Jelqing: come allungare gli “organi” maschili

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24/07/2021

Famoso ormai da diversi anni, il jelqing è un particolare tipo di massaggio che consente di allungare il fallo, aumentandone in alcuni casi anche lo spessore.

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Parliamo di una pratica in voga da parecchio tempo ma che solo negli ultimi anni ha conosciuto una diffusione massiccia, grazie anche all’utilizzo del web e dei video tutorial che si possono trovare sui vari siti internet.

Scientificamente parlando, l’efficacia del jelqing non ha ancora trovato un riscontro effettivo, forse anche perché si tratta di una pratica fai da te che può avere dei risvolti pericolosi. Il massaggio di per sè non comporta alcun rischio, ma come vedremo tra poco gli esercizi di jelqing, se non vengono effettuati nel modo corretto, possono provocare una serie di ripercussioni sicuramente da non trascurare.

Chi vuole provare ad allungare il proprio pene in modo naturale e senza ricorrere ad attrezzi o integratori particolari può quindi farlo ma è importante che si informi, in modo da effettuare gli esercizi correttamente.

Jelqing: cos’è e come funziona

Il jelqing è un particolare tipo di massaggio che prevede la sollecitazione del fallo per una serie ripetuta di volte. Per riuscire ad ottenere dei benefici effettivi da questa pratica bisogna eseguirla con una certa costanza e soprattutto nel modo corretto. Alla base del jelqing c’è il principio secondo il quale provocando una maggior pressione interna e delle micro lesioni nel pene, questo dovrebbe aumentare nelle sue dimensioni e quindi sia in larghezza che in lunghezza.


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Come abbiamo accennato, ad oggi non esistono degli studi scientifici che attestino la validità di tale pratica. Tuttavia, basta leggere i forum ed i commenti di molte persone che ci hanno provato per comprendere che questi esercizi effettivamente sembrano funzionare.

Jelqing: potenziali rischi della pratica

In linea teorica, il jelqing non dovrebbe essere rischioso. Le micro fratture che vengono provocate nel pene infatti dovrebbero ripararsi da sole nel corso della notte non portando alcun tipo di ripercussione. Tuttavia, non sono pochi gli uomini che praticando il jelqing hanno dovuto affrontare conseguenze poco piacevoli e nella maggior parte dei casi la causa era una mancata attenzione nell’effettuare gli esercizi.

Se il jelqing viene praticato nel modo scorretto, i potenziali rischi sono diversi:

  • Formazione di ematomi sul pene;
  • Edemi e gonfiore con infiammazione del prepuzio;
  • Lesioni nervose;
  • Fimosi e parafimosi;
  • Lesioni uretrali;
  • Malattia di La Peyronie.

Jelqing: gli esercizi da fare nel dettaglio

Adesso che abbiamo chiarito le cose in merito ai potenziali rischi di questa pratica, vediamo più nel dettaglio come funziona il jelqing e quali sono nel concreto gli esercizi da fare per allungare il fallo naturalmente. E’ però doveroso fare una premessa: solo seguendo passo passo ogni procedimento si evitano i rischi più grossi, quindi vale la pena seguire le indicazioni con attenzione.

Il riscaldamento iniziale

Prima di praticare qualsiasi esercizi è fondamentale effettuare un riscaldamento del pene, per favorire la circolazione sanguigna ed evitare il rischio di lesioni. Molti uomini sottovalutano questa preparazione, commettendo un enorme errore: se infatti si salda il riscaldamento si rischia maggiormente di provocare traumi importanti al membro.

Il riscaldamento del pene è molto semplice da effettuare: basta applicare un asciugamano bagnato con acqua calda intorno all’organo per 10 minuti, o anche semplicemente fare una doccia bella calda prima di iniziare gli esercizi. Non ci vuole quindi molto ed è importantissimo non saltare questo primo passaggio.

Esercizi di jelqing: la spiegazione passo passo

 

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Innanzitutto, prima di cominciare l’esercizio bisogna cercare di raggiungere una mezza erezione: il pene non deve essere completamente rilassato ma nemmeno totalmente eretto. In questo modo sarà più facile svolgere gli esercizi e si otterranno maggiori risultati. Prima di iniziare qualsiasi manovra inoltre bisogna stendere un lubrificante sul pene, in modo da facilitare i movimenti e soprattutto evitare lesioni. A questo punto siamo pronti per iniziare. Appoggiamo la mano alla base del pene e mettiamo pollice e medio come per fare il segno OK, quindi facciamo il primo movimento: spostiamo la mano verso l’alto e fermiamoci subito prima di arrivare al glande. Questo esercizio va ripetuto più volte alternando la mano utilizzata, per 15 minuti al giorno. Ecco un video tutorial che mostra alla perfezione come effettuare l’esercizio


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Il rilassamento finale

Una volta terminata la sessione di esercizi, conviene sempre fare una doccia calda in modo da rilassare nuovamente il pene ed evitare il rischio di lesioni.

Altri metodi per allungare il fallo

In commercio si possono trovare anche delle creme per allungare il pene in modo naturale e secondo alcuni anche queste hanno una loro efficacia. Bisogna però ricordare che il jelqing e tutti gli altri metodi per l’allungamento del fallo non devono diventare una fissa: i risvolti psicologici sono spesso piuttosto importanti. E’ quindi bene praticare questi esercizi o applicare la crema con la consapevolezza che qualche risultato si potrà ottenere ma che non s raggiungeranno delle dimensioni spaventose.



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