Novalgina: un analgesico molto efficace. Tutto quello che c’è da sapere
Novalgina è un farmaco analgesico che appartiene alla famiglia dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) e ha una spiccata azione antidolorifica e antipiretica. Si tratta di un medicinale molto diffuso ma piuttosto forte, tanto che necessita della prescrizione medica per poter essere acquistato in farmacia. La Novalgina viene impiegata in diverse situazioni anche patologiche, ma è sempre bene prestare attenzione alle controindicazioni e agli effetti collaterali di questo farmaco.
Un paio di anni fa l’AIFA aveva annunciato il ritiro dal mercato italiano di alcuni lotti di questo farmaco. Questa notizia ha da subito scatenato preoccupazioni e molte persone hanno temuto che la Novalgina fosse cancerogena o comunque pericolosa. In realtà si trattava di lotti che avevano una scadenza differente da quella indicata sulla confezione e quindi per una questione di sicurezza dovevano essere ritirati.
Novalgina: indicazioni terapeutiche
Questo farmaco contiene il principio attivo Metamizolo Sodico, dotato di un’azione antidolorifica ed antipiretica. Viene impiegato quindi per il trattamento delle forme dolorose acute ma anche per la cura di alcune patologie più specifiche. Novalgina viene solitamente prescritta per il trattamento dei seguenti disturbi:
- Emicrania;
- Mal di denti;
- Dolori mestruali;
- Febbre;
- Rosolia;
- Varicella;
- Sinusite;
- Orecchioni;
- Tetano;
- Bronchite;
- Pancreatite.
Controindicazioni ed avvertenze
Novalgina è controindicata e quindi non può essere assunta nei seguenti casi:
- Pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel medicinale;
- Pazienti che hanno manifestato reazioni analifattiche o broncospasmo in seguito al trattamento con Paracetamolo, Diclofenac, Ibuprofene, Naprossene e simili;
- Pazienti che hanno manifestato agranulocitosi in seguito al trattamento con piranzoloni;
- Pazienti che presentano compromissione delle funzionalità del midollo osseo;
- Pazienti affetti da patologie del sistema emopoietico;
- Pazienti che presentano carenze di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi
- Pazienti affetti da porifiria epatica acuta;
- Donne in stato di gravidanza e di allattamento;
- Neonati di età inferiore ai 3 mesi (o peso corporeo inferiore ai 5 Kg).
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Interazione con altri farmaci
Novalgina, se assunta in concomitanza con altri medicinali, potrebbe entrare in interazione con il loro effetto o viceversa. Per questo motivo è sempre importante informare il medico o il farmacista qualora si stessero già assumendo altri farmaci (compresi quelli da banco). In modo particolare, è sconsigliato associare Novalgina ai seguenti medicinali:
- Ciclosporina;
- Metotressato;
- Acido acetilsalicilico;
- Bupropione.
In caso di dubbio, conviene sempre consultare il medico.
Posologia: modi e tempi di somministrazione
Come abbiamo già accennato, Novalgina è un farmaco che richiede la ricetta medica per poter essere acquistata. Sarà quindi il medico ad indicare la posologia corretta da seguire, sulla base del disturbo da trattare e delle condizioni cliniche del paziente. Nel foglietto illustrativo, in caso di dubbio, si possono trovare modi e tempi di somministrazione ed è importante non superare mai i dosaggi massimi giornalieri consentiti.
Novalgina gocce orali:
- Adulti e ragazzi sopra i 15 anni: 20-40 gocce fino a massimo 4 volte al giorno;
- Bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 ed i 14 anni: 10-15 gocce fino a massimo 4 volte al giorno;
- Neonati e bambini di età compresa tra i 4 mesi e i 4 anni: 2-6 gocce fino a massimo 4 volte al giorno.
Novalgina compresse 500 mg:
- Adulti e ragazzi sopra i 15 anni: 1-2 compresse fino a massimo 4 volte al giorno.
Novalgina supposte per adulti 1 g:
- Adulti e ragazzi sopra i 15 anni: 1 supposta fino a massimo 3 volte al giorno.
Novalgina supposte per bambini 300 mg:
- Bambini di età compresa tra i 4 ed i 14 anni: 1 supposta fino a massimo 3 volte al giorno.
Effetti collaterali indesiderati
Come la maggior parte dei medicinali, anche Novalgina può dare vita ad effetti collaterali indesiderati sebbene non tutti i pazienti li manifestino. Per ridurre al minimo le possibilità di comparsa di tali effetti collaterali è importante attenersi alla posologia consigliata dal medico ed evitare di superare i dosaggi massimi consentiti.
Gli effetti collaterali segnalati fino ad oggi sono i seguenti:
- Sindrome di Kounis;
- Patologie cardiache;
- Shock anafilattico e reazioni di ipersensibilità, che si manifestano con prurito, orticaria, arrossamento, gonfiore e in alcuni pazienti con attacchi d’asma;
- Sindrome di Steven Johnson;
- Sindrome di Lyell (chiamata anche necrolisi epidermica tossica);
- Anemia aplastica;
- Agranulocitosi e pancitopenia;
- Leucopenia;
- Trombocitopenia;
- Insufficienza renale acuta;
- Ipotensione temporanea.
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Novalgina in gravidanza: è pericolosa?
La Novalgina, come abbiamo visto, è controindicata in gravidanza e in particolare durante il primo e l’ultimo trimestre perchè potrebbe creare problematiche di varia natura sia alla madre che allo sviluppo del feto. Questo farmaco può essere prescritto durante il secondo trimestre di gravidanza ma solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio e se strettamente necessario. Durante la gestazione si dovrebbero ridurre drasticamente tutti i farmaci e in modo particolare i FANS.
Novalgina è controindicata anche durante l’allattamento al seno, perchè il principio attivo è in grado di passare attraverso il latte materno e quindi arriva anche al bambino. Se si è in cura con Novalgina quindi è necessario attendere 48 ore dall’ultima somministrazione per poter allattare al seno senza rischi per il neonato.
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