Gastroprotettore: quando prenderlo? E’ davvero pericoloso?
Il gastroprotettore è uno dei farmaci più prescritti ed utilizzati in Italia, secondo solamente ai medicinali impiegati per il trattamento dei disturbi cardiovascolari come ipertensione e colesterolo alto. Chiamato anche inibitore della pompa protonica, questo farmaco ha una funzione specifica che è quella di proteggere la mucosa gastrica prevenendo patologie e problematiche varie come cattiva digestione, reflusso acido, bruciore e via dicendo. Il problema è che ultimamente i gastroprotettori sono stati più volte sotto accusa: alcune ricerche infatti avevano evidenziato la loro pericolosità. Sembrava che un assunzione prolungata di questi medicinali potesse provocare una serie di malattie anche importanti tra cui il diabete, il cancro, la demenza, l’ictus.
Alla luce di queste ricerche, molti pazienti hanno iniziato ad interrogarsi sul rapporto rischio-beneficio dei gastroprotettori e lo stesso è stato fatto dai medici. Di recente però è stato pubblicato un nuovo studio che sembra smentire quanto sostenuto precedentemente e affermare che in realtà il gastroprotettore è un medicinale che se assunto nel modo corretto non risulta dannoso per la salute. Certo è che in quanto farmaco necessita di una certa attenzione e non deve essere prescritto quando non effettivamente indispensabile.
Gastroprotettore: cos’è e come funziona
Il gastroprotettore è un medicinale conosciuto anche con il nome di inibitore della pompa protonica. Si tratta di un farmaco il cui scopo è quello di ridurre l’acidità dei succhi gastrici, prevenendo e in alcuni casi risolvendo molte problematiche che interessano il sistema gastrointestinale. Il vantaggio dei gastroprotettori è che il loro meccanismo d’azione si esplica per una durata molto lunga e la loro efficacia è in grado di arrivare fino alle 24 ore. Sono quindi dei medicinali che, a fronte di effetti collaterali e controindicazioni limitate, consentono di risolvere molti dei problemi più diffusi tra i pazienti al giorno d’oggi.
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Gastroprotettore: indicazioni terapeutiche
Come abbiamo accennato, è stato ormai dimostrato che i gastroprotettori non sono dannosi per la salute a patto che vengano assunti solo quando strettamente indispensabili. Le situazioni in cui può rivelarsi utile un inibitore della pompa protonica sono diverse, ma specifiche. In alcuni casi questo farmaco viene utilizzato per il trattamento di alcune patologie altrimenti non curabili in modo efficacie, mentre in altre situazioni viene prescritto per prevenire i danni che alcuni farmaci potrebbero provocare alla mucosa gastrica.
Trattamento di patologie e disturbi gastrici
Il gastroprotettore viene di norma prescritto per il trattamento del reflusso gastroesofageo: un disturbo che interessa moltissime persone e che se non trattato può diventare davvero invalidante. Ad oggi non esistono soluzioni più efficaci per contrastare la risalita di acidi nell’esofago, quindi un inibitore della pompa protonica nei pazienti affetti da reflusso gastroesofageo risulta spesso necessario e risolutivo dei sintomi.
I gastroprotettori vengono prescritti anche ai pazienti che soffrono di cattiva digestione e di gastrite cronica e che quindi hanno un effettivo problema nel digerire. Diminuendo l’acidità dei succhi gastrici, questo farmaco è in grado di alleviare la sintomatologia più fastidiosa e apportare effettivi benefici.
Protezione dello stomaco in alcuni trattamento farmacologici
I gastroprotettori vengono di norma prescritti anche in forma preventiva, per proteggere la mucosa gastrica qualora si dovessero assumere per periodi prolungati medicinali che potrebbero provocare danni allo stomaco. E’ bene precisare che non tutti i farmaci sono aggressivi nei confronti della mucosa gastrica e quindi il gastroprotettore deve essere assunto solo in particolari casi.
E’ utile prendere gli inibitori della pompa protonica quando si devono assumere antidolorifici e/o antinfiammatori per lunghi periodi di tempo e lo stesso vale per le terapie antibiotiche. Per la maggior parte degli altri medicinali non è necessario ricorrere a questo trattamento preventivo.
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Controindicazioni ed effetti collaterali
Gli inibitori della pompa protonica sono farmaci piuttosto sicuri, che non hanno delle grandi controindicazioni e possono essere assunti, nella maggior parte dei casi, anche dalle donne in gravidanza. Tuttavia, è sempre importante consultare il foglio illustrativo del medicinale in modo da avere la certezza di poterlo assumere senza problemi e controindicazioni particolari.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, il gastroprotettore è da sempre considerato un farmaco leggero che quindi non risulta potenzialmente pericoloso. Qualche manifestazione indesiderata si può presentare specialmente nei pazienti più sensibili, e tra le più comuni troviamo le seguenti:
- Disturbi gastrointestinali: nausea, dispepsia, mal di stomaco, flatulenza;
- Disturbi cutanei: eczema, prurito, orticaria;
- Disturbi del labirinto: vertigini;
- Disturbi del sistema nervoso: sonnolenza, cefalea.
Il vero problema si può riscontrare quando il gastroprotettore viene assunto per lunghi periodi di tempo e in modo continuativo, senza una effettiva necessità. Anche se gli studi che dichiaravano la pericolosità di tali farmaci sono stati oggi smentiti, è comunque importante ricordare che la tossicità di qualsiasi medicinale dipende spesso anche dai quantitativi e dalla durata della terapia.
I gastroprotettori sono quindi dei medicinali sicuri, che però non devono essere assunti senza cognizione di causa e vanno presi solo quando effettivamente ce n’è bisogno. Questo per evitare effetti collaterali ma anche possibili ripercussioni sulla salute a lungo termine.