Lexotan: un ansiolitico con poche controindicazioni
Lexotan è un leggero ansiolitico appartenente al gruppo delle benzodiazepine, molto diffuso e utilizzato per contrastare le forme di ansia, tensione e insicurezza, per favorire il sonno e per superare alcune paure non motivate. Si tratta di un farmaco molto diffuso, simile per certi versi al Xanax ma con meno effetti collaterali e quindi meno pericoloso di quest’ultimo. Tuttavia, come vedremo tra poco, anche il Lexotan richiede qualche accortezza: si tratta pur sempre di una benzodiazepina e in quanto tale rischia di provocare dipendenza o assuefazione.
Viene usato spesso per dormire, anche perché non comporta effetti collaterali notevoli e ha poche controindicazioni, tuttavia è necessario che venga prescritto da un medico, attenendosi alle dosi indicate. Lexotan è disponibile in compresse e in gocce, l’azione ha una durata che non supera le 24 ore, tuttavia, come tutte le benzodiazepine, l’uso dovrebbe essere limitato al momento in cui i sintomi si aggravano e impediscono di fare una vita normale. Purtroppo, a dispetto di quanto riportato sul bugiardino del medicinale, il Lexotan è un farmaco molto rischioso seppure indirettamente. Le benzodiazepine infatti provocano dipendenza e riuscire a disintossicarsi potrebbe risultare davvero molto difficile. Anche se quindi si può considerare il Lexotan piuttosto sicuro per gli scarsi effetti collaterali, dobbiamo ricordare che alcuni di tali effetti potrebbero costare la vita.
Lexotan: indicazioni terapeutiche
Il principio attivo di Lexotan è il bromazepan, la cui funzione principale è quella di curare i disturbi di tipo emotivo, gli stati di ansia e il senso di insicurezza che si manifesta senza una ragione particolare, associati magari a disturbi di carattere depressivo, agitazione, nervosismo, difficoltà di interazione e comunicazione e insonnia.
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Il farmaco è efficace anche nel trattamento di disturbi funzionali dell’apparato cardiocircolatorio, respiratorio e urinario, per combattere l’emicrania e la cefalea causate dalla tensione, e nei disturbi di origine psicosomatica, oltre che nell’insorgere di disagi e disturbi emotivi generati da patologie croniche.
Può essere inserito con successo anche nel trattamento dei disturbi di natura fobica e ossessiva e nelle turbe del comportamento in cui si manifestano irritabilità e tendenza all’aggressività. Lexotan svolge un effetto decontratturante, può essere utile per trattare gli stati spastici della muscolatura, ed è efficace nel trattamento dell’alcolismo cronico.
Modalità di utilizzo e posologia
Il Lexotan è un medicinale che richiede la ricetta medica per poter essere acquistato in farmacia. Sarà quindi lo specialista ad indicare la posologia da seguire, sulla base della storia clinica del paziente e della gravità del disturbo da trattare.
Le dosi di Lexotan vengono stabilite in relazione alle casistiche e ai sintomi, in genere si parte da un milligrammo e mezzo a tre milligrammi (pari quindi a una o due compresse da un milligrammo e mezzo o una compressa da tre milligrammi) per due / tre volte al giorno, o in alternativa dalle 15 alle 30 gocce, sempre per due / tre volte al giorno.
Considerando comunque che il farmaco determina una risposta diversa in ogni paziente, è necessario attenersi alla posologia indicata dal medico di fiducia, che valuterà le successive variazioni, personalizzandole in conseguenza dei risultati ottenuti. Anche nel caso di pazienti anziani, le dosi di partenza della terapia vengono indicate dal medico, che provvederà a diminuirle basandosi sulle condizioni del soggetto, sui risultati ottenuti e sugli eventuali effetti collaterali.
In ogni caso, sarebbe opportuno che la terapia perdurasse per il minor tempo possibile, e che il paziente fosse seguito con periodiche visite di controllo e rivalutazione, evitando i trattamenti troppo prolungati: indicativamente, si consiglia di non superare le 10 / 12 settimane di terapia, compreso il periodo di diminuzione graduale della dose prima di sospendere la cura. In alcune situazioni più serie potrebbe rendersi necessario un prolungamento della terapia, ovviamente sempre sotto stretta osservazione del medico.
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Effetti collaterali indesiderati
Il farmaco causa spesso un senso di sonnolenza e di affaticamento, che può determinare una riduzione dei riflessi e dell’attenzione, un abbassamento del tono muscolare, un lieve stato confusionale e disturbi della vista.
Si tratta di fenomeni transitori, che si manifestano nei primi giorni per poi attenuarsi fino a scomparire nelle successive somministrazioni, si raccomanda comunque di prestare attenzione nel mettersi alla guida di un veicolo e nell’utilizzare macchine e attrezzature complicate. In alcuni casi potrebbero verificarsi disturbi gastrointestinali, reazioni epidermiche e calo della libido, nei dosaggi più elevati si è manifestata talvolta una lieve amnesia, associata o meno a disturbi del comportamento.
Le benzodiazepine a volte tendono a smascherare fenomeni depressivi preesistenti, e ad indurre reazioni anomale come aggressività, psicosi, allucinazioni e incubi, anche di grave entità, soprattutto nei pazienti più anziani e nei bambini, e possono provocare dipendenza, con il verificarsi di una sintomatologia da astinenza al termine della cura. Pur trattandosi di casi specifici, poiché generalmente il farmaco viene tollerato bene e porta ad ottimi risultati, è comunque sempre opportuno evitare di guidare e di svolgere operazioni pericolose, e di riferire subito al medico curante qualsiasi effetto riscontrato nel corso del trattamento.
Interazioni con altri farmaci
Prima di tutto, è rigorosamente vietato consumare alcolici duranti la terapia con Lexotan, poiché l’alcol tende ad amplificarne gli effetti, soprattutto il senso di sonnolenza, compromettendo gravemente qualsiasi attività.
Lexotan non deve essere associato con farmaci ad azione deprimente del sistema nervoso centrale, antipsicotici, antistaminici sedativi, antiepilettici, analgesici con effetto narcotizzante, antidepressivi, sedativi e ipnotici in genere, poiché in alcuni casi potrebbe verificarsi l’accrescimento dei disturbi depressivi e in altri un senso eccessivo di euforia. Sono da evitare anche i farmaci che inibiscono gli enzimi epatici, mentre la cimetidina prolunga il tempo di eliminazione del bromazepan.
Controindicazioni ed avvertenze
Oltre all’eventuale ipersensibilità nei confronti delle benzodiazepine, del principio attivo o degli eccipienti, Lexotan è controindicato nel caso di miastenia gravis e di insufficienza epatica, inoltre, nei soggetti predisposti, può provocare insufficienza respiratoria e apnea notturna. In gravidanza, o almeno nei primi tre mesi, e durante l’allattamento al seno è sconsigliato: sarà il medico a valutare la necessità di assumere il farmaco o di ricorrere a terapie alternative.
Lexotan: l’inchiesta delle Iene
Il noto programma televisivo Le Iene ha divulgato l’anno scorso una video-inchiesta proprio sugli effetti di questo medicinale (e in generale delle benzodiazepine). Dopo la morte del cantante dei Sound Garden Cris Cornell, che si è suicidato nella sua stanza d’albergo, la moglie ha dichiarato che alla base di tutto c’erano gli psicofarmaci che assumeva. Tra questi, naturalmente, troviamo anche il Lexotan. Le Iene hanno intervistato esperti e medici per capire quale sia effettivamente il grado di pericolosità di questo medicinale e ciò che è emerso è piuttosto allarmante. Le persone costrette a ricoverarsi per disintossicarsi dal Lexotan sono moltissime: questo farmaco crea dipendenza e assuefazione. In sostanza quindi il paziente è spinto ad assumerne sempre di più e non sempre è seguito come dovrebbe da un professionista. Alcuni ex dipendenti da Lexotan hanno dichiarato che riuscire a “ripulirsi” da questo psicofarmaco è più difficile che disintossicarsi da altre droghe. Si tratta di un processo che deve essere graduale ma che porta a momenti di sofferenza non indifferenti.
Se a questo aggiungiamo il fatto che il Lexotan (come tutti gli psicofarmaci) può spingere a comportamenti autolesionisti e addirittura suicidi, allora ci rendiamo conto della sua pericolosità. Ecco il video de Le Iene, con le interviste non solo ai pazienti ma anche ai medici:
Che sia Lexotan, Xanax, o qualsiasi altro psicofarmaco contenente benzodiazepine quindi bisogna sempre prestare una particolare attenzione. E’ un farmaco molto diffuso, sicuramente, ma può avere degli effetti sul lungo periodo davvero devastanti.