Ischemia: cause, sintomi, complicazioni e terapie

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18/07/2017

L’ischemia è la completa assenza del flusso di sangue in un determinato organo o tessuto corporeo: può essere di vari tipi a seconda dell’organo coinvolto ma è sempre provocata da un problema di natura cardio-vascolare e circolatoria. Quando si verifica un’ischemia, il sangue non è più in grado di portare i nutrienti e l’ossigeno a destinazione e le conseguenze possono essere anche mortali. Intervenire con tempestività è quindi importantissimo per scongiurare risvolti gravi. 

Le cause dell’ischemia e i fattori di rischio

Come abbiamo detto, l’ischemia è quasi sempre causata da un problema di natura vascolare e circolatoria: in sostanza si verifica un’ostruzione dei vasi sanguigni, quindi gli organi non riescono più a ricevere le giuste quantità di ossigeno e di nutrienti. Tale ostruzione può essere determinata da diversi fattori:

  • Embolia
  • Trombosi
  • Traumi

Bisogna però considerare che quelle appena citate non sono le uniche possibili cause d’ischemia: questo disturbo potrebbe infatti essere provocato anche da problematiche di altro tipo, pur sempre legate al sistema cardio-circolatorio. Tra queste le più frequenti sono:

In tutti i casi, questo disturbo si verifica perchè i vasi sanguigni non sono in grado di far defluire il sangue in modo sufficiente da garantire una completa irrorazione agli organi e alle sedi periferiche del corpo.


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I fattori di rischio legati alla comparsa di questo disturbo possono essere diversi, e tra questi i principali e più diffusi sono i seguenti:

  • Patologie del muscolo cardiaco (cardiomiopatie);
  • Patologie delle coronarie;
  • Patologie della valvola mitrale;
  • Fibrillazione atriale e aritmia;
  • Ipertensione;
  • Ipoglicemia o diabete;
  • Sovrappeso e obesità;
  • Fumo di sigaretta;
  • Scarsa attività fisica;
  • Anemia;
  • Età (gli anziani sono a maggior rischio di ischemia);
  • Arteriosclerosi;
  • Aterosclerosi;
  • Insufficienza cardiaca;
  • Rottura di diversi vasi sanguigni;
  • Aneurisma.

I sintomi dell’ischemia: come riconoscerla

I sintomi di questa patologia sono differenti a seconda dell’organo coinvolto, che non riceve quindi la corretta irrorazione sanguigna. I principali tipi di questo disturbo sono:

  • Ischemia cardiaca o del miocardio;
  • Ischemia cerebrale;
  • Ischemia intestinale;
  • Ischemia periferica.

Ischemia cardiaca: i sintomi

L’ischemia cardiaca si presenta con sintomi piuttosto evidenti, che è sempre importantissimo non trascurare. I sintomi tipici di questo disturbo sono quelli tipici dell’angina e dell’infarto e sono i seguenti:

  • Difficoltà nella respirazione e fiato corto;
  • Dolore al petto che può irradiarsi in altre zone limitrofe;
  • Sensazione di costrizione al petto;
  • Aritmie cardiache e palpitazioni;
  • Nausea e/o vomito;
  • Senso di spossatezza anche dopo sforzi minimi;
  • Aumento della sudorazione.

Ischemia cerebrale: i sintomi

Se anzichè il muscolo cardiaco ad essere colpito è il cervello, che non riesce ad ottenere un’adeguata ossigenazione, i sintomi sono invece i seguenti:

  • Difficoltà di linguaggio o di comprensione;
  • Paralisi della faccia o degli arti;
  • Sensazione di intorpidimento;
  • Difficoltà della vista;
  • Mal di testa;
  • Vertigini;
  • Nausea e/o vomito;
  • Sensazione di debolezza;
  • Confusione e stato di coscienza alterato;
  • Pupilla poco reattiva alla luce.

Ischemia intestinale: i sintomi

Quando il sangue non arriva correttamente all’intestino, allora si può verificare quello che viene definito in ambito medico “infarto intestinale”. I sintomi tipici sono i seguenti:

  • Fortissimo dolore addominale;
  • Vomito (spesso con tracce di sangue);
  • Diarrea (spesso con tracce di sangue).

Ischemia periferica: i sintomi

L’ischemia periferica coinvolge un arto e si presenta con i seguenti sintomi:


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  • Dolore all’arto coinvolto;
  • Paralisi e intorpidimento;
  • Pallore;
  • Parestesia.

Cure, interventi e trattamenti medici

Quando si verifica questo tipo di disturbo, è fondamentale intervenire con una certa urgenza per evitare che il danno ai tessuti o all’organo coinvolto possa in qualche modo diventare irreversibile. Naturalmente, prima di tutto il paziente deve essere ricoverato e monitorato con molta attenzione. Dopodiché di possono effettuare diversi tipi di trattamento, a seconda del quadro clinico del paziente e del tipo di ischemia. L’obiettivo di qualsiasi cura, in tal senso, è comunque quello di ripristinare il flusso sanguigno.

Tra i trattamenti che possono essere effettuati per risolvere il problema troviamo principalmente interventi di tipo chirurgico:

  • Bypass: prevede un intervento chirurgico, tramite cui viene creata una via alternativa per il passaggio del sangue;
  • Angioplastica: prevede un intervento chirurgico, attraverso cui è possibile eliminare eventuali restringimenti dei vasi sanguigni;
  • Arteriotomia: prevede anche questa un intervento chirurgico, attraverso cui vengono eliminati eventuali trombi o emboli.

Oltre agli interventi chirurgici, e quasi sempre in associazione a questi, vengono somministrati anche dei farmaci con lo scopo di fluidificare il sangue e rimuovere eventuali coaguli nelle arterie e nelle coronarie.

Complicazioni di un’ischemia periferica

IschemiaL’ischemia periferica potrebbe in molti casi degenerare in cancrena dell’arto: in sostanza in tessuti vanno in putrefazione e quando questo accade salvarli è pressoché impossibile. In questi casi quindi è necessario effettuare un’amputazione dell’arto coinvolto: per questo motivo è fondamentale rivolgersi al pronto soccorso oppure ad uno specialista in caso di sintomi che potrebbero essere riconducibili ad un’ischemia. Solo agendo in modo tempestivo è possibile ridurre i danni permanenti al minimo, e questo discorso vale per tutte le tipologie di questo disturbo. Mai sottovalutare quindi i campanelli d’allarme!

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