Lassativi: la guida completa. Tipologie, effetti e controindicazioni
I lassativi sono farmaci o prodotti naturali che hanno l’obiettivo di facilitare l’evacuazione e vengono prescritti in caso di stitichezza occasionale o cronica. Al giorno d’oggi i purganti sono largamente utilizzati: ci sono addirittura persone che assumono lassativi per dimagrire, ignare del fatto che questo farmaci non si possono prendere come se fossero caramelle. I purganti infatti possono avere importanti effetti collaterali e in alcuni casi sono anche controindicati, quindi anche se non necessitano di ricetta medica per essere acquistati non significa che se ne possa abusare.
Alla grande famiglia dei lassativi appartengono farmaci e prodotti con differenti meccanismi d’azione: da quelli più potenti a quelli invece più blandi, è sempre importante assumere il medicinale corretto e prestare attenzione alle controindicazioni. Oggi faremo una panoramica dei purganti presenti sul mercato e vedremo quali sono più indicati nelle diverse situazioni.
Tipologie di lassativi e controindicazioni
I lassativi si dividono fondamentalmente in 4 tipologie, differenti sia per quanto riguarda il meccanismo d’azione che per controindicazioni ed effetti collaterali. Prima di assumere quindi un qualsiasi purgante conviene sempre informarsi e capire quale sia il più indicato.
1) Lassativi di massa (fibre)
I lassativi di massa sono quelli ritenuti in assoluto più sicuri e infatti il medico prescrive generalmente questo tipo di purganti prima di passare a soluzioni più potenti e con maggiori effetti collaterali. I lassativi di massa aumentano il volume delle feci e contengono diverse fibre alimentari indigeribili come l’agar agar, la crusca, i semi di lino, la gomma di guar. Sul mercato esistono anche lassativi di massa a base di carbossimetilcellulosa o semplicemente cellulosa. L’effetto di questi purganti si nota solitamente entro 14 – 72 ore quindi non è molto rapido, ma come abbiamo detto stiamo parlando dei prodotti più sicuri quindi vale la pena provare con questi prima di passare a soluzioni più potenti. E’ bene precisare che i lassativi di massa devono essere assunti insieme a grandi quantità di acqua, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione e arrivare anche al blocco intestinale.
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I lassativi di massa sono controindicati nei seguenti casi:
- Pazienti affetti da ischemia cronica;
- Pazienti affetti da endometriosi;
- Pazienti affetti da stenosi esofagee o gastrointestinali;
- Pazienti affetti da ernia;
- Pazienti affetti da neoplasie dell’utero o delle ovaie.
2) Lassativi emollienti (glicerina)
I lassativi emollienti hanno l’obiettivo di ammorbidire e lubrificare le feci, rendendo più semplice la discesa lungo il retto e quindi l’espulsione. I più noti sono l’olio di vaselina e la glicerina e anche in questo caso parliamo di prodotti piuttosto sicuro, seppur non privi di controindicazioni. Le supposte di glicerina, da prendere per via rettale, sono sicuramente le meno problematiche dal punto di vista degli effetti collaterali anche se un abuso è sempre sconsigliato perchè potrebbe peggiorare la stitichezza e renderla cronica. Maggior attenzione invece bisogna porre con i purganti come l’olio di vaselina, da assumere per via orale. Un abuso infatti potrebbe provocare un restringimento dell’ano o un’incontinenza rettale.
3) Lassativi stimolanti (o irritanti)
I lassativi stimolanti o irritanti agiscono aumentando la motilità intestinale e quindi favorendo di conseguenza l’espulsione delle feci. A questa famiglia appartiene l’olio di ricino, ma anche il Dulcolax e il Guttalax e si tratta dei purganti più potenti e pericolosi per quanto riguarda controindicazioni ed effetti collaterali. Il meccanismo d’azione di questi farmaci è piuttosto semplice: aumentano infatti le contrazioni coliche e di conseguenza favoriscono l’espulsione delle feci. Bisogna però stare molto attenti ad assumere questi purganti perchè sono potenti e se presi in eccessive quantità provocano diarrea, dolori addominali e altri disturbi non trascurabili. Il loro effetto è piuttosto rapido: agiscono entro 6 – 12 ore e possono essere accompagnati da diversi effetti collaterali. I purganti stimolanti sono controindicati in gravidanza.
4) Lassativi osmotici
I lassativi osmotici infine trattengono acqua nel colon e così facendo ammorbidiscono le feci rendendole più facili da espellere. Appartengono a questa tipologia i sali di magnesio (come la Magnesia San Pellegrino), il tamarindo, il lattulosio e il sorbitolo. Questi purganti sono piuttosto sicuri e vengono spesso prescritti dal medico, specialmente se si ipotizza una fecaloma. Tuttavia, anche in questo caso è sempre bene prestare attenzione ed evitare sovraddosaggi perchè un abuso può portare ad effetti collaterali molto spiacevoli.
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I lassativi osmotici sono controindicati nei seguenti casi:
- Pazienti affetti da patologie renali;
- Bambini;
- Anziani.
Alternative valide ai lassativi: alimentazione
Prima di assumere un qualsiasi tipo di lassativo sarebbe importante provare a migliorare il proprio stile di vita perchè spesso la stitichezza si riesce a superare senza prendere alcun farmaco specifico. La cosa migliore da fare è modificare la dieta, inserendo maggiori quantità di fibre e bevendo molta acqua durante la giornata. Anche l’attività fisica può essere utilissima per facilitare il transito intestinale. Inoltre, coloro che soffrono di stitichezza cronica possono provare a superare il problema evitando di trattenere le feci e cercando quindi di rispondere allo stimolo immediatamente quando si presenta.