Gastroscopia trans-nasale e tradizionale: tutto quello che c’è da sapere

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14/10/2017

La gastroscopia è un esame diagnostico che permette di analizzare le condizioni dell’esofago, dello stomaco e del duodeno ossia del tratto iniziale dell’intestino. Per effettuare tale esame viene impiegato il gastroscopio, un apposita sonda dotata di fibre ottiche che viene infilata nell’esofago e fatta scendere fino al duodeno in modo manuale dallo specialista. Ad oggi la gastroscopia però può essere effettuata anche in un altro modo ossia attraverso il canale nasale: si parla in questo caso di gastroscopia trans-nasale e come vedremo tra poco risulta meno invasiva e fastidiosa. 

La gastroscopia è uno degli esami diagnostici più comuni: sono moltissime le persone che si sottopongono a tale intervento perchè permette di identificare diverse patologie del tratto gastrointestinale.

Gastroscopia: a cosa serve?

La gastroscopia, come abbiamo appena accennato, serve per verificare le condizioni effettive dell’esofago, dello stomaco e del tratto iniziale dell’intestino tenue. Qualora il paziente quindi dovesse lamentare dei disturbi cronici legati al tratto gastrointestinale è frequente che il medico prescriva questo esame diagnostico, in modo da avere un quadro clinico preciso.

La gastroscopia non è solamente un esame diagnostico, ma può essere effettuata anche a scopi curativi: per la rimozione di polipi, tumori e ulcere ad esempio.

In sostanza quindi questo intervento è utile per i seguenti scopi:

  • Diagnosticare patologie del tratto gastrointestinale;
  • Curare patologie come ulcere, polipi o tumori.

Gastroscopia: la preparazione

GastroscopiaPrima di effettuare questo esame diagnostico, il paziente deve prepararsi in modo adeguato al fine di facilitare le operazioni e rendere più semplice l’investigazione dell’apparato gastrointestinale. La preparazione alla gastroscopia classica prevede alcune semplici regole di base, valide anche in caso di esame trans-nasale:


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  • Sospensione, a partire da qualche settimana prima, di alcuni farmaci specifici soprattutto per lo stomaco (come ad esempio gli inibitori della pompa protonica, che potrebbero mascherare disturbi e patologie);
  • Digiuno a partire dalle 6-8 ore precedenti l’esame;
  • Divieto di bere liquidi (compresa l’acqua) a partire da 2-3 ore precedenti l’esame.

Si tratta di un esame piuttosto semplice e veloce, che non comporta nella maggior parte dei casi alcun tipo di complicazione. Rispettare però le indicazioni è fondamentale per garantire il buon esito della gastroscopia: se ad esempio nello stomaco ci sono tracce di cibo può diventare difficile riuscire ad indagare bene tutta l’area.

Sedativo o non sedativo?

Al giorno d’oggi prima dell’esame viene chiesto direttamente al paziente se preferisce essere sedato oppure no. Bisogna sottolineare che la gastroscopia non è un esame doloroso, ma può essere per alcuni pazienti molto fastidioso: sono diverse le persone che non riescono a sopportare di sentire l’esofago ostruito da una cannula. Di contro, se i pazienti non sono abituati a somministrazioni di farmaci con effetto ipnotico e sedativo potrebbero perdere lo stato di coscienza. Questo significa che si torna coscienti solamente quando l’esame è terminato e non è possibile tornare a casa guidando la propria auto perchè non si è sufficientemente vigili subito dopo l’intervento.

Gastroscopia trans-nasale: una tecnica meno invasiva

Sebbene la gastroscopia classica non risulti particolarmente invasiva e soprattutto non provochi dolore, è bene precisare che non si tratta di un esame piacevole. Nella maggior parte dei casi è necessario sedare il paziente, e questo comporta anche alcuni rischi seppur minimi e piuttosto rari.

Fortunatamente però, oggi è stata messa a punto un’innovativa tecnica che risulta ancora meno invasiva e soprattutto non necessita dell’impiego di sedativi o anestesia perchè molto più tollerabile da parte del paziente. La gastroscopia trans-nasale prevede l’inserimento della sonda, sempre dotata di fibre ottiche, all’interno del canale nasale: questa viene fatta scendere fino a raggiungere lo stomaco ed il duodeno ma provoca fastidio davvero minimo. La gastroscopia trans-nasale viene effettuata ancora in pochi centri ospedalieri ma sta prendendo sempre più piede. In futuro molto probabilmente andrà a sostituire la gastroscopia tradizionale.


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Quando bisogna fare la gastroscopia?

Come abbiamo già accennato, questo esame viene spesso prescritto quando il paziente lamenta alcuni disturbi del tratto gastrointestinale ed il medico non è in grado di stabilire con esattezza le cause della sintomatologia evidenziata. Effettuare la gastroscopia per scopi puramente diagnostici è sempre consigliabile, perchè permette di avere un quadro clinico preciso e di fugare qualsiasi tipo di dubbio.

Per quanto riguarda invece gli scopi curativi di questo intervento, va detto che in tal caso si può rivelare una delle operazioni meno invasive in tal senso. Naturalmente l’asportazione di polipi o altre formazioni all’interno dello stomaco potrebbe provocare dolore al paziente, ma se questi è sotto l’effetto di un sedativo non dovrebbe accusare alcun tipo di fastidio.

In sostanza, la gastroscopia può essere prescritta per due ragioni: per scopi diagnostici oppure curativi e in entrambi i casi rimane uno degli esami più consigliati. Permette infatti di rilevare eventuali patologie che in altri modi sarebbe impossibile diagnosticare ed è quindi un metodo efficace. Grazie alla gastroscopia è possibile rimuovere polipi o tumori in modo piuttosto semplice e senza creare ripercussioni di alcun tipo.

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