Labirintite: che cos’è, come si riconoscere e qual è la diagnosi
La labirintite è una malattia infiammatoria che interessa il labirinto, ovvero l’insieme delle formazioni che costituiscono l’orecchio interno e che hanno l’importante compito di dare alla persona il senso dell’equilibrio.
La labirintite infatti si manifesta principalmente con una condizione vertiginosa. Questa patologia non è grave e non compromette la sopravvivenza del soggetto, ma è davvero molto fastidiosa. In casi gravi essa può arrivare a rendere difficile lo svolgimento delle attività quotidiane, perfino quelle più semplici. Anche se l’evenienza è abbastanza rara, essa può causare in casi estremi una sordità permanente. Con la vertigine parossistica posizionale benigna, quella della deiscenza del canale superiore e la cosiddetta sindrome di Ménière costituisce la causa della vertigine periferica. La malattia può interessare sia grandi che bambini. Le forme della malattie sono diverse: virale, purulenta, sierosa.
Cause della malattia
In base alla causa della malattia, si definiscono diverse tipologie di labirintite. Esse possono essere:
- infezione da virus: la forma più frequente. I virus identificati come maggiormente responsabili sono quello della varicella, del morbillo, il virus dell’influenza, quello della rosolia, dell’herpes simplex, l’adenovirus, quello sinciziale respiratorio, quello della parainfluenza, il citomegalovirus, il coxsackievirus.
- infezione batterica: che coinvolge pneumococchi, streptococchi del gruppo A e solo di rado Klebsiella e Escherichia coli.
- reazione allergica a qualche farmaco o sostanza, rara
- labirintite da stress estremo, raro e si manifesta di solito come episodica.
Fattori di rischio
Alcune condizioni possono essere fattori di rischio. In particolare la malattia si manifesta in soggetti che hanno 30-60 anni e di rado nei bambini. La versione purulenta, connessa alla meningite, invece è più diffusa fra i bambini sotto ai 2 anni, se è presente una otite media acuta o un colesteatoma, non curati. Anche la versione sierosa interessa i pazienti di età pediatrica, a seguito di un otite media. Fattori di rischio più incerti sono lo stress, il fumo, le affezioni virali, le allergie, l’affaticamento, l’abuso di alcolici.
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La labirintite, ovvero otite interna o neurite vestibolare, è un’infiammazione dell’orecchio interno, precisamente di una zona chiamata labirinto, che risulta in un danneggiamento del sistema vestibolare.
I sintomi
I principali sintomi sono i seguenti:
- La sensazione di vertigine, causata da uno scorretto funzionamento del sistema vestibolare. Questo sistema è costituito da gruppi di cellule sensibili alle accelerazioni lineari ed angolari ed in caso di labirintite trasmette al cervello informazioni errate, causando grave sensazione di vertigine, nausea, malessere generalizzato, mal di testa, vomito, disturbi dell’equilibrio etc
- La grave instabilità che, in fase acuta, non consente nemmeno la stazione eretta e costringe alla permanenza a letto per un periodo di alcuni giorni.
- La manifestazione degli acufeni, fischi costanti e fastidiosi che si possono udire in momenti alternati, nelle fasi iniziali della malattia, oppure di continuo, nella sua fase cronica.
- Il peggioramento dell’udito può essere uno dei sintomi della labirintite
- L’ansia cronica è un effetto collaterale e può produrre una varietà di effetti, dai tremori alle palpitazioni all’attacco di panico e la depressione. L’ansia è spesso uno dei sintomi iniziali.
Labirintite acuta o cronica?
- Si manifesta in maniera improvvisa su un lato del sistema vestibolare. Si distingue ulteriormente in acuta sierosa, caratterizzata da ipoacusia, nistagmo, nausea, vomito, vertigini e acuta purulenta, con vertigini, turbe dell’equilibrio, nausea e sordità. Al contrario di quella sierosa, la labirintite acuta purulenta può causare danni permanenti come ad esempio insufficienze uditive ed irreversibili difetti dell’equilibrio.
- La cronica si manifesta con sintomi meno gravi, vertigini, nausea, vomito e malessere generale. Questo tipo di labirintite normalmente si risolve circa tre o quattro settimane dopo la lesione iniziale e senza conseguenze per il paziente
Diagnosi e cura
La diagnosi viene fatta nel corso di una visita otorinolaringoiatrica, durante la quale vengono prescritti gli esami da effettuare per accertare la condizione.
Anche se spesso viene utilizzato in maniera impropria per indicare una qualsiasi insorgenza acuta di vertigini, il termine indica propriamente un meccanismo di tipo infiammatorio e quindi nella stragrande maggioranza dei casi di semplici vertigini acute è improprio parlare di labirintite.
La terapia mira alla cura dello stato vertiginoso in fase acuta mediante farmaci antiemetici ed, eventualmente, sedativi. In fase acuta di una vera labirintite è spesso necessario il ricovero a causa della gravità invalidante delle vertigini.
Successivamente alla labirintite non è necessaria alcuna terapia, tranne nel caso in cui il compenso vestibolare tardasse a ripristinare l’equilibrio.
I patogeni ed i fattori di rischio
La labirintite è spesso causata da un virus, più raramente da un batterio, e può comparire in seguito ad un’infezione delle vie respiratorie superiori.