronimo di HPV, un’infezione che può essere affrontata guarendo completamente.
Dallo studio del materiale prelevato dalla cervice si desumono anche altri dati, come per esempio la presenza di infezioni che possono essere determinate da funghi, come la candida, o da agenti batterici.
Prima di svolgere questo esame bisogna evitare, nei tre giorni precedenti, di ricorrere all’applicazione di farmaci vaginali, come per esempio le lavande. Il pap test non deve essere svolto nei tre giorni successivi , né in quelli che precedono il ciclo mestruale.
L’esito può essere positivo o negativo; in quest’ultimo caso significa che non vi sono problemi rilevati e che il prossimo screening può essere ripetuto fra tre anni. Invece, se il risultato è positivo è importante rivolgersi al proprio ginecologo o al medico di famiglia che indicheranno gli esami ai quali è necessario sottoporsi. In linea di massima, in presenza di esito positivo vengono effettuate una colposcopia preceduta da una visita ginecologica.
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