Fermenti lattici: cosa sono e a cosa servono

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21/07/2021

I Fermenti lattici sono spesso consigliati in caso di alimentazione irregolare e con carenze nutrizionali, quando si assumono antibiotici e in situazioni di forte stress. Ma quali preferire? E quali benefici apportano all’organismo?

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Alimentazione scorretta, o con insufficiente apporto di frutta, verdura, cibi integrali. Assunzione di antibiotici o altri farmaci. Momenti di forte stress psico-fisico.

Sono alcune delle situazioni in cui potrebbe esservi stato consigliato di assumere dei fermenti lattici. Ma cosa sono, esattamente?

Cerchiamo di saperne di più attraverso le spiegazioni del dottor Marco Dal Fante, Responsabile dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia di Humanitas San Pio X di Milano.

Fermenti lattici: in quali cibi si trovano

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“I fermenti lattici sono microrganismi viventi coinvolti nella fermentazione del latte e in grado di metabolizzare il lattosio. Anche se i batteri coinvolti in questo processo sono diversi, quelli in grado di compiere benefici per l’uomo sono pochi”, ha spiegato lo specialista.

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I fermenti lattici migliori per la nostra salute? I cosiddetti “fermenti lattici probiotici“. “Sono microrganismi vivi che, assunti con l’alimentazione o somministrati in adeguata quantità, possono conferire un beneficio alla salute dell’ospite”, ha chiarito lo specialista di Humanitas Pio X. “Si trovano in alcuni prodotti caseari, come lo yogurt e formaggi cremosi, ma anche in prodotti di origine vegetale come i crauti, il miso, il tempeh o il tè kombucha.

Se assunti in quantità adeguate, sono un valido aiuto nella gestione del colon irritabile, in quanto aiutano a ridurre l’infiammazione dell’intestino provocata da batteri nocivi”.

Fermenti lattici e integratori: come sceglierli

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Se, invece, vengono assunti sotto forma di integratori, come devono essere scelti questi ultimi? “Sarebbe meglio preferire quelli con dosaggi non inferiori a 1 miliardo per ceppo al giorno, dato che la percentuale dei batteri che riesce a sopravvivere agli acidi gastrici e ad arrivare all’intestino è meno del 40%. Affinché i probiotici si sviluppino al meglio, occorrono i prebiotici, ovvero le fibre: è infatti molto importante che i probiotici vengano inseriti in un’alimentazione ricca di verdure”.

I fermenti lattici svolgono un’attività protettiva sul microbioma intestinale, da cui deriva una serie di conseguenze positive per la salute di tutto l’organismo. Ha sottolineato il dottor Dal Fante: “I fermenti lattici probiotici sono in grado di resistere all’azione del succo gastrico e della secrezione biliare, motivo per cui riescono a raggiungere l’intestino e a insediarvisi; aderendo alle cellule epiteliali, impediscono la proliferazione di ceppi batterici patogeni, dando vita a una flora batterica intestinale più sana ed equilibrata”.

Fermenti lattici probiotici: benefici per l’organismo

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I probiotici, inoltre, aiutano a contrastare i batteri anche fuori dall’intestino, rafforzano le difese immunitarie, difendono l’organismo dalle malattie da raffreddamento, prevengono le infezioni vaginali. Vengono spesso consigliati come accompagnamento per il trattamento di diverse disfunzioni dell’apparato digerente, possono giocare un ruolo nella diminuzione dei livelli di colesterolo nel sangue e nel miglioramento della sintomatologia delle allergie alimentari. Esercitano funzioni metaboliche all’interno dell’intestino e sono coinvolti nella sintesi di alcune vitamine.


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Quando è opportuno assumere i fermenti lattici vivi? “L’assunzione sotto forma di yogurt e formaggi andrebbe regolata a seconda di diversi fattori che dipendono dallo stato di salute dell’individuo. In caso di situazioni particolari, come per esempio in presenza di disfunzioni intestinali o infezioni, è bene contattare il proprio specialista di fiducia, che prescriverà il trattamento migliore”, ha concluso l’esperto.



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