Isterosalpingografia: tutto quello che c’è da sapere

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05/09/2019

L’isterosalpingografia è un esame diagnostico non invasivo che ha l’obiettivo di indagare la conformazione dell’utero e l’apertura delle tube di Falloppio. Spesso viene prescritta per avere un quadro clinico completo in caso di problemi di fertilità, ma può essere utile anche in altri contesti. Come vedremo tra poco, si tratta di un esame che deve essere effettuato in un preciso momento del ciclo mestruale e quindi va programmato con attenzione. Presenta tuttavia alcune controindicazioni quindi è importante accertare anche la possibilità di effettuare l’esame, che in alcuni casi potrebbe rivelarsi pericoloso per la donna.

L’isterosalpingografia può avere dei costi molti alti se viene effettuata in una clinica privata, ma se si passa attraverso il Sistema Sanitario Nazionale viene richiesto esclusivamente il pagamento del ticket. Va precisato che purtroppo al giorno d’oggi i tempi d’attesa per sottoporsi a questo esame diagnostico sono piuttosto lunghi perchè le strutture in grado di effettuarlo non sono moltissime.

Isterosalpingografia: di cosa si tratta?

Come abbiamo accennato, l’isterosalpingografia è un esame diagnostico non invasivo. Si tratta di una radiografia quindi la paziente viene sottoposta a delle radiazioni ionizzanti e questo è l’unico inconveniente. Poichè la durata dell’esame come vedremo tra poco può essere piuttosto lunga, vale sempre la pena valutare il rapporto rischio-beneficio prima di prescriverlo. L’isterosalpingografia prevede l’utilizzo di un mezzo di contrasto, che consente di avere una visuale completa dell’interno e della morfologia dell’utero e della cervice ma anche delle tube di Falloppio. In particolare, consente di verificare se queste siano eventualmente chiuse: causa frequente di infertilità.


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Perchè viene prescritta l’isterosalpingografia

FibromaL’isterosalpingografia viene prescritta nella maggior parte dei casi per verificare che i problemi di infertilità non siano collegati a disturbi riguardanti l’utero o dalle Tube di Falloppio, che se risultassero chiuse renderebbero impossibile o comunque molto difficile la fecondazione. Questo esame diagnostico però può essere prescritto anche per altre ragioni.

L’isterosalpingografia può rivelarsi utile nei seguenti casi:

  • Donne con problemi di infertilità (per controllare la morfologia dell’utero e l’apertura delle tube di Falloppio);
  • Donne che hanno subito aborti spontanei ripetuti;
  • Donne che presentano disturbi che potrebbero dipendere dall’utero o dalla cervice (e quindi per la diagnosi di eventuali tumori, polipi, fibromi uterini, ecc.);
  • Donne che sono state sottoposte ad interventi chirurgici per la chiusura o la riapertura delle tube (come esame di follow up).

Va precisato che qualora una o entrambe le tube dovessero risultare parzialmente chiuse, durante l’isterosalpingografia è in alcuni casi possibile riaprirle attraverso la pressione esercitata dal liquido di contrasto.

Quando prenotare l’esame

Come abbiamo accennato, questo esame deve essere effettuato in un preciso momento del ciclo mestruale quindi va programmato con una certa attenzione. L’isterosalpingografia dovrebbe essere effettuata tra il 5° ed il 13° giorno del ciclo e quindi quando le mestruazioni sono completamente finite e non è ancora avvenuta l’ovulazione. Questo per avere la certezza che la donna non sia incinta e quindi non vi siano rischi per un eventuale feto che sarebbe esposto a radiazioni.

Preparazione

Per quanto riguarda la preparazione, conviene sempre attenersi a quanto consigliato dalla struttura in cui sarà effettuato l’esame perchè le metodiche potrebbero variare sensibilmente da ospedale ad ospedale. Solitamente, la preparazione all’esame prevede l’assunzione di miorilassanti o antispastici il giorno dell’esame e di un clistere la sera prima.

Isterosalpingografia: come si svolge l’esame e quanto dura

L’isteroalpingografia si svolge in regime ambulatoriale e la donna viene fatta accomodare sul lettino ginecologico come durante una normale visita. Il medico provvede a posizionare lo speculum e ad inserire un catetere per riempire la cavità uterina con il mezzo di contrasto. A questo punto la paziente viene messa sotto fluoroscopio che trasmette le immagini in tempo reale e consente al medico di effettuare la diagnosi.


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L’esame ha una durata di circa 30 minuti, che può variare a seconda dei casi. Se per esempio si avverte la necessità e la possibilità di forzare l’apertura delle tube potrebbe durare leggermente di più.

L’isterosalpingografia è dolorosa?

Molte donne temono che questo esame sia doloroso, ma fortunatamente non è così. Naturalmente un fattore determinante è la delicatezza del ginecologo che effettua l’esame, ma in linea di massima si può avvertire solamente un leggero fastidio nel momento in cui viene inserito il catetere ed il mezzo di contrasto.

Si possono avere rapporti dopo l’esame?

Un altro dubbio frequente riguarda la possibilità di avere rappporti sessuali dopo l’esame e in merito a questo argomento le opinioni dei medici sono spesso discordanti. Per alcuni conviene attendere il ciclo successivo prima di avere rapporti non protetti, per scansare il rischio che siano rimaste tracce di radiazioni che potrebbero andare ad intaccare il feto in caso di un’eventuale gravidanza immediata. Per altri invece non ci sono grandi rischi e quindi si possono avere rapporti senza problemi. Conviene dunque parlarne con il proprio ginecologo in modo da chiarire le cose.

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