Morbillo: sintomi, contagio e vaccino

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08/04/2017

Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa, causata dal virus Paramyxovirus: prima che venisse introdotto il vaccino, era la patologia infettiva più diffusa nei bambini di età compresa tra i 3 ed i 9 anni. 

Il morbillo è una malattia con un elevatissimo tasso di contagiosità: circa il 90% dei bambini che entrano in contatto con pazienti affetti si ammala ed è per questo motivo che il vaccino è caldamente consigliato.

Cause e trasmissione del morbillo

Il morbillo è causato dal virus Paramyxovirus, che appartiene al genere Morbillivirus. Tale virus si trasmette con estrema facilità per via aerea e attraverso le secrezioni nasali: bisogna quindi entrare in contatto diretto con il malato per rischiare il contagio ed è per questo che il Ministero della Sanità raccomanda di tenere il bambino malato in isolamento per almeno 5 giorni.

Va però sottolineato che il periodo di incubazione va dai 9 ai 14 giorni e che il rischio di contagio è lungo, perchè inizia 4 giorni prima che il morbillo si manifesti e finisce solo con la scomparsa dei sintomi. Per questo motivo è caldamente consigliato il vaccino: un bambino malato può ancora non presentarne i sintomi ma allo stesso tempo può contagiare altri bambini con cui entra in contatto.

I sintomi del morbillo: come riconoscerlo?

Il primo sintomo che compare in caso di contagio sono le classiche macchie rosse sulla pelle: di solito non sono fastidiose come quelle della varicella e nella maggior parte dei casi non provocano nemmeno prurito. Inizialmente le macchie compaiono solo in una parte del corpo, ma entro 3 giorni si diffondono dappertutto.

Dopo la comparsa delle macchie, iniziano a comparire anche gli altri sintomi, ben più problematici e fastidiosi: febbre alta, tosse, congiuntivite e faringite (ma non sempre compaiono tutti insieme).


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Nei casi più gravi i sintomi possono essere ancora più aggressivi e provocare otite, laringite, diarrea, polmonite e complicazioni conseguenti.

Come si cura il morbillo?

Il morbillo è una malattia infettiva che non si può curare: deve fare il suo corso quindi basta avere pazienza e aspettare che il disturbo scompaia da solo. Solitamente, il morbillo dura dai 7 ai 12 giorni e l’unica cosa che si può fare dal punto di vista medico è curare i sintomi se questi si presentano in modo aggressivo. Vengono quindi generalmente somministrati degli antipiretici per la febbre e altri farmaci specifici in base alla sintomatologia specifica del paziente.

Morbillo: vaccino sì o vaccino no?

MorbilloNell’ultimo periodo si è assistito ad un’epidemia, che ha colpito la regione del Piemonte ma anche altre zone d’Italia e naturalmente ha riguardato in primo luogo i bambini. Il motivo di tale epidemia è da rintracciare in un problema che ancora oggi lascia molte persone nel dubbio: fare il vaccino contro il morbillo oppure no? 

Sono in molti a ritenere che i vaccini siano molto rischiosi e facciano peggio delle malattie varie, ma è davvero così? Cercando in rete si trovano notizie davvero pericolose perchè del tutto false: c’è chi sostiene addirittura che il morbillo non sia causato da un virus e diffonde una serie di informazioni assolutamente infondate.

Tra gli anni 50 e gli anni 70 in Italia sono morti di morbillo ben 5473 bambini: non stiamo parlando del medioevo ma di qualche decennio fa, il nostro Paese era già sviluppato, però non esisteva ancora il vaccino. Purtroppo molte persone credono che il morbillo sia una malattia priva di complicazioni e in molti casi è così; tuttavia non sono trascurabili tutti gli altri moltissimi casi di encefalite fulminante, polmonite e altre patologie che i bambini molto piccoli spesso non riescono a superare. 

Il morbillo nel 2017

Negli ultimi anni si sono diffuse delle credenze errate in merito ai vaccini, e sono tantissime le madri che scelgono di non vaccinare i propri figli, anche contro il morbillo. Sono piuttosto allarmanti però i dati del 2017: in soli 3 mesi i casi di morbillo in Italia sono più di 1.000, e quasi tutti non erano stati vaccinati. Di questi, quasi la metà è stata ricoverata in ospedale. Sottovalutare le complicazioni che il morbillo può avere, specialmente nei bambini piccoli, è un grande errore ed espone al rischio di contagio anche coloro che invece sono stati vaccinati. Il vaccino infatti, sebbene risulti molto efficacie nella maggior parte dei casi, non assicura una copertura al 100% e questo significa che anche un bambino vaccinato, se circondato da coetanei non vaccinati, potrebbe ammalarsi (anche se con meno probabilità).


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Il morbillo può ritornare?

Molte persone si chiedono se, una volta che è stato contratto il virus, si possa rimanere contagiati nuovamente. Fortunatamente, da questo punto di vista c’è una buona notizia: prendere il morbillo garantisce l’immunità futura quindi non c’è il pericolo di ammalarsi nuovamente. Se avete già avuto questa malattia ed il vostro bambino la contrae quindi, potete stare tranquilli perchè voi non vi ammalerete ma prestate attenzione piuttosto alle complicanze che potrebbero presentarsi nel vostro bambino.



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