Intervento di Mastoplastica Riduttiva: procedura, rischi, costi e cose da sapere
La mastoplastica riduttiva è un intervento chirurgico invasivo, mediante il quale viene ridotta la dimensione del seno. Si tratta di un’operazione di chirurgia estetica che però spesso viene effettuata per ragioni mediche: quando le mammelle sono esageratamente sviluppate, infatti, possono provocare diversi problemi di postura ma anche di salute. Se quindi la mastoplastica additiva viene effettuata per ragioni puramente estetiche, l’intervento di mastoplastica riduttiva risulta in molti casi mutuabile proprio perchè si tratta di un’operazione spesso necessaria per risolvere patologie o disturbi di altro tipo.
Nonostante gli interventi chirurgici di questo tipo siano ormai collaudati, la mastoplastica riduttiva non deve mai essere presa alla leggera perchè si tratta pur sempre di un’operazione, con i relativi rischi che non si possono mai escludere completamente.
Mastoplastica riduttiva: le ragioni mediche
Come abbiamo accennato, spesso e volentieri la mastoplastica riduttiva viene effettuata per motivi strettamente medici e quindi per risolvere complicazioni e problemi di salute. Da questo punto di vista, le ragioni mediche possono essere diverse ma tra le principali e più comuni troviamo le seguenti:
- Disturbi a carico della colonna vertebrale dovuti all’eccessivo peso del seno;
- Dolore cronico al collo, alle spalle e alla schiena dovuto al peso delle mammelle;
- Irritazioni cutanee croniche nella parte inferiore del seno.
Generalmente, quando il seno ha dimensioni e peso eccessivi, provoca disturbi a carico della colonna vertebrale e di tutte le articolazioni collegate come le spalle, la schiena ed il collo. Un eccessivo peso può provocare infiammazioni croniche e in tutti questi casi un intervento di mastoplastica riduttiva può risolvere la situazione.
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In altri casi l’intervento di mastoplastica riduttiva viene richiesto per risolvere problematiche non propriamente mediche ma piuttosto psicologiche e sociali. Tra queste possiamo trovare motivazioni differenti, tra cui:
- Incapacità di raggiungere la giusta autostima;
- Difficoltà nel dormire, per via dell’eccessivo ingombro del seno;
- Difficoltà nel trovare abbigliamento adeguato;
- Difficoltà nel praticare attività fisica.
In questi casi, si potrebbero incontrare difficoltà nell’effettuare un intervento mutuabile perchè queste ragioni non risultano effettivamente di tipo medico e non risolvono problemi di salute veri e propri.
L’intervento di Mastoplastica riduttiva
La mastoplastica riduttiva, come abbiamo accennato, è un intervento chirurgico invasivo, che viene effettuato in anestesia totale e che prevede delle incisioni più o meno marcate. Questo significa che in seguito all’operazione rimarranno sicuramente delle cicatrici, e la loro dimensione dipende da quanto grasso viene asportato dalle mammelle.
Il chirurgo effettua un’incisione a forma di T partendo dall’areola e arrivando alla base del seno ed asporta il grasso e parte della ghiandola mammaria. La pelle in eccesso viene eliminata ed il capezzolo rimodellato in modo da conferire al seno un aspetto naturale. Al termine dell’operazione, l’incisione viene suturata.
Il recupero post-operatorio
Il recupero post-operatorio, se non ci sono state complicazioni di alcun tipo, è piuttosto rapido: entro un mese dall’intervento la paziente può tornare alla vita di tutti i giorni senza alcun problema e senza restrizioni. Per le prime 48 ore dopo l’intervento è necessario tenere la fasciatura, mentre dopo i primi due giorni bisogna indossare un reggiseno apposito e tenerlo per almeno un mese, fino alla completa guarigione. Per quanto riguarda il periodo di convalescenza, generalmente la paziente deve rimanere a risposo per 2 settimane, durante le quali non può guidare, fare sforzi e praticare attività fisica.
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I rischi e le possibili complicazioni
Trattandosi di un intervento chirurgico a tutti gli effetti, non si possono escludere complicazioni e tutti i rischi tipici delle operazioni. Tra questi troviamo soprattutto i seguenti:
- Problemi di cicatrizzazione delle ferite;
- Sanguinamento ed emorragia durante l’intervento;
- Perdita di sensibilità del capezzolo o dell’areola;
- Infezione della ferita;
- Asimmetria mammaria;
- Impossibilità di allattare.
Mastoplastica riduttiva e allattamento
Una domanda che viene posta di frequente dalle pazienti riguarda l’allattamento: molte donne infatti vorrebbero sottoporsi ad un intervento di mastoplastica riduttiva ma temono di non poter più allattare quando avranno dei figli. Effettivamente, questo è un aspetto che non deve essere sottovalutato. In molti casi questo tipo di operazione non dovrebbe avere conseguenze sulla possibilità di allattare in futuro, ma si tratta di un’eventualità che purtroppo non si può ancora escludere con certezza.
Per questo motivo, solitamente i chirurgi consigliano alle pazienti di rimandare l’intervento in un secondo momento e di pensare prima alla gravidanza. Una cosa è certa: non si può escludere completamente la possibilità di avere problemi di questo tipo dopo una mastoplastica riduttiva quindi nel dubbio conviene non rischiare.
Mastoplastica riduttiva: quanto costa l’intervento?
I costi da considerare per un intervento di questo tipo sono considerevoli, quindi è sempre consigliabile appurare se sia effettivamente possibile effettuarlo con la mutua. Per sicurezza conviene rivolgersi direttamente all’ASL del proprio comune, perchè i casi possono essere diversi e ognuno deve essere trattato singolarmente. Per quanto riguarda il listino prezzi, anche questo varia da clinica a clinica ma in media il costo per un intervento di questo tipo si aggira intorno ai 4.500 – 5.000 euro.