Legionella: cos’è, sintomi, contagio e terapia
La legionella è un batterio appartenente al genere gram-negativo del quale sono state identificate oltre 50 specie differenti. Tra quelle più pericolose e potenzialmente letali per l’uomo troviamo la legionella pneumophila, responsabile della cosiddetta legionellosi o malattia dei legionari. Solitamente, quando si parla di legionella ci si riferisce proprio a questa infezione, che se non trattata tempestivamente potrebbe risultare molto rischiosa ed estendersi anche ad altri organi oltre i polmoni. Nei pazienti immunodepressi questa patologia può portare alla morte: anche se negli ultimi anni sono stati messi a punto dei farmaci antibiotici efficaci, questi batteri sono molto resistenti e possono provocare diversi danni agli organi interni.
Legionella: cause e fattori di rischio
La legionellosi è una patologia che come abbiamo accennato è provocata da un batterio gram-negativo, chiamato appunto legionella pneumophila. L’habitat ideale di tale batterio è l’acqua: lo si può trovare nei fiumi, nei laghi ma anche negli impianti di irrigazione, nelle tubature dei piccoli centri abitati e via dicendo. In natura le concentrazioni sono talmente limitate da risultare piuttosto sicure, ma la legionella tende a proliferare in modo particolare nei serbatoi artificiali. Può colonizzare quindi impianti di distribuzione dell’acqua potabile, sistemi di irrigazione e di climatizzazione. La si può trovare in grandi quantità in qualsiasi ambiente ricco di acqua, ma come vedremo il contagio deve trovare delle condizioni favorevoli.
La comunità scientifica ha rilevato che alcuni pazienti sono esposti al pericolo di contagio più di altri. I fattori di rischio più comuni sono i seguenti:
Leggi anche: Legionella contagio sintomi terapia e rimedi
- Pazienti affetti da malattie respiratorie croniche;
- Pazienti anziani;
- Pazienti che sono stati sottoposti ad intervento chirurgico o ad ospedalizzazione;
- Pazienti immunodepressi (affetti da HIV o altre patologie del sistema immunitario);
- Fumatori e alcolisti.
Legionella: contagio e trasmissione
Il contagio della legionella non può avvenire tra una persona ed un’altra, quindi entrare in contatto con un paziente affetto da legionellosi non espone in alcun modo al rischio di contrarre questa infezione. La malattia dei legionari si prende attraverso la respirazione di goccioline contenenti questo batterio oppure attraverso l’instillazione diretta nei polmoni, che può avvenire involontariamente durante un intervento chirurgico. Quest’ultima è un’eventualità piuttosto rara.
Come abbiamo accennato, difficilmente la legionellosi si contrae entrando in contatto con acqua presente in natura. Nella maggior parte dei casi i focolai sono da rintracciare in piscine, vasche idromassaggio, serbatoi di navi da crociera, tubature di alberghi e ospedali o impianti di condizionamento.
I sintomi della legionellosi: come riconoscerla
Riconoscere i sintomi della legionellosi non è sempre facile, perchè le manifestazioni sono tipiche anche di altre patologie. In caso di dubbio però conviene sempre rivolgersi con tempestività al proprio medico, perchè come abbiamo già sottolineato la legionellosi non è una patologia da sottovalutare e potrebbe portare anche al decesso.
Il periodo di incubazione va generalmente da 2 a 10 giorni, ma in alcuni casi può protrarsi anche più a lungo, rendendo ulteriormente difficile la diagnosi e il riconoscimento dei sintomi associati all’infezione. Le manifestazioni possono variare a seconda dei pazienti, ma generalmente questi sono i sintomi tipici:
- Tosse piuttosto leggera, con scarsa produzione di catarro;
- Respiro affannoso;
- Febbre, anche molto elevata;
- Sensazione di malessere e di stanchezza;
- Inappetenza o calo dell’appetito;
- Mal di testa.
A questi sintomi generali e quasi sempre presenti se ne possono associare altri, che colpiscono nello specifico altri organi ma non è detto che interessino tutti i pazienti affetti da legionellosi:
- Dolori addominali, nausea, vomito e diarrea;
- Letargia;
- Stato confusionale.
Complicanze e pericoli della legionellosi
L’infezione da legionella può estendersi anche al di fuori dei polmoni e colpire quindi altri organi, provocando una serie di complicazioni anche molto gravi e pericolose. Per questo motivo è fondamentale intervenire tempestivamente, perchè più tempo il batterio rimane nel nostro corpo e più rischia di fare danni.
In alcuni casi, la legionella può raggiungere il cuore e provocare miocardite e pericardite, ma sono stati segnalati anche casi di infezione ai linfonodi, ai reni, al fegato e alla milza.
Nei pazienti immunodepressi la legionella può diventare davvero molto pericolosa e portare ad un’elevata probabilità di mortalità.
Terapia e prevenzione
Per il trattamento della legionellosi bisogna ricorrere ad una terapia antibiotica specifica, a base di chinoloni e macrolidi. Come abbiamo già detto (ma vale la pena ribadirlo) la legionella se non viene trattata può condurre il paziente alla morte e questo non vale solamente per coloro che soffrono di immunodepressione. Una persona sana che sceglie di non trattare questo disturbo e non si sottopone alla terapia antibiotica ha un 30% di probabilità di morire. Con la legionella quindi non si scherza, e intervenire con rapidità è fondamentale per evitare ripercussioni e rischi anche molto seri.
Per quanto riguarda la prevenzione, non ci sono molti comportamenti che possiamo mettere in atto per metterci al sicuro da questo batterio. E’ stato però accertato che i fumatori corrono un rischio maggiore di essere contagiati quindi questo potrebbe essere un altro buon motivo per smettere di fumare!