Lo zaino provoca la scoliosi?

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15/02/2021

Lo zaino mette a rischio la schiena dei più giovani, ma non è l’unico colpevole di eventuali disagi. Incidono anche postura e cattive abitudini, come l’uso massiccio di smartphone e tablet. I pareri degli esperti. 

zaino

Lo zaino che si usa per andare a scuola non provoca la scoliosi. Certo questo non significa che sia “amico” per la colonna vertebrale di bambini e adolescenti.

Vediamo come va inquadrata la situazione, sfatando luoghi comuni, con gli esperti dell’ASST Gaetano Pini – CTO di Milano.

Scoliosi e cifosi sono collegate allo zaino?

zaino bambini

Lo zaino non è l’unico “colpevole” dei mal di schiena dei più giovani su cui incidono postura e cattive abitudini, come l’uso prolungato di smartphone e tablet.

Lo sostiene il dott. Bernardo Misaggi, Direttore della UOC Ortopedia Traumatologia per le Patologie della Colonna Vertebrale dell’ASST Gaetano Pini-CTO. Ecco cosa spiega lo specialista:

“Quando i più piccoli lamentano dolori alla schiena genitori e insegnanti tendono a collegare questi disturbi alla scoliosi, ma questa patologia è quasi sempre asintomatica e di frequente è ereditaria. Spesso invece il dolore è sintomo semplicemente di vizi di portamento, contraddistinti da atteggiamenti posturali errati che incurvano la colonna vertebrale, ma che sono facilmente e totalmente correggibili e nulla hanno a che vedere con la scoliosi”.


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La scoliosi è una patologia che colpisce in special modo le ragazze durante l’adolescenza e provoca un’alterazione anatomica delle vertebre e delle altre strutture di sostegno del tronco.

Se non c’è un collegamento evidente tra insorgenza della scoliosi e zaino pesante, diverso è il discorso per la cifosi:

“L’atteggiamento cifotico che, invece, non comporta alterazioni patologiche della curvatura della schiena è favorito da abitudini sbagliate, per esempio scarsa o inadeguata attività fisica, posture scorrette a causa del tempo trascorso curvi sugli schermi degli smartphone, nonché proprio l’uso di zaini pesanti”.

La curvatura della schiena va tenuta sotto controllo perché se eccessiva può essere indice di ipercifosi:

“Questa deformità della colonna, che può insorgere già nell’infanzia ha una predilezione per i maschi, al contrario della scoliosi. La causa più comune è il morbo di Scheuermann a causa del quale le vertebre invece di crescere come dei rettangoli, diventano dei cunei, favorendo l’incurvamento in avanti. È bene intervenire precocemente perché l’ipercifosi che spesso vediamo negli anziani e che causa numerosi problemi, con la conseguente insorgenza di altre patologie, è spesso conseguenza di un dorso curvo non curato durante la gioventù”.

Combattere la sedentarietà

Cosa possono fare allora genitori e insegnanti per evitare e correggere i disturbi della colonna vertebrale?

– Controllare che i bambini assumano sempre una postura corretta.

– Sottoporli a una visita specialistica, soprattutto tra la quinta elementare e la prima media. La valutazione clinica del fisiatra è indispensabile per dirimere il dubbio tra una scoliosi vera e un atteggiamento scoliotico.

Spiega il dott. Lorenzo Panella, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’ASST Gaetano Pini-CTO:

“Il comune denominatore dell’intervento terapeutico è sempre l’esercizio. La sedentarietà è il nemico numero uno della colonna, soprattutto in uno scheletro che si sta formando. Va ricordato, inoltre, che la pubertà è il periodo a maggior rischio dove l’attività osteogenetica è sottoposta a stimolazioni importanti”.

La visita dallo specialista è consigliata soprattutto se il bambino conduce una vita sedentaria e pratica poca attività sportiva.


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Attenzione ad alcuni segni e sintomi che i più giovani possono manifestare e che meritano un approfondimento, per esempio: inarcare le spalle o oscillare in avanti, inclinare i piedi eccessivamente verso l’interno o verso l’esterno, schioccare la mandibola nell’aprire e nel chiudere la bocca, avere le vertigini, provare dolore ai bulbi oculari e avere disturbi all’udito.



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