Okitask: un antinfiammatorio che agisce in fretta

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22/09/2018

Okitask è un farmaco antinfiammatorio e antireumatico che, oltre ad essere molto pratico da assumere anche senza acqua, consente di avere un beneficio più rapido poichè l’assorbimento è di tipo sublinguale.

Da quando è uscita questa nuova formulazione di Oki molte persone si sono trovate spiazzate, non riuscendo a capire quali fossero le differenze tra il farmaco originale e Okitask. Come vedremo più avanti, effettivamente questi due farmaci non sono uguali e ci sono alcune differenze piuttosto importanti da sapere. Assumere Oki ed assumere Okitask quindi sono due cose diverse e vale la pena informarsi prima di prendere il farmaco sbagliato per il proprio tipo di disturbo.

Okitask: indicazioni terapeutiche

Oki task è un farmaco di automedicazione, che non richiede la ricetta medica per poter essere acquistato in farmacia (e già qui troviamo la prima differenza rispetto ad Oki). Tuttavia, è importante non abusarne e utilizzarlo seguendo le indicazioni terapeutiche.

Okitask viene impiegato per il trattamento di dolori di diversa origine: 

  • Mal di testa;
  • Nevralgie;
  • Mal di denti;
  • Dolori muscolari e osteoarticolari;
  • Dolori mestruali.

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Okitask: modi e tempi di somministrazione

Okitask è un medicinale di automedicazione, quindi è importantissimo seguire la posologia indicata nel foglietto illustrativo, per evitare sovradosaggi pericolosi:

  • Adulti e ragazzi con età superiore ai 15 anni: 1 bustina una volta al giorno, o fino ad un massimo di 3 volte al giorno in caso di dolori forti.

Okitask deve essere assunto a stomaco pieno quindi dopo i pasti e grazie alla sua particolare formulazione è molto pratico perchè questo medicinale può essere preso in qualsiasi momento. Non c’è nemmeno bisogno di acqua: basta versare il contenuto di una bustina direttamente sotto la lingua e attendere che il granulato venga assorbito.


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Bisogna ricordare che Oki task non deve essere assunto per un periodo di tempo eccessivamente prolungato: se dopo 1 settimana i sintomi non spariscono conviene rivolgersi al medico per trovare una terapia più adeguata.

Poichè Okitask contiene lo stesso principio attivo di Oki ma in quantitativi dimezzati, alcune persone per evitare di farsi fare la ricetta medica decidono di assumere 2 bustine insieme di questo medicinale, in modo da ottenere lo stesso effetto di Oki. Questo però andrebbe evitato: si tratta di un farmaco abbastanza forte e da non sottovalutare quindi conviene sempre attenersi alla posologia consigliata nel foglietto illustrativo.

Controindicazioni ed avvertenze

Okitask non deve essere assunto nei seguenti casi:

  • Pazienti con ipersensibilità al ketoprofene, ai FANS o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • Pazienti con ulcera gastrica o ulcera duodenale;
  • Pazienti con ulcera peptica o storia di ulcera peptica;
  • Pazienti con storia di emorragia intestinale, ulcerazione o perforazione in seguito a terapia con FANS;
  • Pazienti con leucopenia o piastrinopenia;
  • Pazienti con severa insufficienza renale, epatica o cardiaca;
  • Donne al terzo trimestre di gravidanza o in stato di allattamento;
  • Bambini e ragazzi di età inferiore ai 15 anni.

Interazione con altri farmaci

Okitask, come tutti gli altri medicinali, può avere delle interazioni con altre tipologie di farmaci: per questo motivo, qualora si stiano assumendo altre medicine o si stiano seguendo altre terapie è sempre consigliato prestare attenzione ed eventualmente consultare il proprio medico. In particolare, è consigliabile consultare il medico se si stanno assumendo i seguenti medicinali:

  • Sulfamidici (il loro effetto può risultare ridotto);
  • Corticosteroidi;
  • Diuretici o altri ipertensivi (Okitask può ridurne l’effetto);

Effetti collaterali indesiderati

Come tutti gli altri farmaci, naturalmente anche Okitask può avere degli effetti collaterali indesiderati, alcuni più comuni di altri e per la maggior parte di natura gastro-intestinale. Tali effetti collaterali possono essere ridotti assumendo il farmaco a stomaco pieno, come consigliato nella posologia.

Effetti indesiderati comuni (almeno 1 paziente su 100)

  • Disturbi gastrointestinali: nausea, dolore addominale, vomito, dispepsia;

Effetti indesiderati non comuni (almeno 1 paziente su 1.000)

  • Disturbi del sistema nervoso: vertigini, mal di testa, sonnolenza;
  • Disturbi gastrointestinali: gastrite, stipsi, diarrea, flatulenza;
  • Disturbi della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, prurito;
  • Disturbi sistemici: affaticamento, edema.

Effetti indesiderati rari (almeno 1 paziente su 10.000)

  • Disturbi del sistema emolinfopoietico: anemia emorragica;
  • Disturbi del sistema nervoso: parestesie;
  • Patologie dell’occhio: visione offuscata;
  • Patologie dell’orecchio e del labirinto: tinnito;
  • Patologie respiratorie: asma;
  • Patologie gastrointestinali: ulcera peptica, stomatite;
  • Patologie epatobiliari: epatite, aumento delle transaminasi, disturbi epatici;
  • Aumento di peso.


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Oki e Okitask: cosa cambia? Quali sono le differenze?

Kit-di-primo-soccorso-PRIME-con-120-articoli-termometro-digitale-soluzione-antisettica-soluzione-di-salina-fisiologica-pacchetto-freddo-instantaneo-coperta-di-emergenzaOki e Oki task sono fondamentalmente lo stesso identico prodotto, però tra queste due formulazioni ci sono delle differenze piuttosto importanti. Spesso ci viene chiesto cosa cambi tra Oki e Okitask, quindi abbiamo deciso di rispondere a questo quesito che tanto interessa alla gente. Questi due farmaci differiscono per 3 ragioni fondamentali: dosaggio, tempo di assorbimento e modalità di assorbimento.

Okitask ha un dosaggio dimezzato

Oki task può ancora essere acquistato senza ricetta medica, mentre per Oki è necessaria la prescrizione: perchè? Semplice: mentre il primo ha un dosaggio pari a 40 mg, il secondo ha esattamente il doppio del dosaggio. Un tempo anche Oki poteva essere acquistato senza prescrizione ma le persone tendevano ad abusare di questo farmaco quindi è stato deciso di renderlo un farmaco con ricetta obbligatoria. Okitask al contrario si può acquistare senza problemi, a patto però di rispettare la posologia. In sostanza, quindi, Okitask equivale a mezza bustina di Oki. 

Okitask agisce più in fretta

Grazie alla sua formulazione specifica, appositamente pensata per un assorbimento sublinguale, Okitask agisce molto più in fretta rispetto al farmaco classico. L’assorbimento sublinguale infatti permette al principio attivo di essere assimilato prima ed entrare quindi in circolo più velocemente rispetto ad un farmaco assunto per via orale.

Okitask si può prendere in qualsiasi momento

Assumere Okitask, proprio per via della sua modalità di assorbimento, è facilissimo e molto pratico: basta svuotare il contenuto di una bustina direttamente in bocca, senza necessità di acqua. La polvere infatti va messa sotto alla lingua, in modo da ottenere un efficacia più rapida del principio attivo. Può quindi essere considerato un medicinale da viaggio, perchè si può assumere ovunque ci si trovi e in qualsiasi situazione. Ricordiamo però che bisogna sempre avere lo stomaco pieno quindi occorre mangiare almeno un biscotto o un cracker.

Okitask in gravidanza: è sicuro o da evitare?

Come abbiamo visto, il farmaco è controindicato nelle donne che si trovano al terzo mese di gravidanza. Tuttavia, durante il periodo della gestazione i medicinali come Oki e simili andrebbero sempre evitati, indipendentemente dal mese. Sono infatti pericolosi sia per la madre che per il bambino, tanto che spesso il medico sconsiglia di assumerli anche in caso di sospetta gravidanza.

Okitask fa male? Facciamo chiarezza

Anche Okitask, come molti altri medicinali, è stato messo egli anni scorsi sul banco d’accusa perchè secondo alcuni risultava dannoso per l’organismo. Tutti gli antidolorifici e gli antinfiammatori potrebbero essere imputati di provocare problemi di varia natura, ma questo discorso vale solo nel caso in cui non sia rispettata la posologia indicata nel foglietto illustrativo. Tra gli effetti collaterali di Okitask troviamo il suo elevato tasso di epatotossicità, il che si traduce in una sola frase: Okitask farebbe male al fegato. Questo però avviene solamente se si abusa del medicinale e se si prolunga la terapia oltre i 15 giorni massimi raccomandati.

Riassumendo quindi non è corretto affermare che Okitask fa male, perchè di per sé questo medicinale non risulta dannoso o pericoloso per l’organismo. Sicuramente però un suo abuso potrebbe portare a condizioni cliniche preoccupanti ed è per questo che conviene sempre seguire attentamente le indicazioni ed evitare sovraddosaggi pericolosi.

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