Pantorc: un farmaco efficace per il Reflusso e altri disturbi gastrici
Pantorc è un farmaco molto efficace in grado di ridurre la quantità di acido prodotta dallo stomaco ed è quindi impiegato per trattare diversi disturbi gastrici, tra cui il reflusso gastroesofageo. Si tratta di un medicinale da banco, che non richiede la prescrizione medica per essere acquistato, ma che può avere controindicazioni ed effetti collaterali.
Per questo motivo, è sempre importante consultare il foglietto illustrativo ed attenersi alle indicazioni in esso contenute.
Pantorc: indicazioni terapeutiche
Questo medicinale contiene il principio attivo pantoprazolo e appartiene alla classe dei farmaci chiamati inibitori della pompa protonica. Viene impiegato per il trattamento di diversi disturbi legati allo stomaco e all’intestino, tra cui:
- Reflusso Gastroesofageo;
- Infiammazione dell’esofago provocata dal reflusso;
- Dolore nella deglutizione;
- Acidità di stomaco.
In quanto inibitore della pompa protonica, questo medicinale viene spesso prescritto anche per prevenire alcune patologie che potrebbero essere causate dall’assunzione prolungata di FANS e quindi come protettore gastrico.
Controindicazioni ed avvertenze
Pantorc è controindicato e quindi non deve essere assunto nei seguenti casi:
- Pazienti con ipersensibilità al principio attivo pantoprazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel medicinale;
- Pazienti con ipersensibilità ad altri farmaci inibitori della pompa protonica;
- Bambini e ragazzi di età inferiore ai 12 anni.
Interazione con altri farmaci
Questo farmaco può avere interazioni con altri medicinali, aumentandone o diminuendone l’effetto. Per questo motivo è sempre importante informare il medico o il farmacista qualora si stessero già assumendo altri farmaci e in particolare i seguenti:
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- Warfarin e fenprocumone;
- Medicinali impiegati per trattare le infezioni fungine (come ketoconazolo e posaconazolo);
- Medicinali impiegati per trattare alcuni tipi di cancro (erlotinib);
- Farmaci impiegati per trattare l’infezione da HIV;
- Medicinali impiegati per trattare l’artrite reumatoide e la psoriasi (metotressato);
- Rifampicina (per il trattamento delle infezioni);
- Farmaci impiegati per il trattamento della depressione (fluvoxamina);
- Erba di San Giovanni.
In tutti i casi, è sempre consigliabile consultare il medico e informarlo in merito a tutti i farmaci che si stanno già assumendo, compresi quelli da banco.
Modi e tempi di somministrazione
Pantorc è un farmaco da banco: questo significa che non richiede la ricetta medica e proprio per tale ragione è importante rispettare la posologia indicata nel foglietto illustrativo del farmaco. In questo modo si possono limitare al minimo anche eventuali effetti collaterali.
Per il trattamento del Reflusso Gastroesofageo
- 1 compressa (20 mg) al giorno, da assumere 1 ora prima di mangiare.
Per il trattamento a lungo termine e la prevenzione dell’esofagite da reflusso
- 1 compressa (20 mg) al giorno, da assumere 1 ora prima di mangiare, fino ad un massimo di 2 compresse o di 1 compressa da 40 mg al giorno.
Per la prevenzione delle ulcere duodenali e gastriche in pazienti in trattamento prolungato con FANS
- 1 compressa (20 mg) al giorno, da assumere 1 ora prima dei pasti.
Effetti collaterali indesiderati
Questo farmaco può dare vita ad effetti collaterali indesiderati, anche se non tutti i pazienti li manifestano. Alcuni di questi effetti possono essere molto pericolosi, quindi è importante interrompere immediatamente il trattamento e consultare subito il proprio medico qualora dovessero comparire i seguenti sintomi:
- Reazioni allergiche molto gravi (difficoltà nella respirazione, gonfiore della lingua e del volto, orticaria, angioedema, ecc.);
- Eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, vesciche cutanee e altre patologie della pelle gravi;
- Ittero;
- Febbre;
- Ingrossamento dei reni (con dolore ad urinare e nella parte bassa della schiena).
Effetti indesiderati non comuni (almeno 1 paziente su 1000)
- Mal di testa;
- Capogiri;
- Diarrea;
- Nausea e vomito;
- Bocca secca;
- Stitichezza;
- Gonfiore addominale e flatulenza;
- Mal di stomaco;
- Sensazione di malessere generale;
- Esantema;
- Prurito;
- Disturbi del sonno;
- Fratture dell’anca, della colonna vertebrale o dei polsi.
Effetti indesiderati rari (almeno 1 paziente su 10.000)
- Visione offuscata e altri disturbi della vista;
- Alterazione del senso del gusto;
- Dolori muscolari e articolari;
- Orticaria;
- Aumento della temperatura corporea;
- Febbre molto alta;
- Edema periferico;
- Aumento o perdita di peso;
- Depressione.
Effetti indesiderati molto rari (almeno 1 paziente su 100.000)
- Disorientamento.
Inibitori della pompa protonica: lansoprazolo vs pantoprazolo
Il pantoprazolo è un principio attivo che rientra nella categoria degli inibitori della pompa protonica e quindi dei gastroprotettori. Nella medesima categoria, e con utilizzi quindi praticamente identici, rientra anche il lansoprazolo ma qual è la differenza tra questi due farmaci? Recenti studi hanno dimostrato che per quanto riguarda la prevenzione delle ulcere gastriche il lansoprazolo risulta più efficace rispetto al pantoprazolo. Per quanto invece riguarda il problema del reflusso gastroesofageo, entrambi possono essere assunti indistintamente perchè ugualmente efficaci.
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Bisogna ricordare però che come semplice protettore gastrico, sia il lansoprazolo che il pantoprazolo non sarebbero proprio indicati. Diversi medici hanno l’abitudine a prescrivere questi farmaci come coadiuvanti in alcune terapie (ad esempio a base di FANS) perchè sarebbero appunto in grado di prevenire alcuni disturbi causati appunto da tali farmaci. Bisogna però precisare che negli ultimi anni questa tendenza è stata criticata a più riprese: prescrivere un inibitore della pompa protonica quando non ci sia un’effettiva necessità potrebbe essere dannoso quindi conviene sempre prestare una certa attenzione.