Leucociti alti, le cause e le conseguenze

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02/10/2017

I leucociti, meglio conosciuti comunemente come globuli bianchi, sono elementi fondamentali del sistema immunitario, la cui funzione è quella di difendere l’organismo da infezioni batteriche, virus, parassiti e altre minacce provenienti dall’esterno.

I leucociti vengono prodotti dal midollo osseo e sono presenti non solo nel sangue ma anche nei canali linfatici e in tutto l’organismo. Le cellule leucocitarie sono suddivise in cinque tipologie differenti, neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti e monociti, e tramite una semplice analisi del sangue è possibile valutarne le quantità, e diagnosticare di conseguenza eventuali patologie, disturbi e disfunzioni.

Quando la quantità di leucociti è troppo elevata

Un valore troppo elevato di leucociti viene definito con il nome di leucocitosi, e in genere indica un’abnorme attività del sistema immunitario nei confronti di un’infezione in corso o di una minaccia esterna: una malattia virale, un’infezione batterica, la presenza di funghi e parassiti, un’emorragia, o talvolta anche l’assunzione di alcuni farmaci.

In casi più rari l’anomalia è dovuta a malattie proprie del midollo osseo, che provocano un’esagerata produzione di cellule, molto spesso si tratta invece di cause transitorie, a volte non patologiche. Indicativamente, i valori normali di leucociti sono compresi tra 4300 e 10000 unità per ogni microlitro di sangue: valori sopra a questi vengono considerati come leucocitosi, e valutati di conseguenza.

leucociti alti, globuli bianchi alti

I diversi tipi di leucocitosi

Al sovrannumero dei cinque diversi tipi di leucociti si legano cause diverse. Di solito, l’eccesso di neutrofili indica la presenza di infezioni batteriche acute, processi infiammatori necrotici, ustioni, appendicite e infarto cardiaco. Un eccesso di eosinofili può riferirsi ad una reazione allergica come asma, febbre da fieno e allergia nei confronti dei farmaci, ad alcune forme di tumore, come il linfoma, e di malattie autoimmuni, tra cui lupus e dermatiti.


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I basofili in eccesso sono piuttosto rari e spesso dovuti a leucemia. I monociti in sovrannumero sono indice di infezioni croniche e virali, come tubercolosi, miocardite, sifilide e malaria, infiammazioni intestinali come la colite ulcerosa e alcune malattie autoimmuni, tra cui l’artrite reumatoide. L’eccesso di linfociti indica infezioni virali, come epatiti e mononucleosi, infezioni batteriche croniche come la tubercolosi, a volte anche la toxoplasmosi oltre a diverse forme di neoplasie del sangue.

Le cause più comuni della leucocitosi

Molto spesso però le cause di un’alterazione leucocitaria sono meno inquietanti: talvolta si tratta semplicemente di un malanno di stagione, di una malattia dell’infanzia come morbillo o pertosse, di un recente intervento di rimozione della milza, o di cause non patologiche, come lo stress, il fumo, la gravidanza, l’assunzione di alcuni farmaci, l’esercizio fisico intenso. Sarà comunque il medico ad intepretare l’alterazione, a valutare l’eventuale necessità di una terapia idonea, o a prescrivere ulteriori accertamenti.

Il trattamento farmacologico della leucocitosi

Non è detto che la leucocitosi richieda una terapia farmacologica, a volte si tratta di un normale meccanismo di autodifesa o di una situazione temporanea dovuta a un periodo particolare, e si risolve autonomamente. Ovviamente, quando la causa è patologica, anche se non grave, diviene necessario prendere provvedimenti adeguati e, dopo averla determinata con precisione, il medico provvederà a indirizzare il paziente verso il trattamento più adatto.

leucociti alti, globuli bianchi alti

Nel caso in cui la leucocitosi fosse dovuta ad una terapia farmacologica in corso, l’anomalia si risolverà da sé con la sospensione del farmaco: sarà il medico a stabilire se non sia il caso di interrompere la cura ed eventualmente sostituire il prodotto utilizzato con un altro che non comporti questo effetto. In altri casi potrebbe essere necessaria un’infusione per endovena di elettroliti per reidratare l’organismo e ristabilire i valori normali.


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I prodotti farmaceutici più utilizzati

In relazione alla causa che ha scatenato la leucocitosi, i farmaci che il medico o lo specialista potrebbe prescrivere sono antibiotici nel caso di infezioni batteriche, corticosteroidi per contrastare i processi infiammatori, antiacidi per contrastare l’eccesso di acidità presente nelle urine, cicli di chemioterapia per arrestare lo sviluppo di tumori e metastasi. In caso di patologie complesse, come le forme leucemiche, potrebbe essere necessario sottoporsi a trasfusioni di sangue e trapianti di midollo osseo.

Smettere di fumare

Il fumo incide molto sulle alterazioni dei valori ematici, per ristabilire una formula leucocitaria corretta si consiglia quindi di smettere. In caso di difficoltà, è bene parlarne con il proprio medico, che provvederà eventualmente a prescrivere un farmaco in grado di aiutare a perdere la dipendenza dal fumo.

Corticosteroidi e antiacidi

Se l’eccesso di leucociti è particolarmente rilevante, la terapia con cortisone e altri farmaci corticosteroidi diviene particolarmente importante ed efficace per ristabilire i valori corretti, attenendosi ovviamente alle dosi e alle indicazioni del medico. Gli antiacidi non provocano direttamente la diminuzione dei globuli bianchi in eccesso, bensì contrastano i problemi che talvolta insorgono durante le terapie atte a correggere la leucocitosi.

Numerosi farmaci provocano infatti un aumento dell’acidità delle urine, e gli antiacidi intervengono per contrastare questo problema: di solito vengono utilizzati farmaci a base di sodio bicarbonato, sodio citrato e sodio potassio, idrossido di alluminio e idrossido di magnesio, si tratta di normali prodotti che contrastano anche l’acidità di stomaco, da assumere seguendo le indicazioni del proprio medico.



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