Glicemia bassa: cause, sintomi, cura e cosa mangiare
La glicemia bassa (o ipoglicemia) è una condizione che possiamo considerare agli antipodi rispetto al diabete e si manifesta spesso con sintomi ben precisi come mal di testa, stanchezza cronica, svenimenti e via dicendo. Le persone che soffrono di glicemia bassa spesso si accorgono di non stare bene proprio per via della comparsa di questi disturbi, ma si tratta di una sintomatologia che potrebbe dipendere da moltissime altre cause. Per questo, per effettuare una diagnosi di glicemia bassa sono comunque indispensabili gli esami del sangue specifici. L’ipoglicemia dipende in moltissimi casi da fattori ambientali o alimentari che si possono risolvere facilmente, ma potrebbe essere anche collegata ad altre patologie ben più gravi. Per tale ragione è sempre opportuno effettuare tutti gli accertamenti del caso in modo da risalire alle cause certe di questa condizione.
Glicemia bassa: i valori di riferimento
I valori considerati normali di glicemia a digiuno sono compresi tra 56 e 110 mg/dL. Si parla quindi di glicemia bassa quando i suoi valori nel sangue risultano inferiori a 65 mg/dL. Sono questi i valori di riferimento per tracciare una diagnosi di ipoglicemia, ma è importante precisare che i pazienti affetti da diabete sono quelli più esposti a tale rischio. L’assunzione di farmaci e di insulina infatti è una delle cause principali di un abbassamento eccessivo dei livelli di glicemia nel sangue.
Glicemia bassa: tutte le possibili cause
Come abbiamo accennato, l’ipoglicemia può dipendere da fattori molto differenti tra loro che spesso non risultano collegati. Se nella maggior parte dei casi questa condizione è causata dall’assunzione di determinati farmaci o da disordini alimentari, in alcune situazioni porebbe dipendere da patologie serie. Vale quindi la pena indagare le cause dell’ipoglicemia in modo da poter intraprendere la cura più adeguata per la risoluzione del problema.
Leggi anche: Glicemia: cos’è e quali sono i valori di riferimento
Le possibili cause non patologiche
Tra le possibili cause non patologiche dell’ipoglicemia troviamo le seguenti:
- Assunzione di farmaci specifici (come quelli assunti dai pazienti diabetici per abbassare i livelli di glicemia nel sangue: in tal caso è sufficiente correggere i dosaggi);
- Assunzione di alcolici dopo un digiuno prolungato (in tal caso si parla di ipoglicemia da assunzione di alcol);
- Digiuno prolungato;
- Attività fisica molto intensa e prolungata;
- Precedente intervento chirurgico al tratto gastrointstinale;
- Abolizione o riduzione drastica dalla dieta dei carboidrati per periodi di tempo prolungati.
Le possibili cause patologiche
Tra le patologie che presentano tra i loro sintomi un abbassamento dei livelli di glicemia nel sangue troviamo le seguenti:
- Insulinoma (una forma di tumore che colpisce le cellule del pancreas e provoca un’iperproduzione di insulina);
- Patologie del fegato;
- Insufficienza renale cronica;
- Cachessia;
- Morbo di Addison;
- Ipopituitarismo;
- Intolleranza al fruttosio;
- Tumore mesenchimale.
I sintomi della glicemia bassa: come riconoscerla
L’ipoglicemia si può manifestare con una serie di sintomi ben precisi, ma non è detto che compaiano tutti e spesso è difficile effettuare una diagnosi sulla base delle manifestazioni riportate dai pazienti. I sintomi che possono dipendere da ipoglicemia sono i seguenti:
- Ansia;
- Senso di fame;
- Nervosismo ed irritabilità;
- Tremori;
- Svenimenti;
- Palpitazioni;
- Pallore;
- Dita, labbra e lingua intorpidite;
- Difficoltà di concentrazione;
- Senso di debolezza e stanchezza cronica;
- Problemi della vista (visione offuscata, diplopia, ecc.);
- Mal di testa;
- Sonnolenza;
- Vertigini;
- Convulsioni (nei casi gravi);
- Coma (nei casi più gravi).
Ricordiamo che questi sintomi non sono specifici dell’ipoglicemia e quindi potrebbero dipendere da molti altri disturbi che non hanno nulla a che vedere con questa condizione.
Glicemia bassa: cosa mangiare?
Come abbiamo visto, tra le possibili cause dell’ipoglicemia troviamo anche degli squilibri alimentari. Quando dalla dieta vengono eliminati o ridotti drasticamente i carboidrati per lunghi periodi di tempo, le scorte di glicogeno si esauriscono e si manifestano i sintomi dell’ipoglicemia. In questi casi è possibile risolvere il problema modificando la dieta introducendo nuovamente zuccheri e carboidrati e seguendo le indicazioni di base dell’alimentazione mediterranea. Pasta, cereali, riso e via dicendo sono riserve importantissime di carboidrati, che devono essere reintrodotti per fare fronte all’abbassamento dei livelli di glicemia. E’ bene ricordare che i carboidrati dovrebbero rappresentare il 55 – 65% delle calorie totali introdotte ogni giorno.
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Ipoglicemia: cura e trattamento
Qualora l’ipoglicemia non dipendesse dall’alimentazione è possibile intraprendere una cura specifica ma bisogna sempre fare riferimento al proprio medico per avere indicazioni precise e sicure. Il trattamento infatti dipende dalle cause di questa condizione, che devono prima di tutto essere indagate e identificate con precisione.
In linea generale, per fare fronte ai sintomi dell’ipoglicemia viene somministrato saccarosio o glucosio per via orale e questa è una cura che dovrebbe risultare sufficiente per placare i disturbi connessi con l’ipoglicemia. I pazienti diabetici che devono assumere insulina possono invece bere un bicchiere di acqua con 3 cucchiai di zucchero oppure un succo di frutta per fare fronte ad una crisi ipoglicemica. Questo dovrebbe essere sufficiente per riportare i livelli nei giusti range.
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