Olanzapina: farmaco antipsicotico per curare schizofrenia e sindrome bipolare

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20/05/2017

Olanzapina è un farmaco antipsicotico, che viene prescritto per curare la schizofrenia e le sindromi maniacali. Si tratta di uno psicofarmaco, e in quanto tale deve essere assunto con la massima attenzione: gli effetti collaterali infatti potrebbero essere anche gravi ed il paziente deve essere monitorato durante la terapia. 

Olanzapina è un medicinale che richiede la prescrizione medica ed è importantissimo rispettare le indicazioni fornite dallo specialista per evitare di incorrere in effetti indesiderati anche molto seri.

Olanzapina: indicazioni terapeutiche

Questo psicofarmaco viene prescritto per curare le seguenti patologie psicotiche:

  • Schizofrenia, con episodi di depressione e ansia;
  • Sindromi maniacali anche gravi, con episodi di eccitamento ed euforia eccessivi;
  • Sindrome bipolare: in questo caso olazampina è utile anche per prevenire la ricomparsa dei sintomi legati al disturbo.

Olanzapina fondamentalmente agisce sui sintomi del disturbo ma non è in grado di guarire completamente la patologia psichica: per questo motivo, in molti casi deve essere assunta in modo continuativo anche se i sintomi dovessero sparire. Come tutti gli psicofarmaci, inoltre, bisogna ricordare che un’interruzione improvvisa della terapia potrebbe rivelarsi dannosa e dare vita ad effetti indesiderati anche molto importanti.

Modi e tempi di somministrazione

OlanzapinaOlanzapina è uno psicofarmaco che richiede necessariamente la prescrizione medica: sarà quindi lo specialista ad indicare la giusta terapia da seguire in base alle condizioni cliniche del paziente e all’entità del disturbo. Lo psichiatra potrebbe anche variare più volte la terapia, prima di trovare i dosaggi ed il farmaco più efficaci. Generalmente, le dosi possono variare da 5 mg a 20 mg al giorno, secondo quanto ritenuto più idoneo appunto dallo specialista.


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Le pastiglie di Olanzapina devono essere prese tutti i giorni alla stessa ora, vicino o lontano dai pasti indifferentemente. 

Controindicazioni ed avvertenze

Questo farmaco non deve essere assunto nei seguenti casi:

  • Pazienti con ipersensibilità al principio attivo olanzapina o ad uno qualsiasi dei componenti del medicinale;
  • Pazienti affetti da glaucoma o altri problemi gravi agli occhi;
  • Bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni;
  • Donne in allattamento.

E’ inoltre importante consultare il medico prima di assumere il farmaco nei seguenti casi:

  • Pazienti anziani con demenza;
  • Pazienti con elevati livelli di grassi e zucchero nel sangue;
  • Pazienti con pregressi problemi di coaguli del sangue;
  • Pazienti affetti da ictus;
  • Pazienti affetti da Parkinson;
  • Pazienti con problemi alla prostata;
  • Pazienti con malattie del sangue, del fegato, dei reni o del cuore;
  • Pazienti affetti da diabete;
  • Pazienti con blocco intestinale;
  • Pazienti che soffrono di crisi epilettiche;
  • Donne in stato di gravidanza.

Interazione con altri farmaci

Olanzapina, come tutti i medicinali, potrebbe avere delle interazioni con altri farmaci: per questo è importante informare il medico in merito ad eventuali altri medicinali che si stanno assumendo. In particolare, bisogna informare il proprio specialista qualora si stiano già assumendo i seguenti farmaci:

  • Carbamazepina (antiepilettico);
  • Ciprofloxacina (antibiotico);
  • Fluvoxamina (antidepressivo);
  • Medicinali impiegati per il trattamento del morbo di Parkinson.

Effetti collaterali indesiderati

L’assunzione di Olanzapina potrebbe provocare degli effetti collaterali indesiderati, alcuni più pericolosi e gravi di altri. E’ importante informare immediatamente il proprio medico qualora si manifestassero i seguenti effetti collaterali gravi:

  • Coaguli di sangue nelle vene, che provocano gonfiore, dolore e arrossamento delle gambe, dolore al petto e difficoltà respiratorie;
  • Febbre accompagnata da respiro accelerato, rigidità muscolare, torpore, sonnolenza e sudorazione;
  • Movimenti inusuali della lingua o del viso.

Effetti indesiderati molto comuni (almeno 1 paziente su 10)

  • Sonnolenza;
  • Aumento di peso;
  • Aumento dei livelli di prolattina nel sangue;
  • Capogiri e svenimenti (nelle prime fasi del trattamento).

Effetti indesiderati comuni (almeno 1 paziente su 100)

  • Irrequietezza;
  • Tremore;
  • Capogiri;
  • Aumento dell’appetito;
  • Discinesie (movimenti inusuali);
  • Secchezza della bocca;
  • Eruzioni cutanee;
  • Sensazione di debolezza e perdita di forza;
  • Dolori articolari;
  • Febbre;
  • Stitichezza;
  • Diminuzione della libido;
  • Disfunzione erettile negli uomini.

Effetti indesiderati non comuni (almeno 1 paziente su 1000)

  • Rigidità o spasmi muscolari;
  • Crisi epilettiche (nei pazienti con storia di epilessia);
  • Diabete o peggioramento della malattia;
  • Ipersensibilità;
  • Rallentamento del battito cardiaco;
  • Problemi di linguaggio;
  • Epistassi (sangue dal naso);
  • Alopecia;
  • Gonfiore addominale;
  • Sensibilità alla luce solare;
  • Problemi mestruali;
  • Perdita della memoria;
  • Incontinenza urinaria.

Effetti indesiderati rari (almeno 1 paziente su 10.000)

  • Alterazioni del ritmo del cuore;
  • Pancreatite;
  • Ittero;
  • Diminuzione della temperatura corporea;
  • Erezione dolorosa o prolungata;
  • Morte improvvisa inspiegata.

La sindrome da sospensione

Come abbiamo visto anche con altri farmaci psicotici come Quetiapina, la sospensione immediata di Olanzapina può avere degli effetti collaterali anche molto gravi. E’ quindi importante evitare di sospendere la terapia all’improvviso, anche se i sintomi sembrano scomparsi e ci si sente meglio. Come abbiamo già detto, questo psicofarmaco deve essere assunto per molto tempo e in diversi casi anche in modo continuativo per gran parte della vita. La sua azione è prolungata e se la terapia viene interrotta improvvisamente potrebbero verificarsi dei sintomi preoccupanti.


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I sintomi legati alla sindrome da sospensione del farmaco sono i seguenti:

  • Tremore;
  • Ansia;
  • Incapacità di dormire e insonnia;
  • Sudorazione;
  • Nausea;
  • Vomito.

Come consigliano tutti gli specialisti, questo farmaco deve essere interrotto in modo graduale e il paziente deve essere monitorato durante questa fase. 

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