Insufficienza renale cronica e acuta: cause, sintomi e cure

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11/07/2017

L’insufficienza renale è in sostanza un malfunzionamento dei reni, che non riescono a svolgere la loro funzione in modo adeguato e questo provoca una serie di problemi di varia natura ma comunque piuttosto seri. Questa condizione può essere cronica oppure acuta, ma in entrambi i casi occorre intervenire in modo tempestivo, per poter ristabilire il corretto equilibrio dell’organismo ed evitare ripercussioni anche molto gravi. 

L’insufficienza renale, acuta o cronica, porta con sè delle conseguenze piuttosto preoccupanti: quando i reni non funzionano a dovere, infatti, tutto il sistema di filtraggio del sangue risente di squilibri che possono essere anche gravi. E’ quindi importante trattare il disturbo in modo tempestivo, per ristabilire i corretti valori.

Le cause dell’insufficienza renale acuta e cronica

Nell’individuare le cause di questa patologia, occorre distinguere le due forme di insufficienza renale: mentre infatti quella acuta può essere provocata dall’assunzione di farmaci, da gravi infezioni o da interventi chirurgici, quella cronica è il più delle volte causata da altre patologie che, con il passare del tempo, danneggiano i reni compromettendone la funzione.

Tra le cause più comuni dell’insufficienza renale acuta troviamo:

  • Disturbi cardiocircolatori, che rallentano il flusso di sangue diretto ai reni (malattie del cuore, infarto del miocardio, assunzione inadeguata di FANS, insufficienza epatica, disidratazione grave, ustioni ed emorragie);
  • Disturbi a diretto carico dei reni (infezioni, depositi di colesterolo o coaguli nei vasi sanguigni renali, infiammazioni, intossicazioni, ecc.);
  • Disturbi che bloccano il flusso di urina (calcoli renali, cancro al colon, tumore della vescica, tumore della cervice uterina, tumore della prostata, ecc.).

Tra le patologie invece più comuni causa dell’insufficienza renale cronica troviamo:


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  • Ipertensione;
  • Diabete;
  • Rene policistico;
  • Reflusso vescico-ureterale;
  • Nefrite insterstiziale;
  • Infezioni renali;
  • Calcoli renali.

Insufficienza renale: i fattori di rischio

Alcuni pazienti sono più a rischio di contrarre questa patologia, perchè affetti da altre malattie che ne costituiscono la causa o perchè in condizioni che ne aumentano le probabilità. In particolare, i soggetti più a rischio sono:

  • Anziani;
  • Fumatori;
  • Pazienti affetti da obesità;
  • Pazienti affetti da diabete;
  • Pazienti affetti da ipertensione;
  • Pazienti con patologie cardiache;
  • Pazienti con patologie renali;
  • Pazienti con patologie epatiche;
  • Pazienti con colesterolo alto.

I sintomi dell’insufficienza renale: come riconoscerla

I sintomi di questa patologia sono diversi e di natura spesso differente, ma sempre determinati da un’incapacità dei reni a svolgere la loro funzione di purificazione del sangue. Tra i sintomi più frequenti di insufficienza renale troviamo:

  • Perdita di peso e inappetenza
  • Sonnolenza e spossatezza
  • Nausea, vomito e diarrea
  • Cambiamenti nella minzione (minzione frequente oppure ridotta, bisogno di urinare durante la notte, difficoltà nell’urinare come di consueto, urina schiumosa)
  • Sangue nelle urine
  • Crampi o spasmi muscolari
  • Dolore alle ossa
  • Paralisi dei muscoli
  • Prurito
  • Versamento pleurico
  • Gambe e arti gonfi
  • Ipotensione
  • Difficoltà di concentrazione
  • Giramenti di testa e svenimenti
  • Ipertensione
  • Convulsioni
  • Insonnia e disturbi del sonno

Non sempre l’insufficienza renale si manifesta con sintomi così evidenti: riconoscerla è spesso difficile anche perchè spesso si attribuiscono i disturbi collegati ad altre patologie. In presenza quindi di sintomi come quelli sopra citati, conviene sempre rivolgersi al medico o ad uno specialista, per appurare l’entità del problema.

Cure e trattamenti per l’insufficienza renale cronaca e acuta

Questa patologia deve essere curata e trattata non appena se ne individua la presenza, perchè trascurare un’insufficienza renale (cronica o acuta che sia) porta inesorabilmente ad un peggioramento della qualità della vita e dei disturbi ad essa collegati.

Generalmente, l’insufficienza renale acuta richiede un ricovero ospedaliero, che si protrae fino a quando il paziente non risulta del tutto guarito e la funzionalità renale è tornata alla normalità. In questi casi i medici attuano una terapia causale ed una terapia sintomatica, alla quale viene associata anche spesso e volentieri la dialisi.


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L’insufficienza renale cronica invece può essere trattata anche in ambiente domestico, senza ricovero: si cerca si rallentare con cure mirate il decorso della patologia in attesa di un trapianto di rene, quasi sempre indispensabile per risolvere il disturbo in via definitiva.

Dialisi: come funziona e perchè è importante

DialisiIn tutti i casi di insufficienza renale, la dialisi è di fondamentale importanza ed effettivamente è il trattamento che non può essere trascurato. In sostanza si tratta di una terapia che permette di espellere dall’organismo tutte le scorie ed i liquidi che i reni, in autonomia, non sono più in grado di filtrare e di rimuovere. Praticamente la dialisi non fa altro che sostituire la normale funzionalità dei reni e lavora al posto loro: equilibra i livelli di sostanze tossiche nel sangue.

Perchè la dialisi è così importante per i pazienti affetti da insufficienza renale? Semplice: senza questo trattamento nel sangue si accumulerebbero troppe tossine e scorie che alla lunga porterebbero alla morte del paziente! La dialisi è quindi una terapia fondamentale, che bisogna accettare e con la quale, spesso, bisogna convivere per tutta la vita. Fortunatamente al giorno d’oggi gli strumenti sono più sofisticati di un tempo, gli effetti collaterali delle dialisi sono molto più leggeri.

Trapianto di rene: quando è necessario?

Se la dialisi è un trattamento che porta ad una risoluzione della patologia sul breve periodo, il trapianto è l’unica soluzione per una guarigione completa e definita. Bisogna precisare però che il trapianto viene eseguito solo nei casi di insufficienza renale cronica e molto seria, che viene definita terminale proprio per la sua gravità. In questo caso, il rene malato viene sostituito con quello sano di un donatore e si può tornare, dopo il normale decorso post-operatorio, a condurre una vita normale. Anche in seguito ad un trapianto, però, è importante mantenere uno stile di vita equilibrato e attento.



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