Intolleranza al Lattosio: cause, sintomi, test e quali alimenti evitare
L’intolleranza al lattosio è l’incapacità da parte dell’organismo di digerire correttamente il latte e tutti i suoi derivati e si manifesta con disturbi gastrointestinali ogni qualvolta che si ingerisce un alimento contenente questo zucchero. Non bisogna confondere l’intolleranza al lattosio con l’allergia, che è cosa ben diversa e che provoca delle reazioni più gravi, però è importante riconoscere le manifestazioni tipiche dell’intolleranza, che spesso vengono confuse con disturbi gastrointestinali di altra natura.
L’intolleranza al lattosio si può manifestare nei primi anni di vita ma anche in età adulta: come vedremo tra poco può essere di due tipologie e in alcuni casi può trattarsi di un disturbo passeggero, che si risolve spontaneamente con il tempo.
Intolleranza al lattosio: cause e tipologie
Come abbiamo appena accennato, esistono diverse tipologie di intolleranza al lattosio, alcune delle quali tendono a risolversi spontaneamente. In tutti i casi, i sintomi tipici di manifestano perchè l’organismo non è in grado di produrre gli enzimi specifici per la digestione del lattosio (lattasi). Senza tali enzimi, il lattosio non può essere scisso nei due zuccheri che lo compongono (galattosio e glucosio) e quindi non riesce ad essere digerito dall’organismo. Le forme più comuni di questo disturbo sono le seguenti:
- Intolleranza primaria: si verifica sin dalla prima infanzia e dipende da fattori genetici. In questo caso l’organismo non è in grado di produrre gli enzimi necessari per la digestione del glucosio e si manifestano quindi i sintomi tipici. L’intolleranza primaria può comparire in età infantile ma peggiorare quando si è adulti.
- Intolleranza secondaria: si verifica per via della perdita temporanea dell’enzima che può dipendere da diversi fattori esterni. Tra le cause di tale intolleranza possiamo trovare alcune patologie, lesioni ma anche cambiamenti dietetici improvvisi.
I sintomi dell’intolleranza al lattosio: come riconoscerla
L’intolleranza al lattosio di manifesta con sintomi piuttosto evidenti, soprattutto perchè direttamente associati all’ingestione di alimenti contenenti questo zucchero. Le manifestazioni infatti compaiono repentinamente dopo aver mangiato qualcosa contenente latte o latticini e sono le seguenti:
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- Nausea;
- Diarrea;
- Flatulenza;
- Meteorismo;
- Spossatezza.
L’intensità dei sintomi associati dipende dalla quantità di lattosio che viene ingerita, ed i sintomi si possono manifestare repentinamente ma più spesso si avvertono alcuni minuti od ore dopo: questo è uno degli aspetti che permettono di distinguere le intolleranze alimentari dalle allergie vere e proprie.
Solitamente i pazienti che soffrono di intolleranza al lattosio avvertono un senso di malessere generale dopo aver consumato latte o derivati, come se non avessero digerito bene.
Intolleranza o allergia alimentare?
L’intolleranza al lattosio non deve essere confusa con l’allergia alimentare: sono infatti due cose ben diverse e la seconda tende a presentare dei sintomi decisamente più gravi. Bisogna infatti ricordare che l’intolleranza è dovuta alla mancanza di alcuni enzimi specifici, che dovrebbero scindere le molecole presenti nel lattosio. L’allergia invece dipende dalla carenza di proteine, che è cosa ben diversa.
Intolleranza al lattosio: quali test fare?
Come abbiamo visto, i sintomi tipici dell’intolleranza al lattosio sono piuttosto comuni e possono essere collegati ad altre patologie gastrointestinali. Riconoscere un’intolleranza alimentare esclusivamente a partire dai sintomi può essere davvero difficile e per questo è importante effettuare i test specifici per capire se ci siano carenze enzimatiche nell’organismo.
Per diagnosticare con certezza un’intolleranza al lattosio viene effettuato il Breath Test, che è un esame assolutamente non invasivo e piuttosto semplice, basato sulle quantità di idrogeno presenti nell’alito del paziente dopo aver assunto lattosio. In sostanza, quando uno zucchero non viene assorbito dall’organismo per via della mancanza dell’enzima specifico, questo fermenta nell’intestino e sprigiona in tal modo grandi quantità di idrogeno. Parte dell’idrogeno viene eliminato attraverso la respirazione: ecco perchè basta analizzare l’alito del paziente dopo avergli somministrato una dose di lattosio per scovare un’eventuale intolleranza. Il breath test ha una durata di circa 2-3 ore ed ha il grande vantaggio di essere un esame non invasivo e assolutamente indolore.
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Cura e dieta alimentare
L’intolleranza al lattosio non si può curare: il paziente deve pertanto evitare di mangiare alimenti contenenti questo zucchero e modificare quindi la propria dieta. Questo è l’unico modo per evitare la comparsa dei sintomi associati all’intolleranza, poichè una carenza enzimatica non si può risolvere con terapie farmacologiche.
Sebbene l’intolleranza al lattosio possa creare problemi a livello alimentare poichè sono moltissimi gli alimenti che contengono latte e derivati, è anche vero che al giorno d’oggi trattandosi di una delle intolleranze alimentari più diffuse si possono trovare alimenti specifici pensati proprio per coloro che ne soffrono. In tutti i comuni supermercati oggi è possibile acquistare prodotti senza lattosio e questo rende sicuramente le cose molto più semplici di un tempo.
Va detto che il lattosio non è presente solamente nei lattici ma si può trovare, in piccole tracce, anche in altri prodotti confezionati come:
- Surgelati;
- Insalata;
- Margarina;
- Fecola di patate;
- Cereali;
- Pane e prodotti da forno;
- Caramelle e merendine.
I pazienti che soffrono di intolleranza marcata devono quindi prestare attenzione anche a questi prodotti, leggendo sempre l’etichetta.