Esame MOC: come vestirsi, come si fa, costo e tutte le info utili

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29/09/2020

La MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) è un esame utile per misurare la quantità di calcio presente nelle ossa e quindi per la diagnosi dell’osteoporosi.

Questa patologia infatti determina una progressiva demineralizzazione delle ossa e quindi un loro indebolimento, che può essere causa di fratture specialmente nella zona della colonna vertebrale, dell’anca e dei polsi.

Sono proprio queste le parti che generalmente vengono prese in esame con la MOC.

La  può essere effettuata oggi con diverse tecniche ma tra le più impiegate troviamo:

  • la MOC DEXA (che prevede l’utilizzo dei raggi-x)
  • la MOC QUS (basata invece sugli ultrasuoni).

In tutti i casi si tratta di un esame non invasivo e di breve durata, che non provoca dolore e che quindi non dovrebbe avere nessun tipo di ripercussione sulla salute del paziente.

MOC: a cosa serve e come si fa

Come abbiamo appena accennato, la MOC è un esame che permette di misurare la mineralizzazione delle ossa e quindi il loro stato. Viene effettuato per la diagnosi dell’osteoporosi ma sarebbe consigliabile sottoporsi a questo test indipendentemente dallo stato di salute. Raggiunta una certa età è normale che le ossa diventino più fragili e poichè l’osteoporosi può essere prevenuta o comunque il processo rallentato conviene controllare lo stato del tessuto osseo.

La MOC può essere effettuata in diversi modi perchè esistono varie tecniche per esaminare lo stato delle ossa e la loro mineralizzazione. Tra i più utilizzati però troviamo i seguenti:

  • La MOC DEXA è la più utilizzata negli ultimi anni e prevede l’impiego dei raggi x;
  • La MOC QUS risulta meno pericolosa perchè non prevede l’esposizione ai raggi ionizzanti e ha costi inferiori. E’ basata sull’utilizzo degli ultrasuoni.

MOC DEXA: la tecnica più innovativa

La MOC DEXA attualmente è la tecnica diagnostica più utilizzata nei pazienti anziani e prevede il passaggio di un fascio di raggi ionizzanti sopra alla colonna vertebrale ed il femore. Questo esame permette di valutare la massa ossea presente, espressa in g/cm2, ed è l’unico riconosciuto ufficialmente per la diagnosi dell’osteoporosi. Va però precisato che la DEXA, esponendo il paziente ai raggi ionizzanti, non può essere effettuata a scopi preventivi ma solo diagnostici. Se quindi non sono presenti fattori di rischio specifici, la MOC DEXA viene effettuata solitamente solo nei pazienti di età superiore ai 65 anni.


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MOC QUS: la tecnica ad ultrasuoni

La MOC QUS presenta alcuni vantaggi rispetto alla DEXA, ma come abbiamo visto quest’ultima è l’unica riconosciuta per la diagnosi dell’osteoporosi.

La QUS viene quindi effettuata generalmente solo per indagini preventive e per valutare lo stato delle ossa in condizioni considerate normali.

Non si tratta, in sostanza, di un esame valido per la diagnosi dell’osteoporosi anche perchè non è in grado di effettuare scansioni nei siti di riferimento ossia colonna vertebrale e femore. La QUS prevede l’invio di impulsi attraverso l’osso che viene preso in esame e ha dei costi inferiori rispetto alla DEXA.

MOC: quando farla? Età consigliata

La MOC è un esame che generalmente viene prescritto dal medico quando sussistono più fattori di rischio concomitanti che potrebbero causare l’insorgere dell’osteoporosi. Tali fattori di rischio sono i seguenti:

  • Età avanzata (i pazienti anziani sono maggiormente a rischio di patologie come l’osteoporosi quindi superata una certa soglia e in presenza di altri fattori viene spesso suggerito questo esame. L’età consigliata è 65 anni per le donne e 70 per gli uomini, ma solo se non sono presenti altri fattori di rischio);
  • Fattori ereditari (se in famiglia sono presenti altri casi di osteoporosi, il paziente potrebbe avere maggiori probabilità di soffrire di questa patologia);
  • Fratture in età avanzata;
  • Pazienti che hanno subito un trapianto di organi o di midollo osseo;
  • Pazienti con gravi carenze di vitamina D;
  • Pazienti la cui altezza si è ridotta di almeno 4 cm (potrebbe dipendere da una compressione della colonna vertebrale, dovuta all’osteoporosi);
  • Patologie che aumentano il rischio di osteoporosi (artrite reumatoide, diabete, Parkinson, AIDS, ecc.).

Esame MOC in farmacia: come funziona?

Diverse farmacie offrono la possibilità di effettuare l’esame, che in questo caso però non si può considerare affidabile per la diagnosi effettiva di osteoporosi.


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La MOC che viene effettuata nelle farmacie è infatti la QUS che come abbiamo visto sfrutta gli ultrasuoni ma non è in grado di indagare i siti di riferimento per la diagnosi della patologia (femore e colonna vertebrale). Può comunque essere utile a scopi preventivi, specialmente nelle persone che presentano diversi fattori di rischio.

Come vestirsi e costo dell’esame

Indipendentemente dalla tecnica utilizzata, la MOC è un esame molto semplice che non richiede alcune preparazione da parte del paziente.

Il costo varia a seconda della tecnica utilizzata: la QUS ha un prezzo inferiore rispetto alla DEXA ma come abbiamo già visto gli obiettivi di questi test sono differenti.

Il costo può variare da 50/60 euro per la QUS e può superare anche i 250 euro per la DEXA.



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